Autore: Jaromil Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Fwd: [liberationtech] Julian Assange: A Call to
Cryptographic Arms
On Mon, 03 Dec 2012, six wrote:
> punto a capo. Il mondo fisico ha la priorità, e proteggere la
> struttura che ci permette di organizzarci nel mondo fisico diventa
> essenziale. Criptare/anonimizzare finche questo non é a discapito
> della capacità ad organizzarsi/vivere/comunicare nel mondo fisico. Per
> me questo é un sistema robusto.
>
> mi sono fatto un bel pippone...
>
> dove vi situate voi ?
qui, nella tua frase qui sopra. e da cypherpunk praticante sto facendo
dei piccoli passi indietro perche' ci tengo alla dimensione fisica,
all'instabilita', a chi non ci sa fare con i computer magari, ma ci sa
mettere mano con la gente e con le piante, che magari scrive mail con
100 indirizzi in cc a cazzo (NON SI FA!) ma di persona ne sa una piu'
del diavolo.. e ci tengo a chi ha mille problemi gia', magari anche
dovuti a stress post traumatico e ste robe qui, e con sta manfrina gli
finisco a mettere solo le paranoie. sai che me ne fotte di poter firmare
una mail con la chiave gpg a sto punto...
non so. mi piace essere critico. non sono sicuro al 100% di quel che
scrivo, la sto buttando li'. so che continuero' a sviluppare e
professare l'uso di tecnologie per la privacy, nonche' embeddarle nei
sistemi stessi che faccio, finanche in modo implicito.. pero' non credo
che e' quello che cambiera' il mondo.
trovo molto piu' rivoluzionaria l'unione, l'atto di portare avanti una
lotta assieme, con o senza le armi della crittografia. e' la nostra
capacita' di restare uniti la cosa piu' in pericolo al giorno d'oggi,
una capacita' che rischiamo di perdere anche a causa della paranoia.