Re: [NuovoLab] Cambiare si può: a Genova venerdi 23.11.12

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Szerző: Aurelio Macciò
Dátum:  
Címzett: forumgenova
Tárgy: Re: [NuovoLab] Cambiare si può: a Genova venerdi 23.11.12
Inoltro la lettera (vedi qui sotto) che l’Esecutivo nazionale di Sinistra
Critica ha inviato lo scorso venerdì 9 novembre ai/alle promotori/trici
dell’appello *“Cambiare si può! Per una presenza elettorale alternativa
alle elezioni politiche del 2013”.*
Vedi anche:
http://sincri.wordpress.com/2012/11/15/lettera-ai-firmatari-del-testo-cambiare-si-puo/
[A causa di un attacco informatico, il sito nazionale di Sinistra Critica è
inagibile. Si sta provvedendo a una soluzione definitiva, nel frattempo è
stato aperto un sito provvisorio all’indirizzo:
http://sincri.wordpress.com/<http://www.facebook.com/l/gAQHeJuED/sincri.wordpress.com/>
]

Un saluto a tutt*.

Aurelio Macciò

(per Antonio Bruno: non sono iscritto a tutte le altre mailing list a cui
hai inviato l’invito,
forumsege@???, ambiente liguria ambiente_liguria@???,
amici barcellona amici-di-barcellona@???, Forum Sociale
Ponente Genovese forumsociale-ponge@???, lilliput-ge
lilliput-ge@???
se vuoi inoltra tu questa mia mail)



*Ai firmatari del testo “Cambiare si può!”*

Care/i amiche/ci e compagne/i,
                    abbiamo letto con attenzione l’appello in
cui  proponete di “*non stare più a guardare e limitarsi alla critica,… ma
intraprendere una iniziativa politica nuova ed intransigente*”.
Condividiamo i vostri giudizi sulla politica del governo Monti, la
necessità di opporsi alle sue scelte economiche liberiste e alle forze che
lo sostengono; per questo condividiamo il giudizio sul ruolo del Partito
Democratico e su coloro che si pongono dentro il recinto e l’orizzonte
politico nazionale e locale costruiti da questo partito.
I contenuti programmatici che voi avanzate sono una base iniziale per
costruire un programma di alternativa alle scelte di austerità e di
devastazione sociale che i grandi potentati economici e finanziari  (i
mercati) cercano di imporre a tutti i popoli d’Europa e su cui deve essere
sviluppata una discussione ampia e democratica alla base.


Ben venga dunque la spinta forte, che voi auspicate, alla costruzione di un
polo alternativo agli attuali schieramenti; un polo non finalizzato a
riprodurre apparati, non meramente auto-rappresentativo, plurale, che si
misuri anche sul terreno elettorale; occorre costruire un luogo, senza
primogeniture, formato da diverse esperienze, non ideologico, né
riconducibile a simboli già esistenti ma, al contrario, appetibile
soprattutto per giovani generazioni, per i movimenti e per lavoratrici e
lavoratori dal futuro sempre più incerto.
Ed è indispensabile che uno schieramento alternativo sappia favorire la
mobilitazione sociale unitaria (una prima scadenza è stata quella del 27
ottobre, ma altre sono in preparazione a partire dalla giornata europea del
14 novembre e poi quelle sulla scuola e le tante altre lotte in difesa del
posto di lavoro) contro le politiche della BCE e del governo Monti e contro
il pagamento del debito e la famigerata “camicia di forza” del fiscal
compact, per la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, per il
reddito, i diritti civili, la riconversione ecologica della produzione e
della società, la ripubblicizzazione dei beni comuni.
Siamo quindi interessati a costruire un percorso democratico dal basso per
una alternativa politica alle prossime elezioni, disponibili a discutere in
tutte le sedi le modalità con cui avanzare in questa direzione e a
partecipare all’assemblea pubblica proposta.

*Esecutivo nazionale di Sinistra Critica*



Il giorno 15 novembre 2012 10:28, Antonio Bruno <brunoa01@???> ha
scritto:

> Come primi firmatari dell'appello CAMBIARE SI PUO' organizziamo un
> incontro a Genova venerdi 23 novembre 2012 alle ore 1730 presso la Sala
> Batini via Buozzi 17 c/o Comunita' San Benedetto al Porto Genova.
>
> Antonio Bruno, Clizia Nicolella, Haidi Giuliani
>
> www.cambiaresipuo.net
>
> CAMBIARE SI PUO' Per una presenza elettorale alternativa alle elezioni
> politiche del 2013
>
> — Il sistema sta andando in pezzi. Le differenze economiche e sociali
> crescono, le disonesta' individuali o di gruppi sono diventate corruzione
> del
> sistema, la distanza tra stato e societa' e tra organi rappresentativi e
> cittadini non e' mai stata cosi' elevata. La possibilita' di contare e di
> decidere sulla propria vita e sul proprio futuro e' quotidianamente
> frustrata da
> decisioni verticistiche e incontrollabili. Cosi' lo stesso desiderio di
> partecipazione politica si affievolisce, riducendosi a esplosioni di
> rabbia,
> alla fuga dal voto o all'adesione a proposte populiste (egualmente presenti
> dentro e fuori le forze politiche tradizionali). Prevale l'idea che non ci
> sia
> piu' nulla da fare perche' ogni scelta e' obbligata e «imposta dall'Europa»
> (cioe' dai mercati). Il modello sociale europeo e' cancellato dalle
> compatibilita' economico-finanziarie in una concezione dell'economia che
> non
> lascia spazio alla politica.
> Questa posizione e' stata da tempo abbracciata dal Partito democratico e
> si e'
> tradotta nell'appoggio senza se e senza ma al governo Monti, nel concorso
> all'approvazione del cosiddetto patto fiscale e della modifica
> costituzionale
> sul pareggio di bilancio, nel contributo alla riduzione delle tutele del
> lavoro,
> nel sostegno alle grandi opere, nel frequente aggiramento dell'esito
> referendario in favore dell'acqua pubblica. E' una prospettiva nella quale
> si
> e' inserito, da ultimo, il gruppo dirigente di Sel con la scelta di
> partecipare
> alle primarie, in una alleanza che ne sancisce la subalternita' al Partito
> democratico (a prescindere dallo stesso esito delle primarie). Dall'altra
> parte c'e' la posizione del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che, pur
> partendo da una condivisibile critica radicale di questa classe politica e
> di
> questi partiti, non offre risposte sul piano della democrazia
> costituzionale e
> di una diversa uscita dalla crisi in atto.
>
> — A fronte di cio' non e' piu' possibile stare a guardare o limitarsi alla
> critica. L'attuale pensiero unico e il conseguente orizzonte politico sono
> modificabili. Esiste un'alternativa forte, sobria e convincente alla
> politica
> liberista che, in tutta Europa, sta distruggendo il tessuto sociale senza
> dare
> soluzione a una crisi che non accenna a diminuire nonostante le
> rassicurazioni
> di facciata.
> E' un'alternativa che si fonda sulle promesse di civilta' contenute nella
> nostra Carta fondamentale: la Costituzione stabilisce che tutti i cittadini
> hanno diritto al lavoro e, in quanto lavoratori, a una retribuzione
> sufficiente
> ad assicurare un'esistenza libera e dignitosa: noi vogliamo che questi
> principi siano attuati e posti a base delle politiche economiche e
> sociali. E'
> un'alternativa che esprime una cultura politica nuova, che si prende cura
> degli altri e rifiuta il leaderismo, che parla il linguaggio della vita
> della
> persone e non quello degli apparati, che include nelle discussioni e
> decisioni
> pubbliche la cittadinanza attiva. Un'alternativa capace di fare emergere,
> con
> l'impegno collettivo, una nuova rappresentanza politica preparata, capace,
> disinteressata al tornaconto personale e realmente al servizio della
> comunita' .
> Un'alternativa in grado di produrre antidoti a quel sistema clientelare
> che ha
> generato corruzione e inquinamento mafioso e di trasformare lo stato
> rendendolo
> trasparente, de-centralizzato ed efficiente. Un'alternativa, quindi, che
> guarda a un mondo diverso, in cui si rispetti l'ambiente, siano
> valorizzati i
> beni comuni, si pratichi l'accoglienza, si assicuri a tutte e tutti la
> possibilita' di una vita degna di essere vissuta anche se si e' vecchi,
> malati o
> senza lavoro o se si e' arrivati nel nostro paese per viverci e lavorare.
> Non e'
> un'illusione, ma il compito di una politica lungimirante: il welfare, lungi
> dall'essere un lusso dei periodi di prosperita' , e' la strada che ha
> portato
> alla soluzione delle grandi crisi economiche del secolo scorso. E non c'e'¨
> solo una prospettiva di tempi lunghi. Ci sono azioni positive da
> realizzare e
> scelte sbagliate da contrastare. Subito.
> L'elenco e' semplice e riguarda sia gli interventi indispensabili che le
> modalita' per recuperare le risorse necessarie. Da un lato, la
> rinegoziazione
> delle normative europee che impongono politiche economiche recessive; un
> progetto di riconversione di ampi settori dell'economia in grado di
> rilanciare
> rapidamente l'occupazione con migliaia di piccole opere di evidente e
> immediata utilita' collettiva; un piano di riassetto del territorio
> nazionale e
> dei suoi usi mirante a garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione
> del
> consumo di suoli agricoli; un'imposizione fiscale equa ed efficace (estesa
> ai
> patrimoni e alle rendite finanziarie nonche' alle proprieta'
> ecclesiastiche); il
> potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce piu' deboli e dei
> presidi
> dello stato sociale; il ripristino delle tutele fondamentali del lavoro e
> dei
> lavoratori; la sperimentazione di modalita' di creazione diretta di
> occupazione,
> anche in ambito locale, affiancata dall'introduzione di un reddito di
> cittadinanza; l'attuazione di forme di sostegno e promozione delle
> esperienze
> di economie di cooperazione e solidarieta' ; l'investimento a favore della
> scuola
> e dell'universita' pubblica, a sostegno della formazione, della cultura,
> della
> ricerca e dell'innovazione; il rispetto pieno e immediato dei referendum
> 2011
> sui beni comuni e contro la vendita ai privati dei servizi pubblici locali;
> un'effettiva riforma del sistema dell'informazione e del conflitto di
> interessi; il pieno riconoscimento dei diritti civili degli individui e
> delle
> coppie a prescindere dal genere e l'accesso alla cittadinanza per tutti i
> nati
> in Italia. Dall'altro: una reale azione di contrasto dell'evasione fiscale
> e
> della corruzione; il ritiro da tutte le operazioni di guerra e
> l'abbattimento
> delle spese militari; la definitiva rinuncia alle grandi opere (a
> cominciare
> dalla linea Tav Torino-Lione e dal ponte sullo Stretto); l'abrogazione
> delle
> leggi ad personam (che sanciscono la disuguaglianza anche formale tra i
> cittadini); la previsione di un tetto massimo per i compensi pubblici e
> privati
> e l'azzeramento delle indennita' aggiuntive della retribuzione per ogni
> titolare di funzioni pubbliche.
>
> — I fatti richiedono un'iniziativa politica nuova e intransigente, per non
> restare muti di fronte a opzioni che non ci corrispondono e per rompere
> con la
> logica paralizzante delle compatibilita' . Un'iniziativa politica nuova e
> non
> la raccolta dei cocci di esperienze fallite, dei vecchi ceti politici,
> delle
> sigle di partito, della protesta populista. Un'iniziativa che porti alla
> costituzione di un polo alternativo agli attuali schieramenti, con uno
> sbocco
> immediato anche a livello elettorale. Un'iniziativa che parta dalle
> centinaia
> di migliaia di persone che nell'ultimo decennio si sono mobilitate in mille
> occasioni, dalla pace ai referendum, e che aggreghi movimenti,
> associazioni,
> singoli, amministratori di piccole e grandi citta' , lavoratrici e
> lavoratori,
> precari, disoccupati, studenti, insegnanti, intellettuali, pensionati,
> migranti
> in un progetto di rinnovamento delle modalita' della rappresentanza che
> veda,
> tra l'altro, una effettiva parita' dei sessi.
> E' un'operazione complicata ma necessaria, che deve essere messa in campo
> subito. Negli ultimi giorni si sono susseguiti numerosi appelli in questo
> senso.
> E' tempo di unire passione, intelligenze, capacita' ed entusiasmo per
> costruire
> una proposta elettorale coerente con questa prospettiva, in cui non ci
> siano
> ospiti e ospitanti, leader e gregari ma un popolo interessato a praticare e
> promuovere cambiamento.
>
> — E' questo il senso della campagna CAMBIARE SI PUO'! NOI CI SIAMO,
> nella quale abbiamo deciso di impegnarci con l'obiettivo di presentare alle
> elezioni politiche del 2013 una lista di cittadinanza politica,
> radicalmente
> democratica, alternativa al governo Monti, alle politiche liberiste che lo
> caratterizzano e alle forze che lo sostengono.
> Noi ci siamo e pensiamo che molte e molti vogliano costruire con noi questo
> percorso.
> Per questo ti chiediamo di esserci e di mandare la tua adesione a:
> aderisco@???.
> Ma le firme non bastano. Serve che tutti noi, che aderiamo a questa
> campagna, ci
> incontriamo, per definire i passaggi successivi, in una prima assemblea
> pubblica, che proponiamo per il primo dicembre.
>
> 5 novembre 2012
>
> Sito http://www.cambiaresipuo.net
>
> Luciano Gallino (professore sociologia, Universita' di Torino)
> Livio Pepino (magistrato, responsabile Edizioni Gruppo Abele)
> Marco Revelli (professore di scienza della politica, Universita' del
> Piemonte
> orientale)
> don Marcello Cozzi (vicepresidente nazionale Libera)
> Antonio Di Luca (operaio, Fiom, Fiat Pomigliano)
> Chiara Sasso (scrittrice, Coordinamento Rete dei Comuni Solidali)
>
> Vittorio Agnoletto (medico)
> Andrea Aimar (Officine corsare, Torino)
> Caterina Avanza (Ethicando)
> Andrea Bagni (insegnante, redazione École, Firenze)
> Piero Basso (dirigente di azienda)
> Bengasi Battisti (sindaco Comune Corchiano, coordinatore nazionale enti
> locali
> per l'Acqua bene comune)
> Oliviero Beha (giornalista e scrittore)
> Lorenzo Bicchi (ferroviere, delegato sindacale, Firenze)
> Cinzia Bottene (No Dal Molin, consigliera Comune di Vicenza)
> Antonio Bruno (consigliere Comune di Genova)
> Massimo Carlotto (scrittore)
> Emilio Chiaberto (sindaco di Villar Focchiardo, Val Susa)
> Ivan Cicconi (esperto di infrastrutture e appalti pubblici, Bologna)
> Nicolella Clizia (consigliera Comune di Genova)
> Ylenia da Valle (biologa, Universita' di Pisa)
> Maurizio Del Bufalo (coordinatore di Cinema e Diritti, Napoli)
> Donatella Della Porta (professore scienze politiche e sociologia, Istituto
> Universitario Europeo, Firenze)
> Mariangela Delogu (delegata Rsu La Rinascente)
> Gianna De Masi (assessore Comune di Rivalta)
> Francesca Fornario (autrice satirica, videomaker, giornalista di Pubblico)
> Flavia Fortunati (Libera, Perugia)
> Dario Fracchia (sindaco di Sant'Ambrogio, Val Susa)
> don Andrea Gallo (Comunita' San Benedetto al Porto Genova)
> Piero Gilardi (artista)
> Paul Ginsborg (professore di storia contemporanea, Universita' di Firenze)
> Haidi Giuliani (giaì insegnante)
> Lorenzo Guadagnucci (giornalista, Comitato verita' e giustizia per Genova)
> Sabina Guzzanti (artista)
> Sergio Labate (ricercatore Università di Macerata)
> Roberto Lamacchia (avvocato, presidente Associazione italiana Giuristi
> democratici)
> Enrico Lauricella (visual designer, Prato)
> Chiara Lesmo (assessore alle politiche sociali Comune di Novate)
> Domenico Lucano (sindaco di Riace)
> Alberto Lucarelli (professore, assessore Comune Napoli e coautore quesiti
> referendari sull'acqua)
> don Aniello Manganiello (gia' parroco di Scampia)
> Rino Marceca (vice presidente Comunita' montana Valle di Susa e val
> Sangone)
> Teresa Masciopinto (dirigente Banca Etica)
> Ugo Mattei (professore di diritto civile, Universita' di Torino, coautore
> quesiti referendari sull'acqua)
> Sandro Medici (giornalista, presidente del X Municipio di Roma)
> Emilio Molinari (presidente Comitato italiano per un Contratto mondiale
> sull'acqua)
> Andrea Mormiroli (referente area Tratta e marginalita' sociale,
> cooperativa
> Dedalus, Napoli)
> Guido Ortona (professore di politica economica, Universita' del Piemonte
> orientale)
> Moni Ovadia (artista)
> Giovanni Palombarini (magistrato, pubblicista)
> Rosangela Paparella (garante per i minori, Regione Puglia)
> Tonino Perna (professore di sociologia economica, Universita' di Messina)
> Riccardo Petrella (professore Universita' cattolica di Lovanio, fondatore
> Comitato Mondiale dell'Acqua)
> Nicoletta Pirotta (presidente Iniziativa femminista europea)
> Michele Pistone (delegato Rsu STM, Catania)
> Matteo Pucciarelli (giornalista di Repubblica)
> Leana Quilici (assessore Comune di Capannori)
> Roberta Roberti (insegnante, Parma)
> Marco Rovelli (scrittore e musicista)
> Luca Sappino (giornalista di Pubblico)
> Giuseppe Sergi (professore storia medievale, Universita' di Torino)
> Giacomo Sferlazzo (cantautore, Askavusa, Lampedusa
> Lorenzo Signori (presidio di San Pietro di Rosa' ,Vicenza)
> Paolo Sollier (allenatore di calcio e scrittore, gia' calciatore)
> Gianmaria Testa (musicista e cantautore)
> Gianni Tognoni (medico, segretario del Tribunale permanente dei popoli)
> Francesco Vallerani (professore di geografia, Universita' Ca' Foscari,
> Venezia)
> Guido Viale (economista, giornalista e studioso di tematiche ambientali,
> Milano)
> Laura Vigni (consigliere Comune di Siena)
> Attilio Wanderlingh (giornalista, editore, Caffe' letterario Intra Moenia,
> Napoli)
> Alfredo Zuppiroli (primario cardiologo, Firenze)
>
>
>
>
> --
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> 339 3442011
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