Autore: Jaromil Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Fwd: [rms@gnu.org: Ubuntu merits special
condemnation]
On Wed, 24 Oct 2012, Robert J. Newmark wrote:
> On Wed, Oct 24, 2012 at 09:57:46AM +0200, Jaromil wrote:
> > On Wed, 24 Oct 2012, caparossa wrote:
> >
> > > contraddizioni enormi, che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni -
> > > così come quando decidiamo di fare entrare agli hackmeeting gli amici
> > > degli sbirri o meno, o di usare android - che ha lo stesso modello di
> > > sviluppo di ubuntu, se non peggio, o di usare osx "perché è unix ma è
> > > più fiko" etc etc.
> >
> > questa di dire che android ha lo stesso modello di sviluppo di ubuntu e'
> > un errore abbastanza grande che fai nel tuo riassuntino buonista :^)
>
> hai ragione, e' MOLTO PEGGIO. basta che guardi quanto open source (non
> dico GPL EH) e' stato rilasciato per android e quando ne produce Ubuntu
> (in percentuale ovviamente)
>
> >
> > in realta' android ha un modello di sviluppo molto diverso...
>
> si
> molto peggio.
la mia e' una considerazione molto limitata e dal punto di vista,
ripeto, di chi produce contenuti. Ma: Android da visibilita' a chi
scrive software, fornisce un'infrastruttura per pubblicarlo e per pagare
rispetto alla sua diffusione.
Ubuntu e Debian non mettono neanche il nome ed il link degli artigiani
che producono il software, ma lo coprono con quello dei propri
funzionari.
A me non pare una differenza da niente e con questo non voglio salvare
Android, ma voglio solo notare una cosa da cui forse c'e' da imparare...
su thawte: ACK, non sapevo.
quando penso bianco ricco con villa sud africa associo a blood diamonds,
riflesso incondizionato, sorry. c'e' ancora da vedere quale fosse il
background prima di thawte, ma questa curiosita' ora lascia il tempo che
trova.
> mi stupisce invece che ancora ci si incazzi per trovare modelli di
> sviluppo sostenibile al software libero. Si, ok, 15 anni fa ti
> pagavano per scrivere gpl. sta cosa sta finendo, se non e' gia'
> finita.
a me non pare stia finendo. forse nel settore privato? e forse che in
questa fase storica il settore pubblico sta scomparendo? ma credo che il
settore pubblico non scomparira' mai completamente e che in futuro
chiedera' sempre piu' trasparenza e quindi codice gpl.
> Tanto perche' spero sia chiaro a tutti che internet '''gratis''' e'
> una stronzata no? (almeno in un mondo non socialista) e dove ti danno
> un servizio gratis stai tradando qualcosa di te, dati personali, dati
> commerciali, o anche 'affinita' pubblica a un progetto (vedi dai like
> alle petizioni online).
ben detto. questo e' un discorso da fare senza paranoie ed e' puramente
economico, come la metti qui. ottimo il libro di Geert Lovink
sull'argomento, di recente tradotto in Italiano "Ossessioni collettive"
giusto per tirare libri come al mio solito eh
> Ecco, io per i servizi che mi da google, gli do gia' i miei dati,
> perche' non dovrei farlo con shuttleworth? (RIPETO, dovrebbero farla
> opt-in e non opt-out, anche con una notify cacatura di cazzo).
>
> m2c
ok questo ha senso. il discorso sta cambiando e su questi ragionamenti
ti seguo, il mio intervento era solo per dare un'ottica diversa per
esempio sul discorso di android.
> p.s. e sottoscrivo ALLA grande quel che dice Caparossa sui meriti di
> ubuntu che non sto a dilungarmi, debian era lo stesso quando c'era
> solo slackware, aiuto' chi non voleva morire gonfio a usare linux,
io amo ancora slackware e adoro il minimalismo. slackware funziona
meglio di debian per molte cose, devi studiare meno perche' aggiunge
molto meno alle cose da sapere. sono approcci diversi all'architettura.
> ubuntu sta facendo un passo avanti. e vi diro' di piu'. Se linux
> sopravvivera' a questa ondata tablet/smart tv, sara' probabilmente
> soprattutto grazie a unity e a ubuntu, che se aspettiamo debian... ci
> ritroviamo con Surface a casa senza accorgertene.
e allora la domanda sara' che differenza ci sara' tra Ubuntu Linux e
M$ Surface :^)