On Wed, 24 Oct 2012, caparossa wrote:
> ubuntu ha permesso lo sviluppo di una marea di piccole distribuzioni -
> alcune delle quali poi sono entrate nella grande famiglia, come lubuntu,
> che ha permesso il successo di lxde.
mi permetto di aggiungere che anche questo e' un grosso errore.
Ubuntu e' nata con il capitale enorme di un "filantropo" che e'
praticamente uscito dal nulla e con la sua bacchetta magica di diamanti
dal sud africa ha creato una multinazionale che ha coperto
immediatamente tutto un mercato che fino ad allora cresceva lentamente,
ma in modo organico e con molti piu' contatti alle istanze locali.
in seguito a questa piroetta da mago zurli' il nostro Shuttleworth si e'
impegnato molto a fare lobbying sugli alti livelli, con le
multinazionali dell'IT e con i governi, continuando a capitalizzare sul
lavoro gratuito di migliaia di sviluppatori Debian (che sono gli unici
lavoratori seri in questa storia, non quelli pagati da Ubuntu).
esempi lampanti di questo processo in Europa ce ne sono molti, primo fra
tutti direi quello di Mandrake, distribuzione Francese validissima che
si e' vista messa da parte completamente dalla PA in favore di Ubuntu.
Le email di chi lavorava a quel tempo su Mandrake, ormai scomparsa, sono
davvero illuminanti e mi pare che tu leggi bene il francese.
certo chissa' se sono ancora on-line... questa mi pare una genealogia
necessaria Caparossa, non la storia dei buoni che ci liberano senza
neanche chiedersi da dove vengono quei soldi.