[NuovoLab] 53) oa in silenzio per la pace

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Aihe: [NuovoLab] 53) oa in silenzio per la pace






Mercoledì 26 settembre dalle 18
        alle 19 sui gradini del palazzo ducale di genova, 539° ora in
        islenzio per la apce.

        Incollo il volantino che verrà distribuito.

        Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org





SIRIA come afghanistan,
                iraq, libia
?
E’ in atto una
            grande campagna di disinformazione fondata su menzogne per
            farci accettare la partecipazione dell’Italia ad una
            aggressione criminale contro un Paese sovrano come 
la Siria.
Le potenze della
            NATO (Italia compresa) alleate alla monarchia dell’Arabia
            Saudita e del Qatar,stanno cercando per motivi economici e
            geopolitici di ridisegnare la mappa del Medio Oriente.

Questo non ha
            niente a che fare con la “democratizzazione” come ci insegna
            la situazione in cui si trovano Afghanistan, Iraq, Libia,
            dove ora regnano povertà e violenza e una grande parte della
            popolazione è morta o rimasta ferita sotto le bombe. Tutto
            questo per arricchire alcuni Paesi dell’occidente come
            durante il vecchio colonialismo.

Lo schema
            collaudato per raggiungere questi obiettivi prevede la
            creazione del consenso popolare attraverso la
            disinformazione in TV e sui giornali, per avvalorare la
            necessità di un intervento armato dovuto a ragioni
            “umanitarie”.(Ricordate Colin Powell che agitava
            scenografiche fialette di presunto antrace di fronte
            all’assemblea delle Nazioni Unite?) Il cosiddetto
            “intervento militare umanitario” ha sempre portato ad
            imponenti violazioni dei diritti umani e all’azzeramento del
            fondamentale diritto di autodeterminazione dei popoli.

 Si mira ad insediare
            governi fantoccio, come in Afghanistan o in Iraq, ancora più
            oppressivi dei precedenti, anche contro le donne e le
            istanze di progresso. L’importante è che siano leali e
            subordinati agli interessi occidentali. Per ottenere questo
            risultato le potenze imperialiste fomentano la violenza
            finanziando e armando i conflitti interni addirittura
            inviando consiglieri militari, mercenari e armamenti
            sofisticati.

 Per le guerre all’Iraq e
            all’Afghanistan i cui motivi sono stati completamente
            inventati (ricerca di armi di distruzione di massa
            inesistenti; caccia a Bin Laden da tempo linciato in
            Pakistan)sono morte centinaia di migliaia di civili si sono
            spesi centinaia di milioni.

IL governo siriano
            è certamente criminale ed oppressivo, come testimoniano
            migliaia di persone che, spesso invano e sempre male
            accolti,
  cercano di
            rifugiarsi nei paesi occidentali.
Anche se è stato ed
            è tuttora in un contesto geopolitico in cui non mancano
            altri simili governi come quello di Israele, Yemen,Arabia
            Saudita, Turchia ;ma Iraq e
 
Afghanistan dimostrano che gli interventi occidentali
            proposti e condotti dagli USA sono tutt’altro che
            disinteressati; e moltiplicano i lutti ed i desideri di
            vendetta. Più efficaci potrebbero invece dimostrarsi
            interventi di interposizione affidati a paesi non coinvolti
            direttamente in conflitti in quell’area: quindi certamente
            né gli USA, né i loro alleati NATO; e certamente interventi
            umanitari di sostegno ai profughi ed ai civili colpiti dalla
            guerra.

NON UN SOLDO PER
LA GUERRA!
 “L’Italia ripudia la
              guerra come strumento d’offesa alla libertà degli altri
              popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
              internazionali
”, questo recita l’Art. 11 della
              nostra Costituzione nata dalla Resistenza
.
 Ci opponiamo fin da ora
            alla “no fly zone" che è un intervento militare diretto, con
            distruzioni e massacri di civili, come già avvenuto.
            Vogliamo dal Governo Monti, che ha tagliato le pensioni e i
            diritti dei lavoratori e dei cittadini aumentando invece le
            spese militari, e dai Partiti che lo sostengono in
            Parlamento, la cessazione immediata di qualsiasi appoggio
            esterno ai belligeranti; da subito taglino le spese militari
            e pongano fine a tutte le missioni all’estero.

Noi
            organizzazioni e cittadini di diverso orientamento e
            differenti sensibilità sentiamo il dovere di chiamare alla
            mobilitazione contro la minaccia di guerra aperta alla Siria
            e anche all’Iran, con grave pericolo di estensione del
            conflitto difficile da prevedere.