Autore: boyska Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] riflessioni
Il 2012-07-03 18:31 vinc3nt ha scritto: > Il 03/07/2012 17:38, ciaby ha scritto:
>> Cosa succede ad hackit e' solo lo
>> specchio di un movimento che non ha piu' le forze per andare avanti.
A me di parlare di quel fatto (chiamarlo fattaccio chiude già la
discussione)
non frega niente. Perché non so come sbrogliarlo, non vedo possibilità
di
un consenso largo. E allora va bene così, la questione rimarrà
ingarbugliata
ancora per un po'.
Diverso è invece il tema più generale: c'è una crisi? vogliamo darci
strategie per uscirne? e in quale direzione?
Io penso che il livello tecnico sia leggermente sotto alle aspettative
e
alle necessità: non siamo avanguardia, ed è innegabile.
Però non credo nemmeno che un innalzamento tecnico sia tutto ciò che ci
serve: penso che quello che si poteva far meglio era soprattutto altro:
contatto con il territorio, migliore autogestione di spazio e
situazioni,
una plenaria meno formale e più ricca di contenuti, risolvere la
schizofrenia
che ci fa separare nettamente alcuni argomenti da alcuni altri.
Perché penso che siano questi i meccanismi che fanno scattare la
creazione
di nuovi progetti, suggestioni, hack, eccetera, e che poi fanno
crescere
l'interesse sui temi tecnici.
Ma chi parla di "mancato ricambio generazionale" secondo me si sta
facendo
falsi problemi: anzitutto perché il nostro obiettivo non è creare un
movimento
che punti ad autoperpetuarsi, ma condividere e valorizzare le
esperienze
di sperimentazione; secondariamente, perché non mi pare poi tanto vero.
Siamo sempre gli stessi? Io non credo che questa sia una criticità, o
quantomeno è in contrapposizione con chi pensa che questo sia
l'incontro di
un'avanguardia tecnologica. Delle due l'una.