Caro Giacomo, trovo del tutto storicamente improprio l'accostamento tra la situazione del cardinale Schuster e quella del tentativo delle comunità religiose ,non solo cristiane, della Siria di oggi di giungere ad una comune iniziativa per trovare una via autonoma al superamento della drammatica situazione ( guerra civile, ormai, con il sadico godimento di tutti coloro che miravano a questo scopo ) che penso conoscano meglio di noi e più di noi; né penso ( come forse pensi tu ) si facciano illusione di Assad e dell'assetto di potere esistente; l'hanno conosciuto più di noi.
Si parla giustamente degli alawiti come minoranza dominante e soffocante in Siria ma non si parla degli alawiti trucidati, repressi e oppressi in Turchia da tanti anni anni; come mai? Non credo che la potenza di fuoco venga soltanto dall'alto del potere di Assad.Quando sento Erdogan ergersi a difensore delle opposizioni siriane, mi viene il sospetto ed esercito il dubbio : ma davvero questi vuole aiutare coloro che vogliono una Siria , come la vogliamo noi, libera e democratica? E come mai non comincia da casa propria a liberare le prigioni turche ( tra le peggiori dell'area ) da tanti prigionieri, molti dei quali bambini e quasi tutti kurdi ( non mi riferisco ai militanti del PKK ), a riconoscere i diritti delle minoranze etnico-linguistiche presenti in turchia ancor prima che giungessero quelli che chiamiamo turchi?
C'è chi agisce perché crede che l'azione della Mussahala possa essere un'azione positiva, ma non è necessario ricorrere alla preghiera. Anche la tua interpretazione della situazione della Siria è una credenza; forse non ci sei mai stato,forse prima del conflitto non avevi potuto approfondire molto la storia della Siria, ma ora devi necessariamente affidarti alle letture, ad alcune letture, perché nessuno di noi ha la visione globale della situazione; così anche tu ti sei formata una credenza che non è solo quella religiosa.
Io da tempo lotto e vivo, etsi deus non daretur, come Bonhoeffer scriveva il 16.7.44 nella lettera ad un suo amico.
Ciao con stima ed affetto.
Peppino
----Messaggio originale----
Da: fernanda.lc@???
Data: 16-giu-2012 15.38
A: <forumSEGE@???>, "pino coscione"<coscione43@???>, <forumsege@???>, "forumgenova inventati"<forumgenova@???>, "presidenza arci liguria"<presidenza@???>
Ogg: Re: [forum Sinistra Europea GE] RE: [NuovoLab] si pu ò aiutare a sbocciar e questa rosa?
----Messaggio originale----
Da: fernanda.lc@???
Data: 16-giu-2012 15.38
A: <forumSEGE@???>, "pino coscione"<coscione43@???>, <forumsege@???>, "forumgenova inventati"<forumgenova@???>, "presidenza arci liguria"<presidenza@???>
Ogg: Re: [forum Sinistra Europea GE] RE: [NuovoLab] si pu ò aiutare a sbocciar e questa rosa?
Casarino sono daccordo con te.
feranda
At 07.55 16/06/2012, giacomo casarino wrote:
>
>
>A proposito di irenismo: peccato che nel 1945 il
>cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, non
>sia riuscito a riconciliare Mussolini con la
>Resistenza e con gli alleati
>anglo-americani! Avremmo avuto (per quanto
>tempo?) un bel regime chiaramente clerico-fascista.
>E' significativo poi che in questo pezzo, che
>dobbiamo all'ineffabile Marinella Correggia,
>Assad e il suo regime non vengano neppure
>menzionati, come se il conflitto nascesse dal
>basso, dalle varie comunità religiose. Anche in
>Jugoslavia, ce lo dovremmo ricordare, i
>conflitti tra etnie/religioni erano stati
>attivati e promossi dall'alto. Anche in Siria
>le varie comunità religiose hanno convissuto
>tranquillamente: con la "mussalaha" non fanno
>che scrollarsi di dosso (ad Homs, si badi bene,
>non in tutta la Siria) la strumentalizzazione
>delle parti in conflitto, e confermarsi nel loro
>antico status di convivenza. E questo è bene. Ma
>le dinamiche del potere e della dittatura
>seguono un'altra logica, hanno altri tempi e
>un'altra potenza (di fuoco), che limitati, per
>quanto generosi, tentativi idi "testimonianza"
>pacifica, ahimè, non riusciranno a bloccare. A
>meno di un miracolo, ma il primo a "convertirsi"
>dovrebbe essere il Presidente Assad: senza la
>sua "conversione" ogni speranza di pacificazione
>sarebbe vana. Chi ci crede, preghi.
>
>Giacomo Casarino
>
>----------
>Date: Fri, 15 Jun 2012 18:29:28 +0200
>From: coscione43@???
>To: forumsege@???;
>forumgenova@???; presidenza@???
>Subject: [NuovoLab] si può aiutare a sbocciare questa rosa?
>
>
>
>Editoriale
>MUSSALAHA: la riconciliazione popolare dal basso
>tentata in Siria. Un tentativo da appoggiare
>
>di Marinella Correggia
>
>Come una rosa (di Damasco) sbocciata nel sangue
>e nelle macerie di un paese che potrebbe
>sfasciarsi, ci arriva la notizia di un tentativo
>di riconciliazione dal basso, un iniziativa
>popolare e nonviolenta iniziata addirittura a
>Homs città simbolo degli scontri - ma che
>prevede di espandersi in altre città e villaggi.
>Per dire no a una guerra confessionale in Siria
>e no a un intervento armato esterno genere Libia
>(e un destino analogo). Ci stanno lavorando
>siriane e siriani, laici ma soprattutto
>appartenenti alle diverse religioni e comunità
>che fino al 2011 convivevano in pace.
>
>Si chiama Mussahala: riconciliazione in arabo.
>Ne riferisce la Radio vaticana sulla base delle
>notizie dellagenzia cattolica Fides. Sarebbe un
>miracolo, in un contesto di scontri sanguinosi
>fra esercito e gruppi armati, e atroci violenze
>settarie, che va avanti da mesi grazie alle
>determinanti ingerenze di paesi occidentali e
>del Golfo. Mussahala tiene a essere un tentativo
>del tutto siriano, senza manipolazioni esterne.
>Ma è utile e sarebbe doveroso appoggiarlo.
>
>Lidea di base è: siamo martoriati da mesi e
>mesi, non vogliamo la guerra e dobbiamo fare la
>pace. Come scrive la Radio vaticana e come
>confermano fonti allinterno della Siria,
>Mussahala è la dimostrazione, e anche la
>speranza, di una terza via, alternativa al
>conflitto armato e a un possibile intervento
>militare dallestero, invocato dal Consiglio
>Nazionale Siriano. Lagenzia cattolica Fides
>spiega che Mussahala colma un vuoto creato dal
>rumore delle armi: non parteggia per alcuna
>delle parti in lotta, nasce spontaneamente dal
>basso, dalla società civile, da tutti quei
>cittadini, parlamentari, notabili, sacerdoti,
>membri di tutte le comunità etniche e religiose,
>che sono stanchi della guerra.
>
>Fra i promotori e i maggiori sostenitori
>delliniziativa vi sono i cristiani di Homs, di
>tutte le confessioni. Si sono esposti
>personalmente soprattutto due preti
>greco-cattolici, padre Michel e padre Abdallah,
>il siro-cattolico padre Iyad, il maronita padre
>Alaa, il siro-ortodosso padre Khazal.
>
>Nei giorni scorsi a Homs si sono svolti due
>incontri con straordinaria partecipazione
>popolare. Membri di tutte le comunità che
>compongono la società siriana: alawiti, sunniti,
>drusi, cristiani, sciiti, arabi sono arrivati a
>dichiarazioni comuni, con abbracci e impegni
>solenni, per la riconciliazione fra gruppi,
>famiglie e comunità alawite e sunnite -
>protagonisti principali del conflitto in corso che si sono pubblicamente
>impegnate a costruire una Siria riconciliata e
>pacifica, in nome del rispetto reciproco.
>Mussalaha si appella a tutte le parti in lotta e
>a tutti i leader in campo per restituire pace e
>sicurezza al paese e alla popolazione.
>
>Il tutto avviene in un clima mediatico
>intossicato ai massimi livelli e che come già in
>passato (Libia, Iraq, Jugoslavia) vede i media
>mainstream e perfino rapporti dellOnu (fuori
>dalla Siria) e di organizzazioni umanitarie
>riferirsi a fonti di parte. Così, i massacri e
>le violenze vengono invariabilmente attribuiti a
>una delle due parti, accelerando la costruzione
>del consenso necessario a unaltra azione
>militare stile Libia oppure ad accentuare lo
>scenario di guerra per procura già in atto. Il
>contrario di quel che occorrerebbe per un vero negoziato di pace.
>
>Mentre lintegralismo religioso e le divisioni
>settarie giocano un ruolo di propulsore bellico
>nella tragedia siriana, ecco che altri gruppi
>religiosi operano per la pace. Occorrerebbe
>sostenerli, in particolare in Italia,
>fronteggiando le dichiarazioni bellicose del
>ministro degli Esteri. E il coro assordante dei media. E dei nuovi media.
>
>Qualcuno oserà boicottare anche Mussahala?
>
>Marinella Correggia
>
>
>Moderiamoci: no html, risposte private in
>privato: il reply e' alla lista, e viene letto
>da tutti gli iscritti. L'iscrizione alla lista
>e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle
>persone che agiscono localmente per iniziative
>"di movimento" a Genova. Per annullare
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