Autore: Adam Accademia Data: To: hackmeeting Oggetto: [Hackmeeting] mostra realtà aumentata
La mostra di poesia di strada in realtà aumentata è in giro per
L'Aquila, all'hackmeeting volevamo venire (tre/quattro artisti) a
portare il racconto e l'invito all'interazione con gli oggetti
virtuali e anche invito a crearne di nuovi. Tutto qui. Ne avevamo
parlato con alcuni di voi.
Ho provato a togliere dal wiki l'intervento di poesia di strada, ma
non sono riuscita. Riproverò più tardi. Cmq sabato e domenica prossimi
metteremo le opere virtuali in giro, se qualcuno vuole esserci.
Giuliana
Questo era lo spirito della mostra in realtà aumentata:
"Il progetto di costruire un percorso di “Poesia di strada in realtà
aumentata” all’Aquila ha lo scopo di creare un vero e proprio cammino
emozionale che si snoda lungo i confini della “zona rossa” aquilana;
il centro nevralgico cittadino è tuttora segnato da transenne, non
agibile, non visitabile. I percorsi emozionali possono essere visti
come zone franche, aree in cui il tempo si ferma per entrare nel
vortice di un sempiterno presente che si rinnova ogni volta che un
visitatore va lì e interagisce. È possibile giocare con ogni passaggio
umano, rintracciare la forma degli artefatti virtuali che lì sono
stati disseminati. L’idea alla base del progetto è dunque predisporre
istallazioni artistiche in realtà aumentata in luoghi espressivi,
affinché le opere lì restino quale monito e memoria. Attraversare il
percorso di “Poesia di strada in realtà aumentata” rappresenta uno
slittamento continuo tra due mondi (reale e virtuale), un invito alla
partecipazione, alla riflessione e alla riscoperta di luoghi nei quali
fermarsi e osservare la realtà accresciuta, le sue migrazioni
immateriali e materiali. La possibilità di contatto e fruizione, ma
anche di esperienza reale e partecipata alla vita cittadina e alla
riscoperta dei suoi spazi pubblici.
La realtà aumentata offre la possibilità di integrare informazioni
sintetiche sensoriali con la percezione che l’utente ha dell’ambiente
reale in cui si trova. Il risultato è una sovrapposizione di livelli
informativi diversi che si integrano all’esperienza reale degli
oggetti. All’ occhio nudo del passante le esposizioni in realtà
aumentata non sono visibili, si chiede di dotarsi di un dispositivo
mobile di ultima generazione e di prelevare un’applicazione gratuita,
si chiede di fermarsi in prossimità dei punti d’interesse e, infine,
di fare un check-out dalla realtà reale per entrare nella realtà
accresciuta. A questo punto, se il proprio cellulare è stato
correttamente predisposto, si osserveranno le opere fluttuare attorno,
insediarsi fra gli spazi o galleggiare sospese in aria. I visitatori
della mostra che dedicheranno un po’ del loro tempo a giocare con la
realtà aumentata avranno la possibilità di interagire con gli oggetti.
Aumentare un luogo espositivo cittadino con elementi aggiuntivi
conduce a una personalizzazione della visita e alla possibilità di
spostare il senso abituale delle cose. La narrazione artistica non
dovrà semplicemente raccontare o descrivere, ma si trasformerà in
oggetto o superficie su cui proiettare i gesti, la voce o il suono..."