Autor: carl0s Data: Para: hackmeeting Asunto: Re: [Hackmeeting] Il partito pirata denuncia il parito pirata
On Thursday, April 12, 2012 at 11:30 AM, Arturo Di Corinto wrote:
> Qui stiamo parlando di come funzionano i giornali e l'opinione pubblica.
> Allora, a meno che non vogliamo considerare che siano tutti citrulli,
> dobbiamo accettare che A) c'è gente diversa da me e te e che che cerca
> cose diverse: il web è *pull* in definitiva; B) i nostri siti
> d'informazione preferiti o autogestiti non fanno i numeri di
> Repubblica e allora c'è da porsi il problema di *come* comunichiamo;
> C) ultimo capire se ci sta bene essere una sottocultura che viene
> gradualmente assimilata e produce cambiamento in direzione opposta a
> quella che si propone; D) che siamo tutti rompicazzo e pieni di
> pregiudizi che non ci permettono di fare valutazioni serene delle cose
> e individuiamo troppo facilmente il male e i suoi untori.
E questo dov'è che porta alla diretta conseguenza che per farsi capire e semplificare significa scrivere cose sbagliate, e erronee nel migliore dei casi, oppure in malafede nel peggiore?
È questo e non altro il problema che solleva anche Raistlin. Perché per parlare a John Doe io devo raccontargli che su Facebook guadagni un euro ogni mi piace per fargli capire che è virale?
T'assicuro, insegno, i miei studenti non sanno un cazzo di niente delle cose che gli dico, però non gli racconto che le cose sbagliate perché così capiscono.
That's the core.