[Forumlucca] Lavoro SNOQ Bologna incontro nazionale

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Autor: Annamaria Medri
Data:  
A: SNOQ Lucca, la città donne, forum lucca
Assumptes vells: [Forumlucca] 21 marzo Prevenire la violenza sulle donne
Assumptes nous: [Forumlucca] Acqua a Lucca: Appello
Assumpte: [Forumlucca] Lavoro SNOQ Bologna incontro nazionale
Ecco il decalogo composto dalle proposte emerse durante l'incontro
nazionale "Vite, lavoro, non lavoro delle donne", Bologna 3-4 marzo. A
questo link
<http://www.senonoraquando.eu/wp-content/uploads/2012/03/Intervento-Snoq-Bologna_18-marzo_Roma.doc>
potete scaricare e leggere l'intero intervento presentato da SNOQ
Bologna all'incontro del comitati che si è tenuto a Roma il 18 marzo.

*10 proposte*:

1) a partire dai principi guida della legge 188, introdurre una nuova
legge che contenga strumenti realmente efficaci a impedire la fine del
contratto di lavoro contro la volontà della lavoratrice e del
lavoratore, eliminando così il problema delle dimissioni in bianco e
delle varie forme di discriminazione legate alla maternità;

2) un congedo di maternità universale a prescindere dal contratto:
estendere il trattamento riservato alle lavoratrici dipendenti a quelle
precarie e autonome, garantendo così parità di trattamento a tutte le
lavoratrici;

3) per promuovere un nuovo modello di genitorialità introdurre congedi
di paternità obbligatori per un minimo di 15 giorni e congedi parentali
equamente retribuiti (arrivando almeno 60% della retribuzione) ed
estesi, nonché coordinati con il trattamento di maternità senza nulla
togliere a quest'ultimo;

4) istituire un reddito di cittadinanza, in attesa del quale introdurre
forme di sostegno al reddito per tutti i precari, comprese tutte le
forme di lavoro parasubordinato, autonomo e a partita IVA;

5) introdurre un salario minimo orario a prescindere dalla forma
contrattuale, facendo perno sull'istituzione di una banca dati dei
contratti e delle tariffe dove vengano fissati parametri salariali per
le mansioni a prescindere dalla forma contrattuale;

6) responsabilizzare i manager dei costi dell'assenza di equità e delle
discriminazioni di genere: penalizzare chi discrimina e premiare chi
mette in atto buone pratiche attraverso forme di incentivi e
disincentivi a partire dagli appalti pubblici;

7) combattere disoccupazione e inoccupazione femminile, promuovendo
l'occupazione femminile stabile e sostenendo le nuove professionalità, i
nuovi lavori, l'imprenditorialità femminile attraverso i fondi ottenuti
con il recupero dell'evasione fiscale e l'utilizzo dei fondi europei
previsti a questi scopi;

8) per far fronte ai bisogni sempre più disattesi e creare nuova
occupazione femminile ancorata al territorio, rafforzare l'investimento
nei servizi e nelle infrastrutture sociali del welfare, anche
coinvolgendo il privato ed il privato sociale, ma mantenendo gli
indirizzi e i controlli dei servizi in mano pubblica;

9) rafforzare l'azione di controllo e monitoraggio sulle discriminazioni
di genere e sugli abusi contrattuali, attraverso un potenziamento
dell'azione degli ispettorati del lavoro e una responsabilizzazione
delle direzioni provinciali del lavoro, nonché un potenziamento della
rete delle consigliere di parità delle quali va anche rafforzata
l'autonomia;

10) introdurre sgravi fiscali e incentivi per la stabilizzazione dei
lavoratori precari, con provvedimenti specifici per le lavoratrici che
sono maggiormente colpite dal fenomeno; al riguardo, chiediamo che
vengano adottate le indicazioni date dal Parlamento Europeo (risoluzione
n. 2018 dell'ottobre 2010 ) per combattere la precarietà nella sua
specificità di genere.

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