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I POPULISTI ALL'ITALIANA ALL'ATTACCO DI MONTI (
SE FA PAGARE LE TASSE) di Curzio Maltese dal Venerdì di Repubblica
"Il governo Monti sta facendo questo sporco
lavoro schifoso di mettere le categorie dei
cittadini l'una contro l'alltra, per esempio gli
evasori contro chi paga le tasse". Così parlò
Beppe Grillo, alla presentazione del suo ultimo
libro. Ho preso la frase dal Fatto, che non vi
trova nulla di scamdaloso, anzi celebra la
performance dell'ex comico, "un ciclone",
"genialmente illuminato da lampi di ferocia". Per
noi meno geniali risulta tuttavia difficile
capire perchè non bisognerebbe contrapporre chi
paga le tasse a chi non le paga, il che sarebbe
un reato, ammesso interessi a Grillo. E' schifoso
come contrapporre i derubati e i ladri, che in
fondo sono anche loro una "categoria di
cittadini". I ladri, gli evasori, i corruttori, i
mafiosi, tutte categorie di cittadini che
avrebbero forse diritto a un sindacato, se non ci
pensassero già le lobbies parlamentari ed extraparlamentari.
E' la solita storia: In italia puoi urlare alla
rivoluzione, ma se provi semplicemente a far
pagare un pò più di tasse agli evasori, come nei
Paesi civili, i rivoluzionari con la barca al
molo diventano belve. Non iteressa far polemiche
con Grillo o con la sua claque giornalistica, ma
il piccolo episodio è significativo di come
funziona il populismo all'italiana. Alza la voce
contro entità lontane, i poteri forti, la
finanza e naturalmente l'orrido ceto politico. Ma
quando si tratta di condannare il malcostume,
l'illegalità di massa, allora scatta la reazione
feroce, seppur luminosa e geniale. Si rischia
infatti di dar fastidio alla clientela, che ti
paga per abbaiare alla luna. Gli evasori.,
poveretti, hanno pure le loro ragioni. Perchè il
gioiellere, l'albergatore, l'armatore e il
petroliere, categorie che denunciano redditi da
operai o impiegati, dovrebbero pagare tutte le
tasse come un fesso qualsiasi, quando "lo Stato
non dà nulla in cambio"? Magari per far pagare
meno tasse ai fessi qualsiasi, altrove chiamati cittadini onesti.
Hanno le loro ragioni anche i farmacisti e i
tassisti, che hanno pagato le licenze una fortuna
e con le liberalizzazioni perderanno la
liquidazione. Pazienza se non esiste un Paese al
mondo dove una licenza di taxi costa duecentomila
euro. Noi siamo diversi. E i tassisti e
farmacisti sono diversi anche dai piccoli
commercianti italiani, che non godendo di una
lobby abbastanza forte, hanno già perso i soldi
della liquidazione con le liberalizzazioni di
Bersani. Non bisogna contrapporre gli uni agli
altri, i furbi ai fessi, i ladri agli onesti.
Dobbiamo essere tutti uniti nel combattere
questo ceto politico, mandarlo a casa, ed
eleggerne subito dopo uno anche peggiore, più
disonesto e incapace. Come si fece dopo
Tangentopoli. Certo, stavolta non sarà semplice
trovare uno peggiore di Berlusconi.
Mi permetto fi fare una piccola notazione a
margine. Beppe Grillo, anche dopo la sua ultima
uscita sui figli di immigrati nati in Italia,
penso sia vittima della sindrome di Pannella, e
non da ora, sparare qualsiasi stronzata pur di mettersi in mostra.