Autore: Elettrico Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Un seminario sull'hacking per scuole medie
esuperiori
> > pero' tante persone lo hanno fatto.
non per rompere i coglioni, però la domanda mi sorge automatica: con che
risultati?
perchè io sempre più spesso - sarà la vecchiaia - mi dico ah figo un'app
che troppo mi dice in tempo reale quanti alberi stanno tagliando in
amazzonia e mi mostra una mappa satellitare ecc ecc ecc, e poi ci
rimugino su e penso che probabilmente quella app finirebbe sull'ipad
dell'alternafighetto di turno che spende 700 euro per uno schermo con
una mela ma manco per il cazzo ne lascia 5 per una causa decente, perchè
appunto deve pagare il prestito per l'ipad.
ora, sicuramente esagero dall'altra parte, ma io vorrei capire a che
cosa effettivamente può portare ficcare i qrcode su dei palazzi e fare
un'app di augmented reality, due robe che impattano su una fetta di
popolazione estremamente piccola e difficile da smuovere - perchè di
fatto, sotto sotto, non è interessata al problema se non in maniera
estemporanea e superficiale, è interessata al fatto che il problema gli
sia stato presentato con il qr code e l'augmented reality, così
finalmente ha potuto scoprire a cosa serviva layar.
quindi, in che maniera un'app che fa augmented reality si collega a questo:
> cazzo ci voglio essere io a dir le cose, li' dove si
> decide, mica mi fido di un bel Bersanone o di chi per lui
?
cioè mi metto l'app sul telefono e...?
> oppure come stiamo avviando nei paesi freddi, lissu', in cima alla mappa:
> sul modello dei living lab
non credo si possa fare un parallelo. prendere una esperienza X che
nasce e cresce in un contesto specifico e traslarla in un altro contesto
non ha senso, del resto è abbastanza ovvio che i boroboro non hanno
strumenti e ci sei tu di mezzo che fai da diffrattore e porti la loro
incazzatura in altri modi e luoghi, ma così facendo secondo me la rendi
meno efficace e la snaturi... no?
cioè figo se poi siccome c'era la app non distruggono gli alberi dei
boroboro, ma secondo me far saltare in aria le ruspe...
> la nostra ipotesi e' che quiggiu', al calduccio mafioso, tocca cominciare
> da soli, aggirando i parrucconi traffichini di cui oramai, da qualsiasi
> lato vengano, non ci fidiamo piu'
>
> tante piccole rivolte larghe un metro e, appena succede che qualcosa
> funziona, subito a far workshop a raccontare a piu' gente possibile come
> hai fatto. e poi via, verso la prox rivoltuccia da 1 metro.
>
> ci sembra la cosa piu' rivoluzionaria che si possa fare di questi tempi.
c'è il rischio anche che sia il modo migliore per venire "assorbiti", le
proteste di un metro e tecnologiche sono ben poco problematiche per un
sistema che può sfruttare anche la tua necessità di twitter facebook
iphone gps ecc ecc per poter essere visibile e che fa sì che in questa
maniera la protesta possa più facilmente diluirsi nel girotondo dei
media più o meno alternativi per poi pian piano essere sostituite dalla
prossima notizia moda-alternativa.
> e, se ci pensi, somiglia tanto a una realta' aumentata: tanti
> piccoli-piccoli governi autonomi, stratificati sul mondo, tematici,
> completamente concentrati a rendere autonomi degli spazi (come quando, in
> coccia al presidentone di turno, gli puoi pubblicare in AR una bella cacca
> fumante). E veramente pragmatici (nel senso che con queste pratiche, se le
> usi con criterio desideroso, ci puoi anche gestire in maniera autonoma come
> "compri" le cose, come lavori, come impari e comunichi, come decidi "questo
> posto serve a far questo", e come lo possono decidere anche altri, senza
> romperti le palle.. e cosi' via).
ma quindi stai veramente pensando che pubblicando in AR una merda in
testa a monti generi un qualcosa, ok, in che maniera?
intendo, una reazione duratura, una rivolta, non un battere su tastiere
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