Autore: Antonio Bruno Data: To: ambiente liguria, forumsege, Mailing list del Forum sociale di Genova, amici-di-barcellona Oggetto: [NuovoLab] edificazione La Regione pronta a bloccare tutto Marylin
Fusco: "Non se ne parla"
La Regione pronta a bloccare tutto Marylin Fusco: "Non se ne parla"
Il vicepresidente attacca: "Esistono tutti i documenti e le autorizzazioni per poter partire"
AVA ZUNINO
La Regione blocca l´edificazione nelle aree che si sono allagate con le alluvioni dello spezzino e di Genova: tecnicamente si chiama "variante di salvaguardia" e decreta come inedificabili anche le zone che nei piani di bacino attuali non sono identificate come "rosse", quelle in cui è vietato costruire. «Gli uffici stanno preparando il provvedimento, è una misura urgente: ora mettiamo queste aree in salvaguardia poi avvieremo uno studio per capire perché si sono allagate e ci muoveremo di conseguenza per stabilire se il blocco deve restare o meno», annuncia l´assessore all´Ambiente Renata Briano. E´ a lei che la giunta ha dato mandato di preparare questo provvedimento. Ma è proprio con uno dei suoi colleghi di giunta che esplode la prima polemica. Lo scontro riguarda il progetto dell´outlet di Brugnato, e ad esprimere «perplessità» sul blocco che Briano intende applicare, è l´assessore all´urbanistica e vicepresidente, Marylin Fusco, di Idv.
«Non credo proprio che debbano partire i lavori dell´outlet a Brugnato; meglio aspettare - dice l´assessore Briano - Non è detto che dopo le verifiche l´area possa essere edificata. A noi risulta che si sia alluvionata». Il vicepresidente Fusco è di parere diverso. «Per me può partire perché ha tutte le autorizzazioni e i permessi a costruire verranno rilasciati in settimana. Sinceramente sono rimasta perplessa dall´affermazione dell´assessore Briano, perché mi sono detta che se un cantiere viene aperto è perché esistono tutti i documenti e le autorizzazioni per farlo». E la variante di salvaguardia per evitare di costruire dove, magari, tra qualche anno ci si potrebbe pentire? «La salvaguardia deve essere basata su dati oggettivi. A me risulta che in quell´area non ci siano state esondazioni. Poi, se si devono fare ulteriori verifiche, ben vengano - aggiunge Fusco - Credo che sia giusto e condivisibile che si imponga una riflessione sul piano ambientale per le aree colpite dalle alluvioni, però bisogna essere prudenti prima di annunciare che in certe zone si devono bloccare progetti edilizi che erano stati valutati ammissibili sotto il profilo ambientale e idrogeologico e che per questo sono già in una fase esecutiva. E´ importante disporre di indagini geologiche approfondite prima di dichiarare che una zona è rossa: ciò non significa favorire il cemento. Sono la prima ad essere contraria alle speculazioni edilizie ma mi faccio anche garante delle regole e delle procedure senza le quali diventa difficile avviare iter e approvazione di progetti». La vicenda comunque non si esaurisce qui. Briano spiega che la variante di salvaguardia «è un provvedimento generale, non certo mirato a un progetto solo. La Regione Toscana, colpita dall´alluvione negli stessi giorni dello spezzino, ha approvato già lunedì scorso una delibera in questo senso. Io ho fatto un´informativa in giunta. Bisogna confrontare le zone rosse dei piani di bacino con quelle che si sono alluvionate. Nella maggior parte dei casi coincidono, in altri no e se si sono allagate o se vi sono verificate frane, le mettiamo in salvaguardia».