[Intergas] immensamente BIO

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Author: gabriella d'avanzo_paolo grulla
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To: Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Subject: [Intergas] immensamente BIO
sulla lista delle commissioni mense milano c'è un dibattito sulla
questione delle stoviglie usa e getta, nonchè le termiche di plastica.
le commissioni stanno chiedendo l'abbandono della plastica.
vi inoltro una e-mail che sintetizza situazioni virtuose di
ripristino di stoviglie in ceramica e altro.
spero possa interessare al gruppo di lavoro.
ciao
gabirella

Inviato da: "rosanna campeggi" campeggi2002@??? campeggi2002
Mer 28 Set 2011 1:57 pm



Nei centri cottura di Milano le stoviglie erano riutilizzabili e le
gastronorm in acciaio.
Nel considerare la riapertura di tutti i centri cottura, gartantendo
così' la prossimità alle scuole, si consideri il ripristino delle
lavastoviglie e delle termiche inox.
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Intanto per info qualche esempio.
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rosanna   Â
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Sempre più mense scolastiche scelgono le stoviglie lavabili o
biodegradabili
In Italia molti comuni hanno sostituito nelle mense scolastiche le
stoviglie usa e getta e le bottigliette di plastica con piatti
riutilizzabili (o biodegradabili al 100%) e acqua del rubinetto. Gli
esempi di Roma, Ferrara, Lucca e altri comuni più piccoli. Il
fenomeno è in continua crescita: altri comuni partiranno nel 2010.
Se conosci un'esperienza di questo tipo scrivila tra i commenti della
notizia
mercoledì 18 novembre 2009 13:35
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Massimiliano Milone

Il servizio di ristorazione scolastica nelle scuole di Roma
Nel 2007 il Comune di Roma ha introdotto nel nuovo Capitolato
speciale per la gestione del servizio mense scolastiche una serie di
iniziative volte a ridurre la produzione di rifiuti. Secondo il
Capitolato le ditte vincitrici della gara d’appalto devono
servire i pasti in piatti di ceramica fondi e piani con peso massimo
di 750 g cadauno, utilizzare bicchieri in vetro infrangibile e posate
in acciaio, tovaglie e tovaglioli in carta riciclabile priva di
materiali plastici ai fini dell’inserimento, dopo l’uso,
nei contenitori dei residui organici per compost; inoltre devono
garantire la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti. Lâ
€™igienizzazione delle stoviglie (pentole, piatti, bicchieri,
posate inox) e di ogni altro strumento utilizzato nella preparazione,
nel confezionamento, nella distribuzione, nel consumo, nel trasporto
e nella somministrazione dei pasti, deve essere effettuata con
lavaggio in lavastoviglie. Le ditte inoltre sono obbligate
a utilizzare detergenti a basso impatto ambientale. Qualora non vi
sia spazio sufficiente nello spazio mensa per l’installazione
di un’adeguata lavastoviglie o non sia possibile garantire
un’efficace organizzazione delle operazioni di igienizzazione e
stoccaggio di piatti, bicchieri e posate il comune propone due
possibilità : l’impiego di piatti e bicchieri monouso
purchè in materiale biodegradabile, compostabile e riciclabile da
abbinare con posate inox (da lavare in lavastoviglie di piccole
dimensioni) o in alternativa l’utilizzo di idonei centri di
lavaggio e igienizzazione esterni. Considerando che il Comune di Roma
offre ogni giorno il servizio di ristorazione scolastica a circa
140.000 bambini delle scuole dell’infanzia comunali e statali,
delle scuole elementari e delle scuole medie si prevede che questi
nuovi accorgimenti possano ridurre in modo sostanziale la produzione
di rifiuti. Tra le altre novità l’utilizzo obbligatorio di
prodotti provenienti dal mercato equosolidale, l’introduzione
del criterio di “freschezza garantita”, cibi biologici con
controllo della filiera bio, no OGM, la proposta di circa 150 ricette
e menu per far conoscere ai bambini la massima varietà di cibi e
gusti, la valorizzazione della cultura culinaria locale e laziale,
cruditè prima dei pasti e della frutta al pomeriggio, menù
etnici una volta al mese. Tariffe invariate per le famiglie! Le ditte
vincitrici gestiranno il servizio per i prossimi 5 anni (e non più
3), con scadenza al 31 dicembre 2012: una novità introdotta dal
comune per consentire alle ditte di operare in maggiore stabilità e
di effettuare investimenti meglio ammortizzabili nel tempo,
traducibili in maggiore qualità del servizio.

Da quest’anno scolastico le scuole di Ferrara non usano più
le stoviglie usa e getta Il sistema delle mense ferraresi si candida
a diventare un riferimento a livello nazionale. Degli oltre 6.000
ragazzi che frequentano le scuole statali (6 scuole d’infanzia,
30 elementari e 12 medie inferiori) circa 3.000 utilizzano la
refezione scolastica appaltata dal comune ad una ditta
esterna.Ferrara ha elaborato da poco un nuovo Capitolato per il
servizio di refezione nelle scuole d’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado, inserendo un articolo dedicato alla
politica ambientale Emas del comune (art. 6). Da ottobre Ferrara ha
scelto di sostituire nelle mense scolastiche le poco sostenibili
stoviglie in plastica usa e getta con stoviglie biodegradabili e
compostabili al 100%, distinguendo però tra scuole dellâ
€™obbligo e scuole dell’infanzia. Le scuole primarie e
medie inferiori di primo grado scodellano pasti, rigorosamente
biologici, in piatti
biodegradabili a doppio scomparto; anche tovaglie e tovagliette sono
biodegradabili mentre le posate sono in acciaio inox. In mensa i
bambini bevono acqua fresca di rubinetto da bicchieri monouso in
plastica; quando invece fanno l’intervallo in giardino possono
bere da una caraffa d’acqua fresca di rubinetto posta in bella
vista su un tavolo: solo in questo caso si utilizzano i bicchieri di
carta. L’acqua viene prelevata obbligatoriamente dai rubinetti
delle cucine (situate in zone distaccate dalle aule) e non dai bagni.
Le scuole conservano però una scorta di acqua in bottiglia, che
utilizzano solo in casi eccezionali: nell’eventualità di
acqua di rubinetto “brutta” (quando può risultare
sporca per lavori nelle tubature) e durante le gite scolastiche,
quando vengono distribuite ai bambini le “colazioni al saccoâ
€ con bottiglietta d’acqua da mezzo litro “per il
viaggio” inclusa. Da quest’anno Ferrara sta cercando di
avviare la
raccolta differenziata dei rifiuti in tutte le mense delle scuole.
Invece nei nidi e nelle scuole dell’infanzia i bambini e gli
insegnanti mangiano come a casa: nessuna stoviglia è “a
perdere”, solo stoviglie pluriuso in melamina. Per quanto
riguarda l’acqua i bambini fino ad un anno di vita si dissetano
esclusivamente con acqua in bottiglia, da un anno in su bevono acqua
di rubinetto. L’efficiente Ufficio Refezione di Ferrara,
composto da tre persone, sta valutando la possibilità di offrire
piccole lavastoviglie alle scuole dell’obbligo, un po’
come quelle dei bar, per lavare le posate d’acciaio
direttamente nelle cucine delle scuole. Nei prossimi mesi metteranno
in piedi il servizio.

A Lucca stanno acquistando stoviglie per le mense scolastiche Nel
maggio 2007 il Consorzio per la gestione dei rifiuti urbani della
Provincia di Lucca ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa per
la riduzione della produzione dei rifiuti con 28 Comuni della
provincia (su 35). Uno degli obiettivi del protocollo: favorire
iniziative volte alla prevenzione e riduzione dei rifiuti nellâ
€™ambito della gestione delle mense pubbliche (compreso lâ
€™inserimento di opportune clausole nella predisposizione delle
gare d’appalto) e la definizione di azioni integrate
finalizzate alla gestione sostenibile dei rifiuti prodotti in
occasione di eventi straordinari (feste, meeting, concerti, mostre,
sagre paesane). Il Comune di Lucca ha avviato, a fine 2008, un
progetto finalizzato alla fornitura di attrezzature ed arredi per la
riduzione delle stoviglie “a perdere” (così le chiama,
giustamente, il comune) nelle mense scolastiche. A fine gennaio 2009
il Comune ha
affidato alla ditta Cogrim, specializzata in arredo per grandi
cucine, il compito di rifornire le mense scolastiche di stoviglie
riutilizzabili e lavastoviglie, per una spesa complessiva di circa
143.000 €. Il restyling è iniziato!

Via la plastica da tutte le mense di Capannori Grazie al progetto Via
la plastica da tutte le mense a Capannori (Lucca), comune di 45.570
abitanti, sono state inserite le lavastoviglie industriali e i piatti
in coccio, lavabili e riutilizzabili dove prima si usava la plastica.
Il progetto per la sostituzione del vettogliamento usa e getta nelle
mense scolastiche del territorio comunale, finanziato per metà dalla
Provincia di Lucca, è partito nell’anno scolastico 2008/2009
con l’eliminazione di piatti, bicchieri, posate usa e getta in
sei scuole del territorio e l’acquisto di stoviglie
riutilizzabile e di lavastoviglie industriali in ogni scuola
coinvolta nel progetto. Grazie a questa iniziativa, che ha svolto
anche un’azione di formazione ed educazione per 560 alunni,
corpo docente e non docente, ha portato ad una riduzione di circa
20.000 chilogrammi annui di rifiuti. A sancire la fine definitiva
dell’usa e getta in tutte le mense
scolastiche (scuole dell’infanzia, primarie e medie) e nella
mensa comunale di Capannori ci ha pensato il nuovo bando di gara per
l’aggiudicazione del servizio mensa. Ogni mensa deve dotarsi di
piatti in ceramica, bicchieri di vetro infrangibili, posate ed
utensili in acciaio inox, caraffe di vetro, cestini per il pane,
tovaglioli e tovagliette di carta monouso, di una minima scorta di
stoviglie per situazioni di emergenza. Nei plessi scolastici in cui
non è possibile installare una lavastoviglie bisogna introdurre
stoviglie in materiale biodegradabile e compostabile al 100%. Non
solo! Dall’anno scolastico 2007/08 il comune ha avviato il
progetto Acqua buona nelle mense scolastiche per togliere
progressivamente l’acqua minerale nelle mense scolastiche e
distribuire delle brocche con acqua del rubinetto, più buona,
sicura e garantita. Questo progetto ha permesso di ridurre
notevolmente lo spreco di decine di migliaia di bottiglie di plastica a
beneficio dell’ambiente e delle tasche del cittadino, che
avrebbe dovuto pagare il loro smaltimento. Basti pensare che, solo
nel 2008, si sono risparmiate oltre 7000 bottiglie di plastica nelle
prime due scuole da cui è partita l’iniziativa. Il progetto
oggi è esteso a tutto il territorio comunale. «Grazie alla buona
riuscita del progetto pilota del 2008, che ha coinvolto la primaria e
la secondaria di Lunata, tutte le scuole servite dallâ
€™acquedotto hanno aderito al progetto “Acqua buona”,
potendo così moltiplicare i tanti aspetti positivi dell’uso
di acqua in brocca» ha dichiarato l’Assessore allâ
€™ambiente, Alessio Ciacci. Ed ha aggiunto: «Questo successo lo
dobbiamo all’ottimo rapporto di collaborazione che si è
instaurato tra i vari soggetti. Grazie ad Acque S.p.A. [la societÃ
che gestisce il servizio idrico] siamo riusciti a monitorare
costantemente l’ottima qualità dell’acqua erogata dai
rubinetti delle scuole e per
merito di Eudania (la società che gestisce le mense scolastiche)
abbiamo organizzato il cambio del sistema di rifornimento idrico
nelle mense. Ringrazio anche le scuole, gli insegnanti, il personale,
i genitori e i bambini che hanno compreso l’importanza di
questo progetto. È a partire da queste piccole, ma importanti
scelte che possiamo contribuire alla riduzione dellâ
€™inquinamento e a costruire una società più sostenibile e
attenta all’ambiente». Sono molti i vantaggi di questo
progetto. In primo luogo i bambini, in totale circa 2600, possono
bere da rubinetti delle scuole un’acqua periodicamente
controllata: le analisi condotte da Acque S.p.A. vengono inviate alle
scuole e affisse al pubblico, affinché tutti possano essere
tranquilli e garantiti della salubrità e della sicurezza dellâ
۪acqua di rubinetto. Un altro aspetto positivo ̬ quello
economico, dato che utilizzare l’acqua dell’acquedotto
permette di risparmiare denaro. Non
dimentichiamoci poi dell’aspetto ambientale: la riduzione dei
rifiuti. Ma non è finita qui! Capannori è un punto di
riferimento nel panorama delle politiche ambientali a livello
nazionale. È stato il primo comune d’Italia ad aver aderito
nel 2007 alla Strategia Rifiuti Zero per arrivare entro il 2020 al
traguardo dei “Rifiuti Zero”. Per raggiungere questo
obiettivo da qualche anno, si sta fortemente impegnando in campo
ambientale. A Capannori non si vedono più cassonetti! Oltre alla
raccolta differenziata domiciliare (il prossimo obiettivo sarÃ
arrivare al 75% entro il 2011) il Comune ha avviato da qualche anno
altri nove progetti di riduzione dei rifiuti (oltre ai tre giÃ
citati): gli acquisti verdi, il compostaggio domestico, la via dellâ
€™acqua, il latte alla spina, i detersivi alla spina, i pannolini
ecologici, gli assorbenti ecologici e il mercatino di scambio e riuso.

Nelle mense scolastiche di Quarrata si mangerà in piatti di ceramica
Quarrata (Pistoia), comune di circa 25.000 abitanti, ha indetto un
bando per l’acquisto, tramite una procedura in economia per
cottimo fiduciario, di casalinghi e prodotti per la pulizia (tra cui
padelle, vassoi, caraffe in vetro, piatti in porcellana, posate in
acciaio), prodotti igienico-sanitario (come pannolini e bavagli
monouso) e materiali di pronto soccorso (cerotti, cotone...) per un
ammontare complessivo di 56.500 € più iva. La scadenza
dell’appalto (con inizio dal 1 settembre 2009) è stata
fissata per il 31 agosto 2012. Il cottimo fiduciario è una forma
particolare di contrattazione, limitata ai casi di urgenza e allâ
€™acquisizione di beni o servizi di modesta entità a imprese o
persone. L’amministrazione pubblica provvede ad assicurare
direttamente i servizi di cui ha bisogno mediante i propri organi: il
vantaggio di tale metodo sono la snellezza della procedura
e la tempestività nell’esecuzione del servizio e,
possibilmente, del relativo pagamento. I materiali saranno assegnati
nei prossimi mesi alla mensa comunale, al nido d’infanzia
comunale (dove scomparirà in gran parte il materiale in plastica) e
in alcune sedi scolastiche del territorio comunale.

Portogruaro usa le stoviglie biodegradabili Dal 1 ottobre 2006 a
Portogruaro (Venezia), comune di circa 25.400 abitanti, è attivo un
progetto di gestione sostenibile delle mense scolastiche: le
stoviglie monouso in plastica non riciclabile sono state sostituite
con stoviglie in mater-bi biodegradabili e compostabili. L’uso
delle posate, dei piatti e dei bicchieri in mater-bi ha fatto di
Portogruaro uno dei primi comuni italiani impegnati in questo
progetto pilota di gestione ambientale delle mense. Il comune ha
verificato direttamente i vantaggi del mater-bi: la quantità di
rifiuti indifferenziati da smaltire è diminuita e grazie al
recupero dei rifiuti il comune ha abbattuto i costi di smaltimento
del 50% (secondo Novamont).

In Provincia di Lecco via la plastica da tutte le scuole La Provincia
di Lecco, a fine aprile 2009, ha messo a punto l’Accordo
volontario tra Provincia di Lecco e Comuni per promuovere sul
territorio provinciale iniziative volte alla riduzione dei rifiuti
urbani. Marco Molgora, ex Assessore provinciale all’Ambiente e
promotore dell’accordo, ha dichiarato: «Alle scuole che
hanno la mensa abbiamo chiesto un impegno a partire dalle stoviglie
usate dai bambini e dalle bottigliette d’acqua. In questo modo
cercheremo di ridurre la produzione di rifiuti». Le mense
scolastiche si impegneranno a non usare più stoviglie monouso e a
ridurre i rifiuti organici. Ha commentato Molgora: «Il massimo
sarebbe introdurre le stoviglie lavabili e azzerare la produzione di
rifiuti, ma questo non è possibile in tutti gli istituti. Ci
vogliono infatti le condizioni igenico-sanitarie previste dallâ
€™Asl. Si chiede quindi almeno di introdurre stoviglie in mater-bi,
completamente biodegradabile che va a finire nel compostaggio». La
Provincia ha chiesto ai comuni di eliminare anche gli imballi per
bevande. «Ogni giorno vengono distribuite tonnellate di
bottigliette con relativi scarti» ha spiegato l’Assessore.
«In questo casi chiediamo di introdurre i boccioni a erogazione
libera, i cui contenitori vengono poi riutilizzati, da cui si possono
riempire le caraffe da mettere sui tavoli. La cosa migliore è
però prendere l’acqua dai rubinetti». Al fine di rendere
operativo l’accordo la Provincia di Lecco si è impegnata a
garantire il proprio supporto finanziario nei confronti dei comuni
che aderiranno all’iniziativa e a predisporre un modello di
capitolato “sostenibile” per l’affidamento dei
servizi di ristorazione collettiva.Bulciago (Lecco), comune di circa
3.000 abitanti, si è mosso prima. Già dall’anno scolastico
2007/2008 la mensa della scuola primaria ha eliminato la plastica
introducendo
piatti di porcellana, bicchieri di vetro e posate in acciaio. Anche
Nibionno, comune di circa 3.600 abitanti in provincia di Lecco,
intende eliminare bottiglie e piatti di plastica dalle mensa
scolastiche, a seguito del recente accordo volontario siglato, per il
comune di Nibionno, dal sindaco Angelo Natale Negri. Al momento le
mense scolastiche adoperano ancora piatti, posate e bicchieri in
plastica usa e getta, ma in futuro le cose cambieranno. «Allâ
€™iniziativa stanno aderendo pure altri centri del lecchese e
contiamo di estenderla il più possibile» ha spiegato Molgora

Gestione sostenibile delle mense scolastiche di Campolongo Maggiore
Da gennaio 2005 le scuole di Campolongo Maggiore (Venezia), comune di
circa 10.100 abitanti, hanno sostituito l’acqua in bottiglie di
plastica con acqua di rubinetto servita in brocca. Inoltre, dal
settembre 2006, le mense scolastiche scodellano ogni giorno 220 pasti
biologici al 100% di origine locale in piatti di porcellana,
bicchieri di vetro e posate inox, sciacquati con detergenti ecologici
in lavastoviglie professionali. Gli allievi dell’Istituto
comprensivo Valeri hanno dimostrato di apprezzare molto il
miglioramento del servizio. Ma non è tutto: le scuole recuperano in
modo efficace anche il rifiuto umido e gli avanzi diventano cibo per
gli animali da cortile. Prossimo obiettivo: estendere il progetto su
base provinciale!

Il Progetto “Ecomensa” di Foligno Da qualche anno Foligno
(Perugia), comune di circa 57.200 abitanti in provincia di Perugia,
ha attivato il progetto Ecomensa, che prevede, oltre alla fornitura
di pasti calibrati dal punto di vista qualitativo e quantitativo, in
funzione dei fabbisogni energetici e nutritivi delle varie fasce di
età dei bambini interessati al progetto, anche l’attivazione
di una serie di accorgimenti finalizzati a ridurre la produzione di
rifiuti e a salvaguardare l’ambiente. In particolare, i pasti
sono serviti utilizzando stoviglie pluriuso, riservando lâ
€™utilizzo di quelle monouso biodegradabili e compostabili in
mater-bi, solo per i casi di emergenza, le tovaglie ed i tovaglioli
sono in carta riciclata, nelle cucine e nei refettori vengono
utilizzati detergenti a marchio ecolabel e viene posta particolare
attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti organici.