[RSF] Medici e cittadini argentini contro i pesticidi

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Aihe: [RSF] Medici e cittadini argentini contro i pesticidi


COMUNICATO EQUIVITA
31/07/11

Medici e cittadini argentini contro i pesticidi

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Petizione pubblica in Argentina per la riclassificazione dei pesticidi
e appello dei medici per la sospensione delle irrorazioni per via aerea

340 milioni di litri: questa la dose di pesticidi riversati (maggiormente
per via aerea) in Argentina l¹anno scorso su di un territorio popolato da 12
milioni di persone. La dose di veleni, usati per l¹agricoltura intensiva,
aumenta del 15-20% ogni anno.
Nel 1990 sono stati usati 35 milioni di litri, ma in seguito
all¹introduzione delle colture transgeniche il volume è andato aumentando
vertiginosamente. Si è arrivati nel 2000 a 145 milioni di litri e poi,
essendo necessarie dosi sempre maggiori per controllare le erbe infestanti e
gli insetti predatori (a causa del fenomeno di resistenza che l¹uso di
queste sostanze crea sia nelle piante che negli insetti predatori) si è
giunti a 340 milioni di litriŠ come pure ad un grave danno alla salute della
popolazione. Che potrà solo peggiorare se non si cambia strada radicalmente
e sollecitamente.
L¹ enorme volume di sostanze tossiche ha infatti causato un progressivo
aumento nell¹incidenza di alcune patologie gravi, tra cui malformazioni
neonatali, disturbi riproduttivi, cancri di adulti e bambini, epatopatie
tossiche, disturbi neurologici.
La situazione è stata denunciata dai ³Medici dei Popoli Fumigati² riunitisi
nelle Università di Cordoba (2010) e Rosario (2011) per far fronte a questa
grave emergenza, la cui responsabilità ricade sia sulle autorità che sulle
aziende chimico-farmaceutiche (produttrici dei pesticidi e allo stesso tempo
detentrici dei brevetti sulle piante gm, per le quali riscuotono ogni anno i
diritti di brevetto e verso le quali l¹Argentina è stata una delle nazioni
più ³accoglienti²). In un documento finale i medici hanno chiesto che:

-       l¹irrorazione per via aerea (da aerei) sia proibita su tutto il
territorio nazionale,
-       le irrorazioni di pesticidi per via terrestre siano limitate alle
zone rurali,
-       sia effettuata una riclassificazione della tossicità dei prodotti
impiegati in agricoltura.


L¹iniziativa dei medici procede oggi di pari passo con

la ³ Petizione popolare per la riclassificazione degli agro-tossici², nata
dai cittadini argentini.

L¹attuale classificazione dei pesticidi non tiene infatti in alcun conto
l¹informazione scientifica recente sulla loro effettiva pericolosità e fa
ancora riferimento ai dati, inaffidabili, derivanti dagli esperimenti sui
roditori!

Proprio così: la valutazione di tossicità viene tuttora effettuata con il
test LD50, che consiste nel verificare la quantità di veleno necessaria ad
uccidere il 50% dei ratti in un determinato numero di queste cavie (minore
la quantità di sostanza necessaria ad uccidere gli animali, maggiore il
grado di tossicità attribuito alla sostanza).Tale forma di misurazione,
tuttavia, non è riportabile all¹uomo e non considera effetti a medio e a
lungo temine come quelli oncogenici, riproduttivi, immunitari ed endocrini.
Se questi fossero considerati, una sostanza come, ad esempio, il glifosate,
(il diserbante più diffuso nel mondo) - dicono gli scienziati - sarebbe
classificata di grado Ib (altamente pericoloso per la salute), soprattutto
in quanto un'ingente mole di dati scientifici ed epidemiologici dimostrano
che esso è causa di malformazioni congenite e aborti spontanei (1-3) Š
mentre oggi è classificato tra le sostanze ³moderatamente tossiche².

Dati più affidabili di quelli ottenuti con animali provengono dallo studio
degli effetti delle sostanze pesticide in soggetti umani che le hanno
ingerite con l'intento di suicidarsi (un terzo dei suicidi commessi in tutto
il mondo avviene per ingestione di un pesticida e in Asia la percentuale
arriva al 50%)
A tale proposito AH Dawson e i suoi collaboratori (4) hanno recentemente
pubblicato (10/2010) i risultati di un'indagine basata sul monitoraggio di
circa 9.000 persone ricoverate in ospedale nello Sri Lanka per aver ingerito
agro-tossici (vedi Comunicato EQUIVITA del 29/07/2011). L¹indagine ha
consentito loro di determinare in modo molto affidabile i livelli di
tossicità acuta di diversi pesticidi. Gli scienziati hanno affermato:
³Sfortunatamente, al momento, la regolamentazione dei pesticidi si basa su
una classificazione di tossicità dell¹OMS (Organizzazione Mondiale della
Salute) determinata dal test LD50 orale su ratti. La base scientifica per la
sua estrapolazione all'intossicazione umana è debole". Essi sottolineano: "I
roditori reagiscono agli xenobiotici (composti estranei all'organismo) in
modo diverso dagli esseri umani, in quanto hanno maggiore capacità di
disintossicazione metabolica dagli organofosfati. Non è affatto certo quindi
che un pesticida risultato di bassa tossicità nei roditori lo sia anche
negli esseri umani e viceversa" (ricordiamo anche il fatto che i rodenticidi
in vendita sono spesso reclamizzati come ³innocui per l¹uomo²!)

I dati riportati da Dawson si sommano agli studi retrospettivi sui suicidi
condotti a Taiwan (5), in India (6) e nello stesso Sri Lanka (7). La nuova
classifica diverge notevolmente da quella dell¹OMS. Per fare solo pochi
esempi, l¹OMS considera il paraquat (tasso di letalità 47%), l¹endosulfan
(22%) e il dimetoato (20,6%) come pesticidi di classe 2 (moderatamente
pericolosi), mentre i dati umani dimostrano che sono estremamente pericolosi
e che occorre limitarne l¹uso in tutto il mondo.
Vedere anche:
<http://ilsole24h.blogspot.com/2010/06/questo-e-il-capitalismo-bambini.html>

Per tutte le ragioni fin qui esposte, la Rete Universitaria per l'Ambiente e
la Salute/MEDICI DELLE POPOLAZIONI FUMIGATE, con un comunicato diffuso nel
mese di luglio 2011 (*), sollecita ³l'urgente riclassificazione dei
pesticidi in Argentina secondo gli effetti acuti e letali già dimostrati
nell'uomo e secondo i dati sui danni a medio e lungo temine: oncologici,
riproduttivi, endocrini e immunitari.²

Nell¹unirsi a quest¹appello, il Comitato Scientifico EQUIVITA si rammarica
di essere costretto a far conoscere una tanto drammatica situazione (quella
dei popoli sommersi dai pesticidi in Argentina) per dimostrare quanto sia
giusta e importante la causa istituzionale per la quale esso si batte
(lŒabolizione degli esperimenti su animali per una corretta ricerca
scientifica) e quanto l¹uso del vecchio modello animale sia tuttora
funzionale ad interessi diametralmente opposti alla tutela della salute
umana. L¹uso del modello animale non potrà mai essere utile a valutare la
tossicità nell¹uomo, ma piuttosto a occultarla (con una scelta appropriata
della specie sulla quale effettuare le indagini), per tutelare interessi
privati economici che non possiamo chiamare ³nascosti² perché fin troppo
palesi.

 (*) Il comunicato è firmato: Dr. Medardo Avila Vazquez, Medico Pediatra y
Neonatólogo    
Coordinador Red Universitaria de Ambiente y Salud, Médicos de Pueblos
Fumigados    
www.reduas.fcm.unc.edu.ar -  medardoavilavazquez@??? 0351 155915933


1- Avila Vazquez M, Nota C. Informe 1º Encuentro Médicos de Pueblos
Fumigados. UNC. Ag 2010
http://www.reduas.fcm.unc.edu.ar/wp-content/uploads/2011/04/primer-informe.p
df
2- Declaración del 2º Encuentro de Médicos de Pueblos Fumigados. UNR. Ab
2011
http://www.reduas.fcm.unc.edu.ar/declaracion-del-2-encuentro-de-medicos-de-p
ueblos-fumigados/Red Universitaria de Ambiente y Salud / Médicos de Pueblos
Fumigados www.reduas.fcm.unc.edu.ar
3- Antoniou M, Mostafa Habib M, Howard C, Jennings R, Leifert C, Onofre
Nodari R , Robinson C, Fagan J. Roundup and birth defects: Is the public
being kept in the dark? Earth Open Source, 2011
http://farmandranchfreedom.org/sff/RoundupandBirthDefects.pdf
4- Dawson AH, Eddleston M, Senarathna L, Mohamed F, Gawarammana I, Bowe SJ,
Manuweera G, Buckley NA. Acute human lethal toxicity of agricultural
pesticides: a prospective cohort study. PLoS Med. 2010 Oct
26;7(10):e1000357. South Asian Clinical Toxicology Research Collaboration,
Faculty of Medicine, University of Peradeniya, Peradeniya, Sri Lanka
5- Lin TJ, Walter FG, Hung DZ, Tsai JL, Hu SC, Chang JS, Deng JF, Chase JS,
Denninghoff K, Chan HM. Epidemiology of organophosphate pesticide poisoning
in Taiwan Clin Toxicol (Phila). 2008 Nov;46(9):794-801. Department of
Emergency, Kaohsiung Medical University Hospital, Taipei, Taiwan.
6- Srinivas Rao Ch, Venkateswarlu V, Surender T, Eddleston M, Buckley NA.
Pesticide poisoning in south India: opportunities for prevention and
improved medical management. Trop Med Int Health. 2005 Jun;10(6):581-8.
University College of Pharmaceutical Sciences, Kakatiya University,
Warangal, India.
7- Eddleston M, Eyer P, Worek F, Mohamed F, Senarathna L, von Meyer L,
Juszczak E, Hittarage A, Azhar S, Dissanayake W, Sheriff MH, Szinicz L,
Dawson AH, Buckley NA. Differences between organophosphorus insecticides in
human self-poisoning: a prospective cohort study. Lancet. 2005 Oct
22-28;366(9495):1452-9. South Asian Clinical Toxicology Research
Collaboration, Centre for Tropical Medicine, University of Oxford, Churchill
Hospital, Oxford, UK.
8- Miller M, Bhalla K. An urgent need to restrict access to pesticides based
on human lethality PLoS Med. 2010 Oct 26;7(10):e1000358. Department of
Health Policy and Management, Harvard School of Public Health, Boston,
Massachusetts, United States of America


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      Via P. A. Micheli, 62 - 00197 Roma
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