Autore: Arturo Di Corinto Data: To: hackmeeting Oggetto: [Hackmeeting] hackit 2011: considerazioni finali
L'hackmeeting all'Emerson è stata una figata. Ginox è stato un magnifico
ospite e quelli del Csoa della gente proprio bella e disponibile.
Le docce erano calde, i materassi comodi (anche se c'avevo Pinna vicino che
russava (no, scherzo, ero io che non ho fatto dormire lui e Obaz).
Non sono d'accordo con chi ha detto che i seminari erano pochi e
ripetitivi. Secondo me sono stati molto belli. Quello sulle schegge di
Kryptonite è stato molto partecipato, quello con Carlo Formenti molto
significativo, e lo stesso i progetti del bugslab e di Nomads sulla
cooperazione, eccetera, eccetera
La vera svolta però secondo me sono stati i ten minutes speech dove ho
sentito delle cose proprio interessanti, a cominciare da quello sul
generatore di numeri casuali fino a quello sull'analisi dei thread
dell'hackit.
Bella la discussione dello sciopero nerd precario. Il libretto wikistrike é
proprio ben fatto (come pure il preprint di Ruggine)
Ho ritrovato un sacco di bella gente e quando ho potuto riabbracciare
P@skymi sono commosso :-D
La cosa veramente bella dell'HK è infatti per me il ri-trovarsi, il
ri-conoscersi, a dispetto delle differenze e degli scazzi troppo facili in
lista quando non ci si guarda in faccia.
Insomma, bella prova.
La cosa che mi ha un po' seccato è questo parlare eccessivo di Facebook nei
termini "è meglio se ci stiamo o se non ci stiamo?" che ogni tanto veniva
fuori nei seminari meno tecnici. Penso che per rispondere a quella domanda
occorra un approccio diverso che si basi sulla conoscenza dell'effettiva
influenza del social network sui comportamenti delle persone. Le scienze
sociali hanno strumenti per farlo e l'hanno fatto. Basterebbe saperlo, che'
se no, le opinioni personali si elidono a vicenda.
A proposito, io e Lesion abbiamo fatto un culo così a Koba (a biliardino ;-)
Un abbraccio a tutti voi.
A.