Autore: asa lucca Data: To: forum lucca Oggetto: [Forumlucca] FW: No Tav, perquisizioni per intimorire il movimento
"Un autogol", dice Alberto Perino leader del Movimento No Tav dopo aver
subito la perquisizione, ordinata risieme ad altri 65 - tra cui l'esponente del
Centro Sociale Askatasuna Giorgio Rossetto e il rappresentante del Coordinamento
Antinucleare Damiano Piccione - dal giudice Caselli con il
preciso intento di scompaginare la resistenza in Val di Susa.
Il movimento No Tav, rappresentativo di tutta la Val Susa se lo
aspettava , in ogni momento topico del conflitto l'autorità
giudiziaria interviene a gamba tesa per sparigliare i rapporti di forza, tutti
favoravoli alla popolazione residente . Mentre il ceto politico
inadempiente e supino ai diktat clientelari , ancora pensa che con
questi mezzucci, con la meschinità dell'azione repressiva, di superare
l'ostacolo della sovranità popolare .
NO PASARAN ! SIAMO TUTTI NO TAV !! QUESTO ABBIAMO GRIDATO
IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA DOPO LA MERAVIGLIOSA VITTORIA REFERENDARIA
DEL 13 GIUGNO ! DOVETE PERQUISIRE 27 MILIONI DI NO TAV, LA MAGGIORANZA
DEL POPOLO ITALIANO !!!!!
Incondizionata solitarietà, sostegno e impegno , ai perquisiti e resistenti
No Tav.
Roma 17/6//2011 Confederazione Cobas
di seguito , il pezzo del Corriere on line
Perquisita la casa del leader No Tav
Gli avvisi di garanzia sono 65
Solo oggi cinque nuovi indagati per i disordini del 24 maggio. Il capo
del movimento Perino: «Un autogol»
Gli avvisi di garanzia sono 65
Solo oggi cinque nuovi indagati per i disordini del 24 maggio. Il capo del
movimento Perino: «Un autogol»
MILANO - Cinque nuovi avvisi di garanzia che si aggiungono agli altri 60
circa emessi negli ultimi giorni e che hanno raggiunto tutti esponenti del No
Tav. È questo l'ultimo capitolo della vicenda che riguarda la linea ad alta
velocità Torino-Lione e le relative proteste. Il leader storico del movimento
Alberto Perino e altri quattro militanti del movimento sono stati raggiunti da
un'informazione di garanzia inviata dalla Procura del capoluogo piemontese. I
reati ipotizzati negli avvisi di garanzia sono istigazione a commettere reati,
resistenza aggravata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata,
relativamente alla sassaiola della notte dello scorso 24 maggio al presidio
della Maddalena di Chiomonte (Torino).
PERINO - Oltre a Perino, 65 anni, sono indagati Giorgio
Rossetto, 49 anni, Brando Ratti, 20 anni, Lorenzo Carieri, 25 anni e Damiano
Piccione, 30 anni. La casa del leader storico del movimento a Condove (Torino) è
stata anche perquisita venerdì mattina intorno alle 7. «Ce l'aspettavamo - ha
detto l'avvocato Danilo Ghia, legale di Perino - dopo avere ricevuto due
informazioni di garanzia per le vicende del blocco dei carotaggi all'autoporto
di Susa e della violazione dei sigilli alla Maddalena». Davanti all'abitazione
di Perino si sono radunate circa 150 persone. «Hanno sequestrato solo l'agenda
dove tengo solo i conti di casa. Dovevano pur portare via qualcosa. Credo che
con la mossa della perquisizione abbiano fatto un autogol, perché hanno fatto
arrabbiare la gente, che da oggi sarà ancora più determinata. Ci hanno fatto un
favore», è stato il primo commento a caldo di Perino.
GLI AVVISI DI GARANZIA - Oltre ai 5 avvisi di garanzia
odierni, relativi alla sassaiola dello scorso 24 maggio al presidio della
Maddalena, gli altri riguardano episodi del 2010: 10 per i blocco dei carotaggi
all'autoporto di Susa, 22 per la violazione di sigilli alla baita della
Maddalena, sequestrata dalla magistratura in quanto abusiva, 28 relativi al
blocco di un convoglio di operai che trasportavano materiale per i carotaggi
avvenuto a Venaria Reale.