[Forumlucca] FW: Germania : addio al nucleare !

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Author: aunchb -
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Subject: [Forumlucca] FW: Germania : addio al nucleare !

Cordinamento antinucleare salute ambiente energia






Veronesi: «Scelta irrazionale dovuta alla paura di perdere voti»
La Germania dice addio al nucleare
Le centrali verranno fermate tutte entro il 2022. Merkel: «Vogliamo seguire una nuova strada»

Veronesi: «Scelta irrazionale dovuta alla paura di perdere voti»
La Germania dice addio al nucleare
Le centrali verranno fermate tutte entro il 2022. Merkel: «Vogliamo seguire una nuova strada»
     (Imagoeconomica)MILANO - «Dobbiamo seguire una nuova strada. Vogliamo che l'elettricità del futuro sia sicura, affidabile ed economicamente sostenibile. Le forniture energetiche in Germania hanno bisogno di una nuova architettura». Lo ha detto Angela Merkel, spiegando la decisione di chiudere tutti i reattori atomici entro il 2022. Il cancelliere ha aggiunto che servono vasti sforzi per promuovere le energie rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza e la revisione della rete elettrica. La Germania sarà infatti la prima potenza industriale a rinunciare all'energia nucleare. Il ministero dell'Ambiente ha annunciato che l'ultimo reattore sarà fermato nel 2022 e ha definito la decisione «irreversibile». Venerdì scorso i ministri dell'Ambiente regionali e federale si erano accordati sulla decisione.
LA DECISIONE - Gran parte dei reattori tedeschi sarà disattivato entro quest'anno, mentre gli ultimi tre funzioneranno per altri undici anni al massimo. Il ministro Norbert Roettgen ha spiegato che gli otto reattori dei 17 che non sono collegati alla rete di produzione di energia elettrica non saranno più riattivati. La decisione è frutto delle riflessioni che il governo tedesco ha avviato dopo il disastro di Fukushima, che ha provocato proteste di massa nel paese, contro l'impiego dell'energia atomica. L'energia nucleare garantisce attualmente il 22% del fabbisogno di elettricità del Paese.
FUTURO - Le strategie tedesche per il futuro, secondo un documento ottenuto da Reuters, prevedono un mix di azioni composte da:
- riduzione del consumo dell'elettricità del 10% nel 2020 attraverso ulteriori misure di incremento dell'efficienza energetica
- coinvolgimento delle industrie energivore
- adeguamento delle abitazioni per renderle efficienti dal punto di vista energetico
- raddoppio della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 35% nel 2020
- riduzione delle emissioni di gas serra del 40% nello stesso periodo.
Data la maggior rilevanza che gas e carbone rivestiranno nel mix produttivo energetico della Germania, si stima che la CO2 rilasciata ogni anno nell'atmosfera aumenterà tra i 20 e i 29 milioni di tonnellate.
PROTESTE - Domenica decine di attivisti di Greenpeace si erano arrampicati sulla Porta di Brandeburgo, a Berlino, per chiedere lo stop del nucleare esponendo uno striscione con la scritta «Ogni giorno di energia nucleare è uno di troppo». Sabato decine di migliaia di persone avevano manifestato in diverse città sempre contro il nucleare. Secondo gli organizzatori erano scese in strada almeno 25 mila persone a Berlino e Monaco, 20 mila ad Amburgo e 10 mila a Friburgo, mentre la polizia tedesca ha contato circa 20 mila manifestanti solo nella capitale.
VERONESI: «SCELTA IRRAZIONALE» - Secondo Umberto Veronesi, presidente dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare, la decisione tedesca è influenzata dall'ondata di panico per il disastro di Fukushima ed è stata fatta per il terrore di perdere voti. È una decisione legata a un evento specifico che non deriva da alcuna valutazione razionale sul tema». Di contro le oltre 80 associazioni del Comitato «Vota Sì al referendum per fermare il nucleare» accolgono come «un trionfo» l'annuncio tedesco. «Chi ci governa e sostiene che al nucleare non c'è alternativa dovrebbe fare un bagno di realtà e guardare alla Germania, il Paese più industrializzato d'Europa», affermano in una nota. «Non è questione di emotività - come sostiene questo governo - è questione di lungimiranza».


BORSA: ACQUISTI SULLE RINNOVABILI - La decisione tedesca ha innescato un rialzo dei titoli legati alle energie rinnovabili. A Piazza Affari, per esempio, Enel Green Power sale del 3,38%. A Francoforte, il mercato premia tutte le società attive nelle rinnovabili come SolarWorld, Sma Solar, Nordex, Q-Cells, Phoenix Solar. Bene in Europa anche Renewable Energy Corp e Vestas.
Redazione online
30 maggio 2011