Invio il seguente comunicato-invito, con cortese richiesta di diffusione/pubblicazione.Tutti i dettagli delle iniziative (località, relatori, ecc...qui: 
http://www.perilbenecomune.org/index.php?p=24:6:2:119:392Grazie per l'attenzione,Monia BeniniPresidente di Per il Bene ComuneA 66 anni dalla fine della guerra, l'Italia è ancora militarmente e 
politicamente occupata.  Tutti i Governi che si sono succeduti, di 
centro, di destra, di centrodestra e centrosinistra hanno pagato 
miliardi di lire e poi di euro  per sostenere il mantenimento delle basi
 e dei depositi nucleari americani in Italia e per fare tutte le guerre 
da loro volute.Tali basi furono inizialmente collocate in 
Italia, Germania e Giappone perché gli USA ci considerarono nazioni 
sconfitte e conquistate; poi, con la guerra fredda contro l'Unione 
Sovietica, il loro numero crebbe sempre di più.Tuttora, 
nonostante l'attuale crisi stia producendo milioni di disoccupati, 
sottoccupati e precari; nonostante tutti i servizi sociali, pubblici, a 
cominciare dalla sanità e dalla scuola, siano lasciati senza mezzi, 
cesce l'accumulo di nuovi  debiti per acquistare sempre nuove armi. Solo
 per dotare l'Italia dei nuovi caccia bombardieri F 35 si stanno 
spendendo 13 miliardi di euro. Come non bastasse   l'Italia ha ceduto di
 fronte alla richiesta di ampliare le sue servitù militari costruendo 
una nuova base americana a Vicenza. Dopo la partecipazione 
italiana alla guerra contro l'Afghanistan e contro l'Irak, ecco l'ultima
 imposizione subita dal nostro paese: la partecipazione alla guerra 
contro la Libia. L'Italia continua ad essere la portaerei americana nel 
Mediterraneo, punto di partenza e di rifornimento di aerei che vanno a 
bombardare e punire altri stati in violazione delle leggi 
internazionali. Siamo ridotti a complici della violenza e della 
sopraffazione. Noi siamo 
amici del popolo americano, e di tutti i popoli. Ma non vogliamo essere 
amici dei banchieri americani e mondiali che cercano di governare il 
mondo con le armi, le guerre e il terrore. Noi,
 come recita la nostra Costituzione, e come era nello spirito di quel 
lontano 25 Aprile, vogliamo essere un popolo sovrano e indipendente, in 
pace con il resto del mondo.