[cm-Roma] Non è "cialtronate" il nodo: è lo 'sporco comunist…

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Author: sofista@virgilio.it
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To: cm-roma
Subject: [cm-Roma] Non è "cialtronate" il nodo: è lo 'sporco comunista' nascosto in "pseudo ideologiche"
Oh, ****** *******.
La mia faccia. Le "cialtronate pseudo ideologiche"; me recluso, lassù, nella casa famiglia... (oltre le montagne)

Problemi, frustrazioni. La critica dialettica delle "cialtronate pseudo ideologiche". Tale quantità! La critica allo stato di cose presente, la critica all'esistente nella pratica viva, nell'azione diretta - che pure è: Critical Mass. La ragione ribelle. Ribelle a se stessa, alla tessitura artificiosa, insidiosa, dell'essere, all'emersione dalla trama della civilizzazione che rende complici dei crimini contro gli esseri umani e contro la biosfera.

La mia faccia. ***** ******. La mia faccia. Come sarà la faccia di un (coglione) che già sappiamo essere un coglione?
Il mio dente, saltato grazie ai servi di Alemanno. La vita di tanti, perduta per mano dei fascisti - anche servi di, protetti da Alemanno.
I fascisti, ripuliti (?), che governano. Il potere e la co-gestione dello stesso fin dall'accettazione della necessità di argomentare con il potere per ottenerne qualcosa.
I servi-massa, di cui anche io faccio parte, salariato, che non comprendono piccole polemiche da tastiera.
E la bicicletta, messa-nelle-mani-notturnamente ad un sindaco fascista. E mani strette, e brindisi...

Io stronzo, e con problemi, e da casa famiglia.
Se tu ******** ********, fossi psichiatra, se avessi potere: non mi vorresti al più vicino OPG? Perchè reco problemi et frustrazioni. Me, miserrimo.
Debord è francese: bravo, ******** *********. E tu sei italiano.
Io, Gianluigi Annibaldi, nella presunzione elettronica detto sofista, ma giammai sapiente;
antistrofe dei socratici che pure credevano virtù la saggezza;
proni al capzioso cavillo, infingardi, logorroici, rompicoglioni, a quanto la TRADIZIONE ci ha lasciato.
Amanti della contraddizione, delle polemiche, delle tesi di minoranza; nella ricerca della verità (o del potere)
cialtrone-post-ideologico, esatto: perchè esposto?

Nemico dei fascisti, non li insulto. Li attacco (quando ne ho coraggio).

Il candidato riempia i campi oscurati. (Il candidato riconoscerà la epocale cialtronaggine di un evento cartaceo quale Cuore, Franco Fortini auctor).

Il combattimento per il ******* è il *******. E' la possibilità che il maggior numero possibile di esseri umani viva in una contraddizione diversa da quella odierna. Unico progresso, ma reale, è e sarà un luogo di contraddizione più alto e visibile, capace di promuovere i poteri e le qualità di ogni singola esistenza. Riconoscere e promuovere la lotta delle ***** è condizione perchè ogni singola vittoria tenda ad estinguere quello scontro nella sua forma presente e apra altro fronte, di altra lotta, rifiutando ogni favola di progresso lineare e senza conflitti. Meno consapevole di sé quanto più lacerante e reale, il ******* è tra ***** di individui dotati di diseguali gradi e facoltà di gestione della propria vita. Oppressori e ******** con la non-libertà di altri uomini si pagano quella, ingannevole, di scegliere e regolare la propria individuale esistenza. Il confine di tale loro "libertà" non lo vivono essi come confine della condizione ****** ma come un nero Nulla divoratore. Per rimuoverlo gli sacrificano quote sempre maggiori di libertà, cioè di vita altrui; e, indirettamente, della propria. ******** e sfruttati vivono inguaribilità di una vita incontrollabile, dissolta in insensatezza e non-libertà. Né questi sono ****** di quelli, finché si ingannano con la speranza di ********* in ******* e sfruttatori. Migliori cominciano ad esserlo invece da quando assumono la via della lotta per il ********; che comporta durezza e odio per tutto quel che, dentro e fuori gli individui, si oppone alla ********* **********delle esistenze; e flessibilità e amore per tutto quel che la promuove e fa fiorire.
Il ******** in cammino [altro non esiste] è dunque un percorso che passa anche attraverso errori e ****** tanto più avvertite come intollerabili quanto più chiara sia la consapevolezza di che cosa siano gli altri, di che cosa noi si sia e di quanta parte di noi costituisca anche gli altri. Comporterà che uomini siano usati come mezzi per un fine che nulla garantisce invece che, come oggi avviene, per un fine che non è mai la loro vita. Ma chi sia dalla ****** costretto a usarli come mezzi, mai potrà concedersi ***** ******* o scarico di responsabilità sulla ********* e la storia. Dovrà evitare l'errore, angelistico, di un perfezionamento illimitato: ossia di credere che l'uomo possa uscire dai propri ***** biologici e temporali. Con le manipolazioni più diverse quell'errore ha già prodotto e può produrre dei sotto uomini o dei sovrauomini; ossia questi su quelli. ********* è rifiutare ogni specie di mutamenti per preservare la capacità di riconoscerci nei passati e nei venturi.
Il ******** in cammino adempie l'unità tendenziale tanto di eguaglianza e fraternità, quanto di ****** scientifico e di sapienza etico-religiosa. La ****** individuale, di gruppo e ********* dell'esistenza [con i nessi insuperabili di libertà e necessità, di certezza e rischio] implica la conoscenza dei limiti della specie umana e della sua infermità radicale [anche nel senso leopardiano] specie che si definisce dalla capacità di ******** e ******** se stessa e di avere pietà di sé. Il ******* è il processo materiale che vuol rendere sensibile e intellettuale la materialità delle cose dette spirituali.