Autor: billie Data: A: hackmeeting Assumpte: Re: [Hackmeeting] dati aperti
Premessa
giuro, ultima risposta, che nn voglio monopolizzare la discussione e
fare stile ping pong :)
On 04/01/2011 12:31, xDxD.vs.xDxD wrote: > E', in qualche modo, una forma di autorità, una forma di potere:
>
bhe, scusa, se la metti cosi, allora anche semplicemente quando fai la
survey (cioè quando crei il questionario, raccogli i dati) stai
scegliendo che domande fare, e quindi dai dei giudizi di valore. ed è
una forma di potere.
per quanto riguarda gli indicatori ci sono degli standard che sono
definiti a livello internazionale da OCSE, ILO ecc..
> diverso l'approccio "antropologico", per cui non si mira alla sintesi, ma
> alla descrizione di reti, sistemi complessi, migrazioni, relazioni, e in
> cui, in generale, si mira a non perdere informazione tramite la "sintesi", e
> a non fare nemmeno le domande, lasciando per quanto possibile che emergano
> dai dati stessi.
> qui ci sono due cose secondo me interessanti:
1. guardare la struttura della rete è metà dell'analisi, l'altra metà è
ovviamente guardare gli "attributi" o indicatori del soggetto.
la scelta di uno o l'altro metodo dipende, direi, dalla domanda di
ricerca che hai.
a meno che tu nn stia facendo descriptives, e allora tutte e due sono
importanti.
2. quando analizzi i dati, lasciare che i dati emergano, suppongo tu
intenda dire, fare modelli unsupervised o di machine learning in
generale. che a differenza della statistica tradizionale, sono modelli
non parametrici. quindi che a priori nn attribuisco un modello ai dati,
ma faccio patter recognition, cioè vedo cosa "emerge"...
anche io penso che questa cosa sia importantissima, ed è una parte della
statistica che sta prendendo piede sempre piu'...pero' calcola che sono
pochi anni che si possono fare studi su basi dati vere e nn simulando :)
il punto è che nn è che è statistica vs. reti..
> dovevate vedere la faccia: mostrando una rappresentazione sperimentale sui
> dati secondo me devi stare attento a non confondere rappresentazione con
analisi dei dati..
anche io penso che la crescita del campo della rappresntzione dei dati,
a partire da gapminder tanti anni fa :) sia importantissimo e utilissimo.
>
> secondo enorme nodo: la destinazione d'uso di dati e funzionalità
>
> Nel progetto inizialmente erano previste delle cose strafiche, come delle
> porte attraverso cui anche "il pubblico" potesse accedere ed usare queste
> informazioni, anche in modi particolari: era previsto che chiunque avrebbe
> potuto crearsi la propria infoestetica con i dati nel sistema e mettersela
> sul proprio sito con il meccanismo dell'embed che abbiamo imparato a
> conoscere con youtube e compagnia bella. infoestetica che si sarebbe
> aggiornata con l'aggiornarsi dei dati, e così via.
>
molto carina questa cosa :)
quindi pero' qui parli di dati anonimizzati ecc..
cioè nn credo manco che IRES abbia accesso ai dati pre-anonimizzati..
questo sarebbe bello, ma ancora, che siano query o sistemi piu' semplici
per giocare e creare la tua informazione, cmq siamo sempre li..
cioè bho ci spacchiamo le palle per anonimato e robe cosi..
e poi vorremmo che tutti dati micro a livello amministrativo fossero
resi pubblici. con scritto tutta la mia vita, sociale e lavorativa?
nn capisco...
che xDxD nn c'entra con quello che hai scritto tu, cioè bella l'idea di
aprire le banche dati in qeusto senso.
sono daccordo,
mi lascia invece bho stranita questa idea di opendata..
> poter andare oltre gli indicatori decisi dal
> potere, oltre le percentuali tramite cui "decidono" da soli se siamo felici
> o tristi, ricchi o poveri, e accedere all'informazione (che siano enormi
> database o strumenti con cui visualizzare e navigare le forme di espressione
> che ognuno di noi può avere) liberamente, apre possibilità infinite per
> l'azione, la rivendicazione e l'espressione.
>
bho, si...mi trovi dacccordo... pero' ripeto: se la survey raccoglie un
tot di variabili definite, puoi mischiarle in diversi indicatori, ma
sempre quelle variabili ti restano...
cioè nn è sta grande liberazione dal "potere"...
Istat esiste e fa statistiche, anche decenti, il problema è che nessuno
se le caga e Tremonti inveisce e dice che sono statisitche farlocche....
>
> ed e' proprio in quest'ottica che pensavamo di organizzare nel nostro
> piccolo l'iniziativa dentro LPM: prima di tutto raccontare scenari, sia di
> dati che di strumenti che di possibilità di uso ed azione; figo!