Re: [Hackmeeting] salviamo il soldato Assange

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Author: pasky
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] salviamo il soldato Assange
> e lungi da me anche l'intenzione di criminalizzare i 'black bloc': nel
> momento in cui uno stato repressivo e corrotto stabilisce sotto di se
> il comando di un monopolio della violenza, trovo umanamente
> comprensibile il fatto che dei cittadini traditi e mai ascoltati, in
> assenza di strumenti democratici, si armino di pragmatismo e
> strategia. altrimenti dovremmo dire che anche i partigiani nella
> seconda guerra mondiale erano dei "criminali"...


Concordo in pieno,
ed aggiungo un caloroso "support your local black blocker"
magari ce ne fossero di più, sono per l'autodeterminazione
e l'autorganizzazione sempre...

Ognuno si sceglie il terreno di scontro e la modalità ovviamente
accollandosene i rischi e qui mi viene giusto in mente la "Cantata
per la morte di Lenin..." di Brecht che ci sta tutta dentro e la
dice lunga sul discorso e nel merito...

"I deboli non combattono.
Quelli più forti lottano forse per un’ora.
Quelli ancora più forti lottano per molti anni.
Ma quelli fortissimi lottano per tutta la vita.
Costoro sono indispensabili."

Bertolt Brecht, Cantata per la morte di Lenin


Comunque non ci sono cazzi ognuno è libero di scegliersi
la forma si dissenso/protesta/scontro (guardate a Londra
cosa è successo ieri, "pensare globale agire locale") che
in quel momento ha bisogno di esprimere come forma di
"liberazione" dalle oppressioni e repressioni in base alle
situazioni, voi dite "rompere una vetrina" io dico "alzare
il livello di scontro", punti di vista, giochi di parole,
ognuno ha il suo nel contesto, come durante il G8 a Genova
che hanno tentato di "giustificare" l'assassinio di Carlo
Giuliani con le vetrine infrante, giustificando la rappresaglia
di DIAZ e l'uccisione di Carlo Giuliani per qualche vetrina
rotta, e poi si è scoperto che vi erano molti sbirri infiltrati
tra i "black-blocker", che le "molotov" trovate erano state
messe proprio dagli sbirri (scusate ho ancora molto odio e
diprezzo da dispensare e mi ribolle il sangue nelle vene)
e nel mio mondo la "non violenza" mi sta molto stretta
specie quando ne vedo tanta in giro da parte dei servi(tori)
dello stato, sotto ogni forma, complici della repressione
sia in real-life che in questo fantastico mondo del cyber-spazio
così come stiamo assistendo da sin troppo tempo...

"criminale", "sovversivo", "ribelle", "autonomo",
"facinoroso","sedizioso","teppista","violento" e così
via tutti aggettivi sentiti e risentiti dai "perbenisti",
"qualunquisti","moderati","social-democratici","opportunisti",
e "stronzi" in generale e che non hanno le "palle" per dire
"NO!" e agire di conseguenza, mettendo il proprio culo all'asta,
restando complici, consapevoli o meno conta veramente poco, di
tutte le ingiustizie che questo pianeta deve sopportare...

--
P@sKy
Makkinista - Fuokista