Re: [cm-Roma] alcune cose di cui vorrei parlare pubblicament…

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Autore: luca bicycling
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To: critical mass Roma
Oggetto: Re: [cm-Roma] alcune cose di cui vorrei parlare pubblicamente
> ma siate certi che non mi sottrarrei, e che mi piacerebbe che ci fosse un momento di serietà dialogante.
> ma poi, comunque, non parteciperò più a questa mailing list.




della scarsa sensibilita' dei partecipanti alla CM (di quelli che ci vanno sempre) a partecipare ad eventi paralleli gia' ne avevamo avuto sentore altre volte.
Certo vedere una trentina di ciclisti, con molta meno mitologia dell'essere "cicloattivisti" riunirsi e partire a fare il tour anti speculazione comunque malgrado la pioggia battente ti fa riflettere.

Riflettendo e parlando un po' con rotafixa gli dicevo di un importante passaggio del discorso del leader FIOM-CGIL al congresso della Federazione della Sinistra in cui appunto Landini, il maggiore rappresentante degli operai (e impiegati) dell'industria metalmeccanica, a cominciare dalla FIAT fa una riflessione su cosa produrre, sulla produzione di automobili e dice che bisogna ragionare ormai sul prodotto che non puo' nemmeno piu' essere un auto che inquina meno ma il prodotto deve essere la mobilita' delle persone, gestione del territorio e quindi un cambio culturale epocale.
http://www.radioradicale.it/scheda/315824/litalia-che-non-si-piega-1-congresso-della-federazione-della-sinistra-prima-giornata

I ciclisti, i movimenti ecologisti, l'evidenza dei fatti, la base degli iscritti del sindacato han fatto maturare una riflessione anche a chi rappresenta i lavoratori dell'industria che sapevano ragionare fino a poco tempo fa sempre e solo in termini di produrre, produrre di piu' produrre anche la morte ma produrre.

Sono passaggi importanti, discorsi che abbiamo lanciato anni fa e che oggi approdano ad altri interlocutori ma che nel frattempo Critical Mass Roma ha perso o dati per scontati nelle nostre beghe, settarismi, antipatie... avremmo dovuto invece sostenere ogni tipo di iniziativa per la ciclabilita' da e oltre la CM, dai ciclisti ricreativi, ai ciclomobilisti, ai ciclisti corsaioli, alle associazioni, alle officine, ai negozianti, agli artigiani della bici, ai corrieri ecc. ecc. vedendoci solo e sempre piccoli cunei che potevano fare breccia e non come rivali che potevano rubarci la ribalta.

Critical Mass Roma oggi immagino e anche per la mancanza di momenti o luoghi di confronto manca di un obiettivo, uno scopo... non sa dove andare, non valorizza cio' che gli succede attorno.





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