Autor: ugo Data: Para: aderentiretecontrog8, forumgenova Asunto: [NuovoLab] SABATO 16 OTTOBRE TUTTI CON LA FIOM
POMIGLIANO ITALIA
Loris Campetti
Per vedere le carte di Marchionne bisogna mettere
sul tavolo una posta ricca. L'imperatore del Lingotto non illustrerà ai
sindacati il suo piano industriale, non dirà quali vetture saranno
assegnate ai vari stabilimenti, prima che Fim, Fiom e Uilm abbiano
firmato una delega in bianco, garantendo la totale «governabilità» di
ogni fabbrica. Anzi, se non metteranno in fretta quella firma, i 20
miliardi di investimenti della Fabbrica Italia prenderanno il volo.
Governalibilità
degli stabilimenti vuol dire, per la Fiat, rinunciare ai diritti
fondamentali, a partire dallo sciopero, se serve al mercato gli operai
devono fare a meno anche della mezz'ora di mensa, e niente pagamento dei
primi tre giorni di malattia. Governabilità vuol dire accettare le
sanzioni ai sindacati e ai singoli lavoratori per ogni violazione del
decalogo di Pomigliano. Chissà se Marchionne pretenderà anche
l'autoflagellazione? Straordinari a go-go senza contrattazione di
fabbrica, turni quanto basta a saturare gli impianti. Le tute blu devono
remare in silenzio per garantire la navigazione d'altura della
corazzata Fiat, pronte a combattere la nave da guerra nemica, mica il
padrone che è un generoso alleato sempre pronto a sventolare la chimera
del posto di lavoro. O così o sarà Polonia, Serbia, Turchia, o uno dei
tanti paesi in cui uomini e donne sotto il ricatto della fame possono
essere ridotti ad appendici stupide e obbedienti delle macchine. Olio
per gli ingranaggi.
Un bombardamento, quello di Marchionne, che fa
strame di diritti e calpesta la dignità di chi lavora per fargli
guadagnare 435 volte più di lui, mentre la crisi si intensifica e
sgretola posti di lavoro e aspettative di futuro per migliaia di
persone. Di automobili se ne vendono sempre meno e nella corsa in
discesa la Fiat precipita più in fretta di tutti. La politica, quasi
all'unisono, applaude su richiesta come il pubblico arruolato nelle
trasmissioni di Mediaset. Il governo si incarica di trasformare i
sindacati in cuscinetti a sfera del suo carretto sgangherato, li vuole e
li trova complici, compiaciuti e preparati, già cuscinetti a sfera del
carretto aziendale. Non è questo umiliante degrado del vivere comune e
del dignitoso lavorare a far scandalo, ma che un sindacato non stia al
gioco, e tanti operai non si pieghino alla filosofiat. E tutti chiedono
alla Cgil: pensaci tu a liberarci da questa anomalia che è la Fiom.
Epifani spieghi a Landini che il conflitto di classe è sepolto e se non
glielo vuole spiegare, si prepari anch'egli a essere spazzato via, fuori
dai tavoli della complicità, fuori dalla storia.
Questo stato delle
cose spiega come mai le adesioni alla manifestazione del 16 ottobre
promossa dalla Fiom stiano moltiplicandosi. Studenti, precari della
scuola, dei servizi, delle fabbriche e della vita, attivisti per l'acqua
pubblica, Arci e Emergency, intellettuali, artisti, scrittori, rossi e
viola, centri sociali, hanno già prenotato il biglietto per Roma. Il 16
ottobre l'Italia pulita sarà in piazza per salvare, con la dignità di
chi lavora, la dignità del Paese.
Ci saremo anche noi del manifesto
che abbiamo una vita precaria e un futuro a rischio. Per difenderci e
riprovarci, insieme alla Fiom.
fonte "ilmanifesto" 06/10/2010
Ugo Beiso
Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal