Gazzetta di lunedì 4 ottobre 2010
Sessarego: “Lo sciopero? Forse è servito”
Il numero uno dell’Azienda apre ai lavoratori scesi in piazza sabato mattina
“Se la manifestazione di sabato è riuscita in qualche modo a scuotere l’albero dell’indifferenza che era cresciuto intorno alla vicenda dei tagli al trasporto pubblico locale, allora penso che quello sciopero, seppur estremo, sia stato utile per tutti”. A parlare non è un sindacalista agguerrito o un dipendente con la spada di Damocle del licenziamento che pende sulla propria testa, ma il presidente di Amt Bruno Sessarego. “Il problema è enorme – spiega il numero uno dell’Azienda – e speriamo che il tavolo aperto con il ministro Tremonti sblocchi questa situazione. Non siamo solo noi a rischiare grosso, anche Milano e altre città d’Italia dovranno fare i conti con questa Manovra”. A chi, invece, come l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco ha criticato i tempi con cui Amt ha reso noto il piano aziendale (“l’entità dei tagli non è ancora definita”) Sessarego risponde con una certa durezza. “A queste persone – accusa il presidente – vorrei ricordare che di tempo non ce n’è davvero più. Le indicazioni sulla Finanziaria, per ragioni oggettive, non sono ancora arrivate, Ma noi, d’altra parte, abbiamo bisogno di avere dei dati certi, per fare una programmazione”. Proprio Vesco, però, che domani incontrerà i vertici aziendali in Regione insieme ai lavoratori e i rappresentanti di Comune e Provincia, non sembra intenzionato a fare marcia indietro su questo tasto. “Ribadisco quanto ho detto più volte – precisa l’assessore – secondo me è stato inopportuno che l’azienda abbia presentato un piano così drastico, senza dei dati certi in mano. Fra venti giorni, con tutta probabilità, ne sapremo di più”. Ma l’esposto della Giunta regionale punta il dito su Amt anche per quel che riguarda il buco di bilancio. “Non vorrei che l’Azienda – sottolinea Vesco – facesse ricadere sul governo anche le responsabilità dei suoi conti in rosso. Perché i tagli sono una cosa. Le responsabilità di Amt un’altra”.
Insomma a poche ore dall’incontro in Regione non mancano le tensioni. Mentre nei confronti dei lavoratori, nonostante le critiche piovute in occasione dello sciopero selvaggio fra la giornata di sabato e di ieri, da più parti sembrano giungere diversi attestati di solidarietà. “Condivido le preoccupazioni dei dipendenti” ha detto Vesco. Mentre secondo il consigliere comunale di Sinistra Europea – Rifondazione Comunista Antonio Bruno “lo sciopero selvaggio dei lavoratori di Amt ha avuto il merito di far capire alla città il dramma che rischia di consumarsi nei prossimi mesi: il tracollo del trasporto pubblico. Sarebbe stato più tempistico fare quest’azione dura in occasione dell’approvazione della legge finanziaria – conclude l’esponente di maggioranza – ma è necessario che la Regione Liguria istituisca una “imposta Berlusconi” e che il Comune di Genova implementi nuove corsie riservate per i bus e aumenti il costo dei parcheggi nel centro città”.
(d.c.)
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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
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