[NuovoLab] Soprintendenza e Regione bocciano il golf dell’Ac…

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Autore: Antonio Bruno
Data:  
To: ambiente, forumgenova, forumsege, forumsociale-ponge
Oggetto: [NuovoLab] Soprintendenza e Regione bocciano il golf dell’Acquasanta «Assetto idrogeologico a rischio»
Soprintendenza e fobocciano il golf dell’Acquasanta «Assetto idrogeologico a rischio»
Bruno(Prc): «La giunta torni sui suoipassi

PER LA SOPRINTENDENZA ai Beni Architettonici, ci sono rischi concreti sotto il profilo idrogeologico.
Secondo il settore Valutazione impatto ambientale della Regione Liguria,
i lavorimetterebbero a repentaglio l’equilibrio del contesto ambientale.
Due pareri che equivalgono a una bocciatura su tutta la linea quelli che ha incassato, negli scorsi
giorni, il progetto che prevede la costruzione di un campo da golf da 27
buche, conannessi servizi e residenze, sulla collina dell’Acquasanta.
A darne notizia è Antonio Bruno, capogruppo di Rifondazione Comunista Sinistra Europea in consiglio comunale.
«Ce n’è abbastanza dice perché il sindaco e la giunta tornino sui propri passi, impedendo la costruzione dell’impianto».
A suo tempo ormai quattro anni fa il via libera di Tursi al progetto per l’Acquasanta provocò una spaccatura in maggioranza. «Le notizie da Regione e Soprintendenza aggiunge Bruno non fanno che avvalorare quello che abbiamo sempre sostenuto. Si tratta di una lottizzazione, facilitata dal posizionamento di un campo da golf. Per quell’area bisogna trovare altre forme di valorizzazione,
magari grazie a un turismo ecosostenibile».
A siglare il primo “no” il soprintendente, Giorgio Rossini.
Nel documento si sollevano perplessità, perché l’intervento, «per quanto concerne zona boschiva e corsi d’acqua, potrebbe stravolgere il delicato sistema del territorio caratterizzato da un ambiente naturale e agricolo di valore naturalistico elevato con zone a bosco».
Non solo. Scrive la Soprintendenza:
«Si ritiene che l’intervento data l’estensione e la difficoltà di accesso, che porta a ingenti movimenti di terra per il golf, potrebbe comportare oltre a rilevanti modifiche della morfologia del paesaggio anche alterazioni dell’assetto idrogeologico». La conclusione è lapidaria: «l’intervento nellamisura in cui è previsto non risulta compatibile».
Il documento della Regione è ugualmente deciso.
Secondo i tecnici di piazza De Ferrari i lavori potrebbero causare «alcune macroproblematiche
di carattere ambientale, tra le quali spicca il contrasto tra le dimensioni
dell’intervento (intese sia come consumo di suolo e risorse naturali
che come carico insediativo), le difficoltà di accesso all’area e il grado di naturalità del contesto».
La palla torna al Comune e alla conferenza dei servizi che potrebbe sancire il definitivo
tramonto del progetto
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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779