[Hackmeeting] Report seminario su lavoro - precarieta nell'I…

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Autore: caparossa
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: [Hackmeeting] Report seminario su lavoro - precarieta nell'IT (e non solo)
Ciao a tutt@,

in buon ritardo (e ci mancava) posto il report sul seminario su lavoro -
precarietà nell'IT che s'è tenuto all'ultimo hackit.

E' stata creata anche una lista nuova in cui si discute (ora no, saranno
tutt@ in ferie...), e trovate tutto qui:

https://www.autistici.org/mailman/listinfo/itcrowd

- ---------- BEGIN REPORT ------------
In maniera quanto mai buffa, ma significativa, arrivati a Roma per
hackit0x0D, ci si ritrova ad avere in nuce non uno bensì due seminari
clandestini sul tema del lavoro nell'IT oggi. Fiko! :)
All'ora di pranzo ci si mette attorno al tavolo, ci si incontra e si
decide di unificare i due seminari clandestini in uno (a quel punto
semi-clandestino).

Si decide provare a riprendere le fila di un discorso antico, già iniziato
ad hackit02: come siamo messi noi lavorator@ dell'IT?
Una sorta di autoinchiesta - di conricerca si sarebbe detto una volta
("L'idea-forza della conricerca è la produzione di conoscenza e al contempo
di soggettività, di analisi e di organizzazione politica" cfr.
http://www.sinistrainrete.info/marxismo/826-la-liberta-operaista) per
capire, partendo dalla propria esperienza di vita, la condizione, anzi, LE
condizioni dei/lle lavorator@ nell'IT oggi.

Ad Hm abbiano ascoltato la storia di *Eutelia*, azienda IT in attivo,
smembrata e svenduta a Berlusconi (toh!) con 2000 persone in esubero.
Che reagiscono ("siamo colletti bianchi noi, non operai, per questo ci
possiamo permettere un anno di camper sotto i palazzi del potere.
Altrimenti ci sarebbe toccato andarci a trovare velocemente un altro
lavoro, e zitti") ed organizzano una protesta che si protrae fino ad oggi.

E' stata poi la volta di una compagna che lavora alla *Telecom*, anche in
agitazione per una pesantissima ristrutturazione: il 1 maggio 2010 Telecom
Italia, mentre distribuiva agli azionisti 1.7 miliardi di euro, ha
esternalizzato 2150 lavorator@ IT nella gia' decotta e indebitata societa'
controllata 100% SSC S.r.l.(con 600 lavoratori in organico) con l'intento
dichiarato di "efficentamento" e il 17 giugno SSC ha presentato il piano
industriale 2010-2012 dichiarando 646 esuberi.

In questi racconti sono emersi una serie di meccanismi esemplari dei
cambiamenti radicali nel mondo del lavoro degli ultimi 15 anni:

- - perdita progressiva e pesantissima non solo della stabilità
contrattuale, ma anche della localizzazione del luogo di lavoro (i colti
post-operaisti di qualche anno fa la chiamavano "deteritorializzazione");
- - moltiplicazione delle figure contrattuali e quindi perdita secca della
capacità "solidaristica" sul posto di lavoro tra collegh@;
- - aumento dell'alienazione lavorativa come unica (o quasi) ragione di vita
per la maggioranza delle persone;
- - incapacità di relazionarsi a livello significativo tra colleghi se non
su questioni meramente lavorative.
- - dialettica difficile tra lavorator@ a tempo indeterminato e precar@
dovuto al diverso inquadramento che nell'ambito degli strumenti
tradizionali di lotta nei posti di lavoro, quale ad esempio lo sciopero,
rende ad oggi impossibile la costruzione di percorsi condivisi. questa
compresenza di lavorator@ con diversi diritti, creata artatamente, e'
funzionale al processo di precarizzazione in atto anche di quelli che
precari non erano.

Un altro elemento che vogliamo sottolineare e' il ruolo subdolo della
passione e dell'autorealizzazione personale sul lavoro - fenomeno tipico di
chi svolge lavori "creativi" o "sociali" - che diventa la leva su cui si
fonda un insensato consenso e la legittimazione dell'autosfruttamento.
La passione e' uno dei meccanismi piu' subdoli della nostra epoca e i
lavorator@ IT non ne sono esenti: si sa, molti di noi geek innamorati della
command line hanno iniziato solo per interesse personale, per piacere, poi
si sono ritrovati a farlo per lavoro.
Quindi ogni volta che passi giornate e nottate a far funzionare qualcosa
che non funziona ci impegni tutte le tue capacita' semplicemente perche' ti
misuri con qualcosa che vuoi riuscire a capire, mentalita' hacker, solo che
a volte dimentichi che stai mettendo la tua attitudine hacker al servizio
di un'azienda.
Forse anche ci siamo illusi di essere, in un certo senso, in uno scambio
alla pari, noi vendiamo ore di vita e competenze ad un'azienda, pero'
abbiamo la possibilita' di giocare con ogni tecnologia possibile, con hw su
cui altrimenti mai avresti potuto mettere mano.
Ci siamo anche illusi di essere indispensabili, che i rapporti di forza
giocassero a nostro favore, quando negli anni 90 i servizi internet e la
cosiddetta new-economy erano in massima espansione e pochi ad avere
competenze e ci potevamo permettere di pretendere retribuzioni molto piu'
alte di un salario medio e gestire tempo e modalita' di lavoro con margini
di autonomia. Mentre oggi lo scenario e' completamente ribaltato, il
settore e' in contrazione e i lavoratori IT, soprattutto nuove generazioni,
in sovrannumero rispetto al mercato del lavoro, vanno quindi ridefiniti
bisogni e desideri.

A questi discorsi va aggiunto quello circa la percezione del mondo del
lavoro da parte dei più giovani, gli under 30, che più di altri, subiscono
le trasformazioni dei rapporti di vita nella società nel suo complesso
(anche attraverso l'influenza dei social network che portano all'isolamento
delle relazioni sociali filtrate attraverso la costruzione di identità
digitali) e non hanno (neanche possono averla) la percezione del lavoro
come un loro diritto, ma come un'opportunità che viene concessa:
il sistema (ad esempio anche le universita') impone stage non retribuiti e
una formazione continua che, allontana dal reale mondo del lavoro e che
porta ad essere, piccoli ingranaggi all'interno delle aziende, senza piu'
diritti e socialita'.

Crediamo sia divenuto indispensabile lavorare alla costruzione di un
percorso comune possibile, e dopo tanto chiacchierare non abbiamo
potuto esimerci dalla storica domanda: che fare?

Nel nostro piccolo si pensava, umilmente, due cose:
- - avviare un percorso strutturato di conricerca, appunto;
- - partendo dalla comunita' hm sia perché vi amiamo da sempre, sia perché
quasi tutti gli iscritti qui lavorano, in un modo o nell'altro, in ambito
IT;
- - avviarlo con la costruzione collettiva di un questionario
- - quantitativo? qualitativo? entrambi due? si deciderà tutt@ assieme.

You are not from the past, It's time to organize!
Se la cosa vi interessa iscrivetevi in lista itcrowd@???

Se invece volte soltanto leggere da lontano, la lista e' cmq aperta e
leggibile fra gli archivi online e il newsgroup.

- ---------- END REPORT ------------

- -- 
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni