Re: [Hackmeeting] Software libero e lega merda

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Author: Marco Bertorello
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Software libero e lega merda
Il 05 agosto 2010 11:40, <info@???> ha scritto:
> Ciao,
> Marco Bertorello writes:
>>
>> Sono l'unico che ha un rigurgito al solo pensiero che queste merde che
>> ammazzano in mare o rinchiudono in campi di concentramento le mie
>> sorelle e i miei fratelli, si approprino così impunemente delle nostre
>> battaglie?
>
> Effettivamente anke a me viene il voltastomaco, ma non tanto x il fatto
> ke si sono appropriati dei "nostri" ideali (che non avranno mai), ma
> x il fatto che sono loro a toccare queste tematiche, invece della parte
> politica (parlamentare ed extraparlamentare) che DOVREBBE essere piu'
> vicina al modo di sentire della "media di questa eterogenea lista".
> (anche se cque non mi illudo che riescano a ottenere risultati)
> Il fatto che il discorso sia improntato prettamente sull'aspetto
> economico (in termini di risparmio assoluto e di denaro che resta
> in terre padane) fa capire subito che la profondita' dell'analisi e'
> davvero risibile, equiparando il "free" del free sotware piu' al caso
> "free beer", piuttosto che "free speech".
> Non nego ke immaginarmi Bossi ke parla come l'uomo stalla mi lascia
> un senso molto "agrodolce" (per usare un eufemismo). Voglio sperare
> che questo episodio serva da sprono per tutti (tutti noi, non penso
> a PD, IDV, Beppe Grillo, etc) per riportare le tematiche a noi affini
> negli ordini del giorno in politica (quella dei circoli e "di strada"
> negli hacklab, etc e non d certo il parlamento, dove ormai c'e' solo
> muschio e alghe).


Ciao GiPoco,

condivido largamenti quello che hai scritto... il problema è che,
almeno quì in italia, il movimento è morto.

Io per questo incolpo le grandi associazioni nazionali che, invece di
essere camera di compressione e coordinamento per il conflitto, hanno
le mani in pasta con vari politicanti a vari livelli.

Questo impedisce loro di lasciare che la gente si indigni, si incazzi
e rivendichi i propri diritti.
Piuttosto tendono a calmare gli animi, ponendosi come tramite ed
elemosinando interventi dei politici di quì sopra (avevo già parlato
molto male di carocandidato, vero?), come se le persone non debbano
essere padrone del proprio destino ma debbano per forza dipendere da
questi scaldapoltrone

Personalmente, alla a-politicità del software libero non ci ho mai
creduto e darei un braccio per vedere un vero movimento di
consapevolezza tecnologica (perchè non esiste solo il software chiuso
come male per tutti, ma anche i vari DRM, TrustedComputing, Brevetti,
ecc...) che ponga al centro le persone, che sappia "camminare
ascoltando" e che sappia generare conflitto vero...e mi dispiace,
spero che nessuno ne abbia a male, ma non vedo questo nemmeno in
questa lista...

--
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it