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Autore: Antonio Bruno
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Oggetto: [NuovoLab] VIA LIBERA ALLA RESIDENZA PER ANZIANI AD ALBARO Bocciato un ordine del giorno di Bruno e Cappello che chiedeva più controlli antimafia

VIA LIBERA ALLA RESIDENZA PER ANZIANI AD ALBARO
Bocciato un ordine del giorno di Bruno e Cappello che chiedeva più
controlli antimafia
In Comune - Il progetto della società di Fogliani

Il consiglio comunale ha detto sì al progetto della nuova residenza
privata per anziani in via Montallegro, mentre ha bocciato un ordine
del giorno che chiedeva un inasprimento, da parte del Comune, dei
controlli e delle misure per contrastare leventuali infiltrazione
mafiose. La sala rossa ha approvato ieri a maggioranza la variante
urbanistica che modifica da servizi pubblici a privati la destinazione
dell’area di via Montallegro 46, per consentire la realizzazione del
nuovo Polo di eccellenza per la cura e la salute dell’anziano proposto
dalla Allegra srl. A favore della delibera ci sono stati i 22 voti
della maggioranza di centrosinistra, fatta eccezione per i due
consiglieri di Sel, Arcadio Nacini e Bruno Delpino, presenti non
votanti, 3 soli “no” di Antonio Bruno (Se-Rc), Gianni Bernabò Brea (La
Destra) e Manuela Cappello del gruppo misto, mentre i 13 consiglieri
presenti di Pdl e Lega si sono astenuti (l’Udc non era in aula).
Il sì è arrivato dopo che, la settimana scorsa, l’assessore alle
Attività produttive, Gianni Vassallo, aveva rinviato la votazione
della delibera, dopo che alcuni consiglieri avevano chiesto di
verificare se ci fossero legami fra il Gregorio Fogliani,
amministratore unico della Allegra srl, e i Fogliani citati nella
relazione della Direzione investigativa anti-mafia del 2002 fra le
famiglie della ‘ndrangheta calabrese che si sarebbero radicate a
Genova. Siccome il progetto era stato presentato in Comune attraverso
lo sportello unico delle imprese, l’assessore aveva spiegato che
intendeva rivedere queste procedure, chiedendo una maggiore
documentazione (per esempio il certificato antimafia che, invece, non
è richiesto) alle imprese che presentano progetti per questa via, e
definendo con la Prefettura un accordo per un maggiore scambio di
informazioni. Ma le cose non sono andate proprio così. Ieri, infatti,
l’assessore ha spiegato che con la Prefettura «abbiamo concordato uno
scambio di informazioni, una comunicazione che l’amministrazione farà
alla Prefettura perché compia i passi che riterrà opportuni», ma che
riguardo alla documentazione, il Comune può richiedere solo quella
prevista dalla legge. E con queste argomentazioni Vassallo ha motivato
il no della giunta all’ordine del giorno presentato da Bruno e
Cappello per chiedere all’amministrazione di «attivare forme di
controllo e prevenzione del crimine in accordo con gli organi della
magistratura e della polizia» e a «prevedere la produzione del
certificato antimafia per tutti gli appalti e per tutti i progetti che
vengono valutati dallo sportello unico delle imprese». «L’accordo va
fatto con il Prefetto, non con magistratura e polizia - ha replicato
Vassallo - Quanto al certificato antimafia, la legge stabilisce che
sia chiesto per alcuni appalti e non per i progetti presentati
attraverso lo sportello unico delle imprese». «Le richieste contenute
nell’ordine del giorno sono condivisibili - ha spiegato la sindaco
Marta Vincenzi ai giornalisti - ma il documento è illegittimo, perché
il Comune non può fare cose che la legge non stabilisce e non si può
chiedere di farle per salvarsi la coscienza». E così alla fine il
documento ha avuto soltanto 6 sì: oltre a quelli dei proponenti,
quelli di Bernabò Brea, di Alessio Piana (Lega), e di Alessandro Frega
e Michela Tassistro del Pd; 8, invece, i “no”: della Sindaco, di
Nicolò Scialfa, Franco De Benedictis e Andrea Proto dell’Idv, di
Alessandro Arvigo della Nuova Stagione, di Enrico Ivaldi, Rino Lecce e
Luciano Grillo del Pd, mentre altri 24 consiglieri di centrodestra,
Sel e Pd si sono astenuti, e Nacini e Delpino di Sel e Alberto
Gagliardi del Pdl erano presenti non votanti.

Annamaria Coluccia

dal Corriere Mercantile del 28 luglio 2010

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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779