signori e signore,
ho buttato giù un possibile comunicato stampa pre-hackmeeting da
diffondere nei giorni precedenti (seguiranno altri due testi, uno da
diffondere all'apertura, il 2 luglio e l'altro il 4, a chiusura
dell'evento). questo di presentazione generale è un comunicato più
blando e naive, pensavo di fare poi quello di apertura dell'hm più
secco, centrato su controllo e repressione...
è scritto in giornalistichese in modo da essere ben digeribile e da
farsi capire da chi ti risponde "haddechè?" oppure da chi dice "ah gli
hacker, quelli che si organizzano per sfondare le banche e rubare i
soldi", e allo stesso tempo da spiegare il più chiaramente possibile
il succo delle nostre angosce e paranoie.
demolitelo senza pietà, purché per emendamenti progressivi, così
arriviamo al testo definitivo.
l'ultimo paragrafo mette il proclama con un virgolettato in bocca a un
fantomatico "deckard, partecipante dell'hackmeeting". è sempre utile
mettere una faccia davanti che dice qualcosa in un comunicato come in
un articolo. per evitare portavoci e personalismi ne ho inventata una,
diciamo come testimone virtuale...
altra cosa: i cellulari spia faranno partire sicuro qualche flame. è
una civetta che stimola la fantasia, non vuol dire necessariamente che
ci sarà un seminario di 72 ore sulle tecniche di tracciamento delle
celle o di intercettazione, basta che si discuta per esempio di
applicazioni iphone che sfruttano il gps e sicuro cose del genere ce
ne saranno...
raffiz scusa volevo mandartelo per una sgrossata prima di spedirlo in
lista, ma non ho fatto in tempo e i tempi stringono...
COMUNICATO STAMPA
Software libero, privacy, social network, tecniche di programmazione,
reti senza fili, cellulari spia. Di tutto questo si parlerà
all'hackmeeting 2010, il raduno nazionale degli hacker, giunto alla
sua tredicesima edizione, che si svolgerà a Roma dal 2 al 4 luglio e
che ogni anno attira migliaia di persone.
Tre giorni di campeggio libero intorno al C.S.A. La Torre, un centro
sociale alla periferia della capitale, per immergersi nel verde e
contemporaneamente nella tecnologia. Seminari per condividere
competenze tecniche, ma anche per discutere di privacy, controllo,
nuovi media; per capire le conseguenze della convergenza di telefonia
mobile, internet e media, l'esplosione dei social network con la
commistione tra pubblico e privato, tra commerciale e personale. Per
sapere un po' meglio come funziona la grande macchina, anche dal punto
di vista tecnico, per essere più consapevoli dei propri gesti
quotidiani e anche per imparare qualche utile trucchetto. Insomma per
conoscere meglio il grande fratello e capire come combatterlo.
L'hackmeeting è un evento organizzato in maniera orizzontale,
attraverso una mailing-list. Tutto l'anno la lista è attraversata da
discussioni su temi caldi e l'hackmeeting è il momento dell'anno in
cui i partecipanti si incontrano di persona, concedendosi tre giorni
intensivi per imparare dagli altri e per insegnare quello che sanno.
Tutti possono partecipare alla lista. Basta iscriversi. I seminari
sono proposti e tenuti dagli stessi partecipanti, ognuno secondo le
proprie competenze e inclinazioni.
L'evento è completamente gratuito e tutto il lavoro necessario a
organizzarlo è volontario. In genere i partecipanti lasciano un
contributo libero per sostenere le spese di organizzazione. Proprio in
questo spirito, oltre ai seminari, trova spazio all'hackmeeting una
"lan-space", vale a dire un'area dedicata alla rete, dove ognuno
arriva col proprio portatile e si può mettere in rete con gli altri.
In genere in questa zona è facile conoscere altri partecipanti, magari
per farsi aiutare a installare Linux, per risolvere un dubbio, o anche
solo per scambiare quattro chiacchiere.
Quest'anno l'hackmeeting, come nelle ultime due edizioni, è stato
preceduto da un "warm-up": una serie di eventi tra Roma, Napoli,
Firenze e Rende (Cosenza), organizzati, tra aprile e giugno, in vista
del raduno. Tra i temi trattati, crittografia (tecniche per spedire
email private), Drm (digital rights restrictions, usati per impedire
la copia di file audio e video), file sharing, applicazioni free
software per l'ambito scientifico e accademico, riciclo di vecchi
computer, reti mesh (infrastrutture di telecomunicazioni costruite dal
basso e libere dal controllo).
"L'hackmeeting - spiega Deckard - è l'incontro delle comunità, delle
controculture digitali e non, e delle individualità che si pongono in
maniera critica e propositiva rispetto all'avanzare delle nuove
tecnologie, sempre più legate a doppio filo al controllo sociale, alle
imprese belliche e alla commercializzazione di ogni spazio vitale".
Deckard non è un nome vero. All'hackmeeting tutti i partecipanti,
gelosi della propria privacy, utilizzano dei nickname e Deckard è il
nome del protagonista del celebre racconto "Ma gli androidi sognano
pecore elettriche?", di Philip Dick, da cui è tratto il film Blade
Runner.