Mi sono rivolta ad un giornalista da anni impegnato come me nelle lotte sociali
e mi ha indicato Voi, come possibili interlocutori riguardo alla modifica di un
disegno di legge (o quasi legge) riguardo agli sfrattti. E cioè che bisogna
avere 65 anni ed essere malati, se non malati altri disagi opzionali vari come
un congiunto con malattie terminali, figli a carico meglio se handicappati...)
oltre ad un reddito inferiore ai 27.000 euro l'anno. Oltre ad essere
anticostituzionale , è assurda. Primo, perchè chi ha un reddito di 26999 euro (
circa 2250 euro al mese) si può permettere un affitto anche di 1000 euro, che
sia 65 enne sano o malato.
Il punto è: chi non può permettersi gli affitti
di oggi? Chi non ha reddito sufficiente.
Per cui una persona che non ha 60
anni e anche qualcuno a carico , magari sano e normale, ma senza lavoro, e un
reddito ben lontani dai 27.000 euro l'anno, deve andare sotto i ponti?
Od una
coppia giovane con figli , speriamo sani, dove solo lui riesce a trovare un
lavoro sottopagato , devono andare sotto i ponti?
Non sto parlando di
morosità, ma di chi senza nessuna coscienza etica sfratta le persone che pagano
regolarmente l'affitto.
Lo Stato, si sa, tutela la proprietà privata, ergo
tutti dovrebbero avere diritto a farsi una proprietà privata , e come si fa se
non si ha possibilità di avere un reditto?
Oppure preferiamo una silloge più
polemica? Lo stato tutela la proprietà privata;in uno Stato senza lavoro chi può
permettersi una proprietà privata è un ladro; ergo: lo stato tutela i
ladri?
Si parla con tanto scandalo che nel 'mondo' (?) c'è chi vive con due
euro al giorno, e chi in Italia perfettamente in grado di poter svolgere un
lavoro pagato dignitoso, deve sopravvivere con 450 euro al mese, pagando
affitto/bollette/tasse, con una figlia a carico, laureata e disoccupata, una
persona che non possiede nulla se non una bicicletta, deve finire sotto i ponti
perchè non ha (ancora) 65 anni ?
Credo che chi ne ha il potere dovrebbe
modificare la legge , mi pare di D'Alema , che sembra più una regola della
Caritas che di un emendamento per uno stato di dilagante ed estremo disagio
sociale in una Democrazia ( forse un tempo fondata sul lavoro e la dignità
umana?) che si vanta come una delle eminenze (nane) del G8.
Io non posso
andarmi a prendere l'aids , tagliare una gamba a mia figlia e sopratutto NON
POSSO ASPETTARE DI AVERE 65 ANNI per avere diritto ad abitare, a
vivere.
Pilar Castel
3207422403
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