[cm-Roma] Il senso possibile della CM

Delete this message

Reply to this message
Author: sofista@virgilio.it
Date:  
To: cm-roma
Subject: [cm-Roma] Il senso possibile della CM
Adria', ci capiamo: insisto perchè apprezzo te e quello che dici.
E mi espongo, anche perchè credo che lo zoccolaccio duro (dei vecchi) della critica sia critico - con valide ragioni - per lo spegnimento della massa (critica).

La critical mass è nata a San Francisco. Con tutte quelle salite. Cominciamo bene. Bella contraddizione.
E' nata in America. Con tutte quelle auto. Alla grande.

La critical mass è arrivata da noi. A Roma c'è la maggior densità al mondo di automobili per abitante.
A Roma c'è il Vaticano; c'era il duce a Piazza Venezia, c'è il potere che "regge" 'sto paese di opportunisti.
Ci sono le buche e i sampietrini. Il fascismo predicava l'autarchia in bicicletta; la bici era un mezzo bellico. Fortuna è che le origini del mezzo non lo connotano per sempre.

Facciamo cm. Che bella la cm!! Andiamo in bici? Sì, andiamo in bici. Blocchiamo il traffico? Sì blocchiamo il traffico. E questo si vede. Se lo spieghiamo è pure meglio.
Vogliamo un mondo migliore? Sì, vogliamo un mondo migliore! E' già politica questa? Oddio... il discorso si trasforma?! Le "origini" del "movimento Critical Mass" lo connotano per sempre? Non c'è capo, non c'è codice, non c'è organizzazione gerarchica, non ci sono prescrizioni. Ecco perchè funziona.

La critical mass non è organizzata. La ciemmona lo è un po'. La Critical Mass funziona perchè è AZIONE DIRETTA. La ciemmona perchè è un po' più totale. L'ecologismo radicale antinucleare e poi antindustriale hanno iniziato non da posizioni politiche classiche, ma agendo e riscoprendo l'azione diretta. Guarda caso, l'anarchismo è sempre stato azione diretta. Cioè non per origine, ma per convergenza le pratiche e i significati (politici) si sono incontrati e ibridati.

Come mai la cm era potentissima (migl. di persone) a Catania e a Milano durante il movimento contro la guerra nel 2001-2003? Perchè siamo no-oil. Andare in bicletta è criticare, oggi, non un generico "sistema" ma l'economia tecno-capitalistica a base petrolifera-carboniosa (e radioattiva). A base di guerre. Un'economia in cui le auto sono la prima industria, con le armi il traffico di esseri umani, la droga. Andare in bici è un attacco al sistema post-moderno materiale e ideale. Cazzo se è politica.

Siamo no oil. Le bici no oil esistono? No, ci serve pure a noi il petrolio. Nel ciclo di vita del prodotto bici serve il petrolio: materia ed energia. La bici è una merce. Sappiamo come funziona il sistema produttivo? Serve una critica dell'economia politica? Siamo qualcosa fuori del sistema tecnoindustriale contemporaneo? No, non siamo un cazzo. Questo è l'orrore del totalitarismo tecno-industriale. Domani finisce il petrolio e 1) non siamo capaci di alimentarci senza supermercati; 2) la critical mass perde ragione d'essere. Finiscono i problemi? No, non finiscono i problemi.

Allora la cm ha uno scopo. La fine del traffico. Che è anche la fine della cm. La cm cerca la sua propria distruzione. Questa non è più politica, è psicanalisi. Se domani cessa il traffico di auto, e c'è un traffico di bici, ma il mondo resta in mano al Capitale, al Dominio, che magari sposta merci (cannoni) in bici, io vado ancora in bici? O faccio il contrario, perchè voglio essere contrario, perchè l'obiettivo non è riformare 'sto sistema del cazzo ma abbatterlo? Certo che sono contrario. Vado a piedi. Mi fabbrico il mio cannone e combatto i nuovi potenti, gli ecologisti-capitalisti.

Ma devo forse aspettare domani, devo aspettare che la crisi esploda, ora che la guerra incombe e le bici fra un po' me le sogno, perchè l'industria dei polimeri non mi regala più le gomme, per ribellarmi? Devo aspettare la contraddizione più vera, prima di smettere di pensare alle punte dei miei pedali, o comincio a pensare a come sopravvivere e mi organizzo coi miei compagni non più per cazzeggiare in bicicletta e "lanciare un messaggio positivo" ma AGIRE quel messaggio positivo e realizzare qualcosa di diverso?

O c'è una ortodossia della CM? Che è, religione? Che c'è un verbo? Che c'è un corpo di precetti della cm? E' un partito, con una linea geologicamente determinata? Al più ci codvrà essere coerenza, me pare inutile andare in bici e fomentare il nucleare. Il senso generale della cm è la decrescita. O siccome è nata apolitica, allora non deve mai essere pericolosa? Che vuol dire apolitico? Ma davvero è nata apolitica?
Si può fermare il traffico senza fermare il flusso di merci? Cosa è la merce? Una cosa trasformata, a partire da altre cose, col lavoro di persone, messa in una scatola. Cosa è un migrante rinchiuso in un CIE? Un essere umano degradato a cosa, chiuso, con la repressione dello stato, in una scatola.

Ma è un lager è po' peggio del traffico, dio immondo. Forse è più urgente tenere a mente i diritti saltati per aria recentemente in Italia e in Europa, piuttosto che solamente il "traffico". Allora, porco Marx, Kropotkin, Stirner, Nietzsche, Platone, Bacone e porco Zerzan, e tutti gli illuministi francesi, non è che mi devo costringere ad essere interessato SOLAMENTE alle biciclette. O c'è qualcuno nella ciemmona che me lo impedisce? E siccome la maggiornaza non capisce un cazzo io non devo capire un cazzo? Qua non si tratta di evangelizzare, ma bisogna pure "darsi una mossa".

Può succedere che allora in cm io URLI la necessità di FARE ALTRO mentre GIA' FACCIO la CM e BLOCCO IL TRAFFICO: però c'è qualcosa oltre, in nome del Dio-sellino. C'è molto da fare. Ecco, questo non si dice più in giro. E perfino noi non riusciamo a spiegare perchè blocchiamo le auto. E mi pare che sedersi a un tavolo con un l'assessore di un sindaco fascista, capitalizzando pure l'esperieza della critical mass romana, non sia servito a molto. Il luogo comune per cui i tavoli ammazzano la politca.

Allora la conclusione è: la cm e la ciemmona sono una cosa, ma possono diventare molto altro. Sono già militanti e non è affatto "innaturale" pensare che possano essere il fronte avanzato di una lotta radicale. Ecologista. Anticapitalista. Antifascista. Antimilitarsita. E non mi dite che 'ste cose si sanno, già si fanno e non serve rompersi i coglioni. Non c'è proprio da scherzare: queste cose non si fanno, altrimenti non ci troveremmo co' Silvio e col PD. Disprezziamo chi non vede altro che il proprio cofano, ma è parimenti disprezzabile anche colui/colei che non sa che lager c'è a Ponte Galeria. Allora: o vogliamo o non vogliamo. Ma allora il discorso è più chiaro.

E, però, se non ci muoviamo noi, chi cazzo si muove?
E' da idioti pensare che finchè non stiamo come in Grecia, allora si può rimandare.
Poi vediamo Alemanno che tipo di scherzi ci fa quest'anno.