Re: [Hackmeeting] facebook

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Author: gizero
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] facebook

On Dec 28, 2009, at 5:39 PM, caparossa wrote:

> fb fa conoscere i simili e tiene
> lontani i diversi. rafforza, accentua, da valore alle identità, a
> discapito delle contaminazioni.


dando per scontato che quanto scrivi sia vero
resta il fatto che la stessa critica è portabile ad ogni aggregazione per affinità,
sia essa reale o virtuale.

si potrebbe dire la stessa cosa dell'hackmeeting, del circolo della briscola,
del partito rivoluzionario khmer, degli amici del muretto, di noblogs o del pink block.

in qualsiasi ambito sia espressa tale critica è superabile solo attraverso la consepevolezza individuale o collettiva.
attraverso differenti usi consapevoli di ogni strumento comunicativo è possibile raggiungere obiettivi diversi,
che possono essere, ad esempio, la contaminazione oppure il ghetto.

discorso analogo può essere fatto sulla critica al concetto di "amicizia" che questi social network promuovono,
(in realtà è semplicemente in corso una ridefinizione linguistica, evento ciclico di ogni lingua non morta,
basti pensare alla trasformazione che ha subito la parola "libertà" in italia negli ultimi anni)

bombo scrive: "per me gli amici, sono una rappresentazione SCEMA
di quello che per me e' un VALORE, l'amicizia"
d'accordissimo, ma attenzione: il valore (così come il significato di una parola) quasi mai è assoluto
ma va sempre relativizzato al contesto: gli amici del lavoro non sono gli amici d'infanzia, non sono i fratelli
non sono i "compagni" (quanto amaro in questa parola), parole che rispettivamente hanno significati specifici in contesti altrettanto specifici.

personalmente non perderei tempo a piangere l'inflazionamento della parola amicizia,
ho smesso di crucciarmi da quando ho scoperto come il valore della stessa si profondamente differente
nel contesto metropolitano milanese o romano (per fare esempi a caso) rispetto quello cui ero abituato

forse l'ho fatta più complicata del previsto, ma in questo genere di ragionamenti
noto spesso contraddizioni che mi sembrano davvero solo delle trappole per il cervello

e poi tanto siam qui a parlare di anonimato e riservatezza
quando ognuno di noi ha in tasca un cellulare.
con quel coso in tasca e' tracciato ogni mio movimento e ogni mia relazione
poi magari decido di spegnerlo per avere più privacy, almeno fino a quando
non passerà come prova di colpevolezza l'aver voluto spegnere il cellulare.

tra l'altro proprio oggi mi sono ritrovato fra le mani questo testo:
http://www.inventati.org/anarkids/nave.html

piss&love
gizero


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