[Hackmeeting] hack-radice da dichiararsi obsoleta ?

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Author: vecna
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To: hackmeeting
Old-Topics: Re: [Hackmeeting] Il mio parere
Subject: [Hackmeeting] hack-radice da dichiararsi obsoleta ?
da quando ho sentito parlare per la prima volta di "ethical hacking",
sarà stato il 2000, ho avuto il sospetto che alla parola "hacker"
venisse associata all'idea che piu' aggrada al comunicatore. ad esempio
ho sentito riferire ad "hacker", cose che io avrei chiamato:

kernel hacker,
cracker,
ethical hacker,
whitehat,
blackhat,
responsable hacker (greyhat ?),
phisher,
reverser,
virii coder,
phreacker,
hacktivist,
warezzomani,
mantainer di pacchetti debian.

tutte le categorie di sopra (che volendo hanno un nome) vengono
definite, da taluni, in certi casi: "hacker".

allora mi son fatto appunto l'idea che non conta cosa faccia una persona
per essere o no hacker, ma conta la cultura e il punto di vista di chi
lo deve appellare in un certo momento.

ma devo ammettere che...

analizza wrote:
> se l'hacking ha come fine naturale "l'elusione di qualsiasi forma di
> oppressione"


questa mi è nuova.

> e ancora + in generale come può un hacker che vuole modificare la realtà
> trasformandola per farla funzionare meglio, non aver studiato a fondo le
> dinamiche umane-sociali-politiche all'interno della realtà stessa?


!!!

confermi la tesi di cui sopra. si parla di hacker ? non si parla di nulla.

si parla di hacking ? si parla di qualcosa che ha in mente solo il mittente.


analizza, potresti anche pensare che l'hacker è quello che hai
descritto, esserne certa, esserne affascinata, ed aver prove a tuo
sostegno. Ok, legittimissimo.

Non voglio dirti di non usar quella parola. Però credo che la tua sia
una percezione di nicchia e potresti trovarti in difficoltà a comunicare
con altri, che associano a quella parola tutt'altro significato.