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L´emergenza
Minori scomparsi, l´allarme di Sansa "I genitori stranieri non denunciano"
La nuova legge spaventa la famiglie, ma basta una telefonata
Lo scorso anno 57 casi, ma il problema non riguarda solo gli allontanamenti ma anche tutte quelle situazioni di disagio e maltrattamenti
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
MARCO PREVE
Le prime concrete avvisaglie di questa situazione hanno spinto il presidente del Tribunale dei minori, Adriano Sansa, a prendere in esame il problema e lanciare un appello: «Invitiamo tutti i cittadini stranieri non in regola con i permessi di soggiorno, genitori, ma anche parenti o amici a segnalare l´eventuale scomparsa di minori».
Il magistrato, ex sindaco di Genova spiega perché debbano fidarsi:«Non abbiate paura - è il suo messaggio - perché la tutela del minore viene prima di tutto. E comunque, a queste persone voglio far sapere che possono farlo anche con una telefonata, anche anonima se vogliono, fornendo però nominativo ed età dell´adolescente. Il numero da chiamare è quello della sezione specializzata della questura, lo 010 5366531».
A Genova il fenomeno è andato via via crescendo negli ultimi anni. Nel 2008 i minori che hanno abbandonato volontariamente la proprie famiglie e sono stati ritrovati risultano 57. Ogni caso è stato seguito con attenzione, con l´ausilio di ogni strumento investigativo. Nella quasi totalità degli episodi si tratta di ragazze di età compresa tra i 13 e i 16 anni, e perlopiù sudamericane. Caratteristiche che appartengono anche all´unico caso di ragazza attualmente scomparsa le ricerche della quale sono in corso.
In questi ultimi giorni il presidente del Tribunale minorile ha ricevuto alcune segnalazioni che riferivano di genitori stranieri in preda all´angoscia. Avevano preferito ritardare la denuncia di scomparsa dei propri figli, temendo che negli uffici di polizia o dell´arma il loro stato di clandestinità sarebbe stato scoperto.
L´analisi dei 57 casi, più uno ancora aperto, permette di individuare situazioni con molti tratti in comune. Le fughe da casa, che possono durare da pochi giorni ad alcuni mesi, vedono protagoniste giovani che sono spesso nate in Sudamerica e si sono trasferite a Genova per raggiungere madri che, in molti casi, si sono fatte una seconda famiglia. Le difficoltà affettive e quelle dell´integrazione provocano corto circuiti emotivi che, specie nella fase adolescenziale, sfociano nella fuga come momento di ribellione. Ma non mancano neppure situazioni ancora più complesse, dove l´allontanamento dal nucleo famigliare avviene per autodifesa, per sottrarsi a maltrattamenti o abusi.
«In Liguria - prosegue Sansa - non abbiamo, per fortuna, realtà criminali che possano approfittare di questi minori, sfruttandoli o fagocitandoli. Ma in caso dovessimo ritrovarci con ragazzine allo sbando che nessuno cerca perché nessuno ne ha denunciato la scomparsa, allora questo tipo di rischio potrebbe verificarsi».
Proprio sul tema dei diritti dei minori, il giudice Sansa, pochi gironi fa era stato autore di una lettera indirizzata ai dirigenti delle forze dell´ordine che è poi stata emulata da altri Tribunali minorili italiani. Nella sua missiva il magistrato scriveva: «Le leggi nazionali e le convenzioni internazionali impongono, anche in presenza di eventuali diverse disposizioni, di salvaguardare l´interesse dei minori».
Con le due pagine inviate ai comandanti e ai vertici dei carabinieri, della finanza, delle questure e delle Capitanerie liguri, l´ex sindaco di Genova ha voluto ribadire quali siano, nonostante le recenti normative in materia di immigrazione, le priorità umanitarie.
Sansa sostiene che, alla luce delle convenzioni internazionali (in particolare quella per i Diritti del Fanciullo adottata a New York nel 1989) recepite dall´Italia, i bambini, gli adolescenti arrivati sulle coste a bordo di barconi devono essere soccorsi, portati sul nostro territorio e presi sotto tutela. «Di fronte ai drammatici avvenimenti riguardanti l´immigrazione e i tentativi di ingresso in Italia lungo le coste - scrive il magistrato - sento la necessità... di ribadire la preminenza della tutela dei minori su ogni altra istanza». «Sono intervenuto - spiega Sansa - perchè c´è molta confusione e la confusione ha ucciso dei bambini».
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secolo xix
DENUNCE ANONIMESULLA SCOMPARSADEI MINORENNI»
STRANIERI
PER SEGNALARE la scomparsa dei minorenni stranieri, i cui genitori sono magari clandestini, basterà anche una denuncia anonima, «sarebbe meglio dire informale» spiega il presidente del tribunale per i minorenni Adriano Sansa. Il quale, di concerto con la questura, sta per avviare un sistema «di garanzia» per madri e padri che potrebbero evitare di segnalare le scomparse più inquietanti nel timore d'essere denunciati con il nuovo reato di clandestinità. «Ogni tre-quattro giorni - insiste Sansa - sparisce un minorenne. Spesso si tratta di extracomunitari, ragazze in particolare, le cui famiglie hanno difficoltà con il permesso di soggiorno. E perciò evitano di rivolgersi alle forze dell'ordine, con il rischio che su quelle scomparse non indaghi mai nessuno». Ecco quindi la proposta: «Possono telefonare in questura e farsi passare l'ufficio minori tramite il centralino. E a quel punto forniscono una dettagliata descrizione del giovane che non dà più notizie: identità, abitudini, aspetto fisico. Ma non è necessario presentarsi fisicamente alla polizia con il timore d'essere denunciati».
F. FOR.
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