[Precari_roma] Quando la crisi si trasforma in opportunità

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Autore: Andrea
Data:  
To: assemblealavoratori
CC: aa-info, Precari Roma
Oggetto: [Precari_roma] Quando la crisi si trasforma in opportunità
Quando la crisi si trasforma in opportunità: Zanon (Argentina), Molex (Francia), Innse (Italia)

SABATO 5 SETTEMBRE 2009 ORE 17,30 ESPERIENZE A CONFRONTO:

Dall'Argentina:
Reinaldo Gimenez operaio della Fasinpat.

Dalla Francia:
Alexis della Molex

Dall'Italia:
Operai protagonisti della vicenda INNSE

ORE 21

PROIEZIONE VIDEO INEDITI:

•Fasinpat
•No Retornable

PRESSO CSOA ASKATASUNA CORSO REGINA MARGHERITA 47

Zanon “FaSinPat”, è la più grande delle fabbriche “recuperate” in Argentina dopo la crisi finanziaria del 2001, ma è anche il simbolo di questo movimento di occupazione e di recupero che ha portato migliaia di operai a intraprendere la lotta per l’espropriazione delle loro fabbriche e l’espulsione dei proprietari. Zanon FaSinPat è diventato il simbolo di questo movimento non solo perché, è la più importante, ma principalmente per l’esemplarità della gestione operaia da ormai otto anni, per la sua capacità a creare posti di lavoro e a imporsi come attore principale nel settore della ceramica e soprattutto per la loro capacità ad instaurare una relazione diretta con il territorio, con la comunità in cui vivono, mettendo l’azienda al servizio del territorio, a tal punto che sarà questo stesso territorio il principale difensore di Zanon FaSinPat contro i numerosi tentativi di sgombero da parte delle forze dell'ordine.

Nelle settimane scorse questa lotta ha anche ottenuto una fondamentale vittoria legislativa con l’approvazione per il parlamento dello Stato di Néuquen di una legge di espropriazione senza indennizzo al vecchio proprietario dell’azienda e della riconoscenza legale della gestione operaia dell’azienda.

Il proprietario Luigi Zanon, industriale padovano immigrato in Argentina, negli anni sessanta per farvi fortuna, vivrà l’instaurazione della dittatura con il colpo di stato militare del 1976 come un'occasione d’oro per i suoi affari e lo dirà con queste parole “grazie a questo governo che ha ripulito il paese dagli elementi asociali, oggi è possibile investire in questo progetto industriale”, pronunciate all'occasione dell’inaugurazione della fabbrica, alla presenza di generali assassini, prelati, e qualche altro personaggio di tristemente celebre negli anni successivi come il presidente Menem. La crisi finanziaria esplosa in Argentina nel 2001, doveva rappresentare nella testa di industriali della stoffa di Zanon, una seconda opportunità, dopo quella dell'instaurazione della dittatura, per ristrutturare, espellere gli elementi “asociali”, aumentare i ritmi e guadagnare ancora più soldi. Ma qui la macchina si inceppa e gli avvenimenti successivi dimostreranno che la gallina dalle uovo d'ora da adesso in poi non produrrà più per Luigi Zanon e la sua corte.

Aziende che guadagnano dei soldi, ma che ristrutturano, licenziano, chiudono, con la scusa della crisi, sindacati che reagiscono solo chiedendo qualche lira e/o ammortizzatore sociale in più, di contro assistiamo ad operai che indotti dalla prospettiva della perdita del proprio posto di lavoro cominciano ad intraprendere forme di lotta che vanno fuori dagli schemi più tradizionali del conflitto: in Francia dove le forme di lotta hanno a volte preso delle forme radicali e “illegali”: sequestro dei dirigente, minacce di fare esplodere la fabbrica, se le indennità di licenziamento non erano “sufficienti”, in Italia come hanno dimostrato gli operai della INNSE che grazie all'occupazione e autogestione prima, e la difesa fisica contro la minaccia di sgombero poi, sono riusciti ad ottenere la continuazione del sito produttivo ed il mantenimento di tutti i posti di lavoro. Zanon FaSinPat, ci insegna come altre forme di lotta siano possibili. Espellere il padrone e sequestrare la fabbrica per metterla al servizio, restituirla al territorio.

CSOA ASKATASUNA
ASSEMBLEA LAVORATORI AUTOCONVOCATI