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Sicurezza, Vincenzi: "Il ministro mi convochi" La Russa: "Vado avanti"
Botta e risposta tra Marta Vincenzi e il Ministro della difesa Ignazio La Russa che aveva reso nota attraverso la stampa la sua proposta di inviare a Genova cinquanta militari per la sicurezza in città. Un approccio che al sindaco non è piaciuto, facendone soprattutto una questione di metodo: "Non siamo in un talk show - ha detto-, per una iniziativa così importante mi aspetto una convocazione da parte del ministro. Non mi metto pregiudizialmente di traverso pur non considerando positive le soluzioni militari. Nessuno ha in mano una ricetta miracolosa, sappiamo che molte cose non riusciamo a risolverle ma chiedo un approccio istituzionale corretto". La risposta di La Russa non si è fatta attendere: "In questo tipo di intervento da parte delle forze dell'ordine o dei militari - ha affermato a Primocanale - non è prevista una comunicazione al sindaco. Detto questo non mi interessa il medoto ma la sostanza e considero importante che, rispetto soprattutto a quanto accaduto l'anno scorso, da parte di Marta Vincenzi non ci sia un'opinione che trasudi ostilità. Ne sono lieto e ciò mi basta per andare avanti e fare questa proposta al Comitato per la sicurezza presieduto dal Ministro Maroni. Se, come credo, verrà accettata, allora sì che mi metterò in contatto con Vincenzi". Intanto in città è tornata a scoppiare la polemica. Se per il capogruppo di Sinistra europea-Rifondazione comunista in Comune Antonio Bruno lazione di La Russa è provocatoria e demagogica per il senatore del Pdl Enrico Musso cinquanta unità sono certamente insufficienti alle necessità della nostra città, ma comunque utili e dunque il sindaco dovrebbe guardarsi bene dal rifiutarli. In ogni caso La Russa è convinto che la sua proposta al comitato di sicurezza verrà accettata e dunque i primi militari a Genova potrebbero arrivare già nel mese di agosto. (Dario Vassallo)
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