"Triste domenica, domani, col pacchetto sicurezza: i nostri schiavi resteranno in casa per paura delle ronde. Triste domenica, domani: dai pulpiti di ogni culto e religione gli uomini di ogni chiesa dobbiamo urlare contro una legge disumana e razzista. Spero di sentire un urlo più deciso dagli uomini e donne della mia chiesa cristiana e cattolica": lo ha chiesto stasera, celebrando messa , padre Teresino Serra, Superiore generale dei missionari comboniani. Il missionario, che la notte scorsa aveva già inviato alla MISNA la riflessione con cui si è aperta questa edizione speciale, ha detto ancora: "Uomini di chiesa, dai nostri pulpiti, domani, gridiamo che è un dovere morale rifiutare leggi che vanno contro Dio e contro il prossimo. Uomini di chiesa, cantiamo domani e sempre il salmo Dio protegge l'orfano, la vedova e lo straniero. Uomini di chiesa, come cantano i Nomadi, urliamo contro i faraoni di ogni colore e bandiera che brindano per la vittoria della loro legge con coppe piene di sangue innocente. Uomini di Chiesa, diciamo agli Italiani di usare il loro buon cuore, e di non lasciarselo avvelenare da leggi selvagge. Uomini di chiesa, saliamo sul balcone con il Santo Padre domani, durante lAngelus, e gridiamo tutti insieme che quella legge non può essere accettata. Uomini di Chiesa, preghiamo Dio perché perdoni chi ci vuole spingere ad essere Caino contro Abele. E voi, fratelli missionari, che avete amato lAfrica mentre eravate in Africa, amate l'Africa del dolore e sofferenza arrivata in Italia. Fratelli missionari e sorelle missionarie, i più poveri ed abbandonati li abbiamo in casa: non lasciamoli soli. Domani, domenica, chiediamo perdono a Dio e contiamo le lacrime di chi è venuto a cercare un pezzo di pane ed un bicchiere dacqua e viene trattato come delinquente. Contiamo le lacrime di chi si prende cura dei nostri bambini, anziani ed ammalati ed ora, improvvisamente, deve nascondersi e mangiare il pane duro della paura e del rifiuto".
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