On Thu, 04 Jun 2009 10:47:38 +0200, "$witch" <a.spinella@???>
wrote:
> forse ti conviene di piu' portare l'errore a zero e poi introdurne
> un'altro, diverso.
ciao!
e' esattamente quello a cui pensavo: usare il loro algoritmo o come dici tu
direttamente il loro codice per calcolare il fingerprint. poi sottrarre il
fingerprint all'immagine (ma non so se sia cosi' ovvio, se ho capito bene
bisognerebbe bilanciarlo con l'intensita' della luce). poi aggiungerci un
fingerprint casuale ma plausibile, cosi' da non fargli capire troppo
facilmente che ho capito e fargli perdere un po' di tempo.
stasera riprovo a compilare il programma..
On Thu, 4 Jun 2009 10:31:06 +0200, dezperado <dezperado@???>
wrote:
> * l'analista possiede lo stesso modello di telecamera (o, immagino,
> possiedono un database 'numerico' delle distorsioni che le varie
> fotocamere offrono )
io di macchina fotografica ce ne ho una sola, quindi se uno sospetta che
l'immagine incriminata sia mia e scopre dove pubblico regolarmente la mia
roba puo' ricostruire il fingerprint della mia macchina. ovviamente se uno
usa flickr il fingerprint lo si potrebbe ricostruire anche senza il
sospetto.
> e dalle conclusioni dicono che funziona peggio se
> * le immagini sono ruotate o trasformate geometricamente
pero' in seguito hanno pubblicato questo [1], dove purtroppo pare che
tagliare e rimpicciolire non sia una soluzione molto affidabile. ed avendo
ottenuto i risultati che dicevo prima sulle foto di flickr (per un
fotografo e' prassi rimpicciolire e tagliare leggermente le fotografie)
vorra' ben dire qualcosa..
[1]
http://www.ws.binghamton.edu/fridrich/Research/Crop_scale.pdf
bye
detrito