COMUNICATO STAMPA SULLADESIONE DEL PDCI ALLA GRONDA
Leggiamo con stupore sulla stampa cittadina che Aleandro Longhi conferma ladesione al progetto della Gronda di Ponente (ed al terzo valico) sostenendo che: le infrastrutture ci servono.
Anche noi siamo assolutamente convinti che sia necessario costruire infrastrutture ferroviarie e stradali utili a risolvere i problemi della mobilità cittadina allinterno di un percorso di urbanistica pianificata; ci riferiamo alle opere, attese da anni anche dai comitati, necessarie a ritrovare il riequilibrio strutturale dei sistemi di trasporto delle merci e delle persone, a spostare il traffico dalla gomma alla rotaia ed a favorire il trasporto pubblico rispetto a quello privato:
. La realizzazione del nuovo nodo di San Benigno
· La sistemazione e lampliamento del nodo ferroviario genovese, compresi i collegamenti fra la bretella di Voltri e le linee di Valico
· Il completamento della metropolitana fino a Brignole, della tratta fino a Bolzaneto e Pontedecimo, la realizzazione di una vera metropolitana di superficie con le stazioni intermedie sulla linea litoranea
· Il quadruplicamento delle linee ferroviarie da Genova-Voltri a Genova Principe e da qui verso il levante cittadino
· La messa in opera della nuova sopraelevata portuale per lo smistamento del traffico pesante
· La strada a mare da collegare con il casello di Cornigliano
· Il completamento della strada di sponda destra del Polcevera e il collegamento con la strada a mare
· Rifacimento del casello autostradale di Ge-Cornigliano e dello svincolo di collegamento A10-A7 su Ponte Morandi
· Rifacimento nodo viario e nuovo casello autostradale di Pontedecimo sulla A7
· Nuovo casello autostradale di Pegli
La Gronda invece è una risposta sbagliata a un problema reale: va da est a ovest non rispondendo così al traffico merci che va da sud a nord; affronta in modo del tutto marginale la mobilità del nodo autostradale perché oltre l80% del traffico è interno alla città e quindi non verrebbe intercettato dalla nuova autostrada.
I dati e le analisi emerse durante il Dibattito Pubblico rafforzano le perplessità: a fronte di un rilevantissimo investimento economico (5 miliardi di euro) linfrastruttura non è giustificata dai dati emersi sui flussi di traffico.
I Gruppi Consiliari del PRC-SE di Regione, Provincia e Comune di Genova ritengono che sostenere il progetto speculativo e inutile della Gronda sia un grave errore politico.
PROPORREMO invece a tutte le forze politiche e alle maggioranze che governano Regione, Provincia e Comune di Genova UNA MORATORIA DELLA GRONDA, e cioè di accantonare il progetto della gronda per realizzare subito gli interventi e le infrastrutture ferroviarie e stradali condivisi da tutti e quindi analizzare limpatto che avranno ed avere cosi un quadro piu chiaro degli eventuali bisogni di mobilita residui.
Si tratta di superare un dibattito logoro che attanaglia la citta da oltre 15 anni e di lavorare per opere di basso impatto ambientale e sicuro successo trasportistico.
Marco Nesci, capogruppo PRC-SE Regione Liguria
Alessandro Benzi, capogruppo PRC-SE Provincia di Genova
Antonio Bruno, capogruppo PRC-SE Comune di Genova