Auteur: ANDREA AGOSTINI Date: À: forumgenova Sujet: [NuovoLab] spalla - legambiente - erzelli progetto orribile e troppo pesante per la città
dal corriere mercantile del 7/3/2009
il commento dell'architetto, intervenuto a nome di legambiente
Spalla:Progetto orribile architettonicamente e troppo pesante per la
città
«E' un progetto orribile dal punto di vista architettonico, a gestione
privata, e che avrà un peso enorme sulla città». E¹ l¹opinione
dell¹architetto Giovanni Spalla, che ieri ha partecipato a nome di
Legambiente al dibattito organizzato dalla Fondazione Labò. E la sua è una
netta ³stroncatura² del progetto di Erzelli, fondata su diverse
argomentazioni. La prima riguarda «il peso di questo insediamento. Stiamo
parlando di oltre 500 mila metri quadrati di superficie lorda che - spiega
l¹architetto - significa circa 2 milioni di metri cubi di volumi, cioé due
volte il quartiere di Madre di Dio per i volumi e due volte gli abitanti di
Vado Ligure, visto che a Erzelli si muoveranno circa 15-17 mila persone.
Questo significa un peso veicolare enorme sulla città, su un nodo stradale
già carente. E poi - aggiunge - non è ancora chiaro come si arriverà lassù e
non è stato fatto nessuno studio sui flussi di traffico, su origine e
destinazione di merci e persone. Nei documenti della facoltà di Ingegneria
si dice che si dovranno portare a Erzelli circa 4-5 mila persone all¹ora: un
numero enorme per il quale serve un sistema di infrastrutture e di trasporti
pubblici adeguato». Di fronte a tutto questo «non si può non rilevare -
denuncia Spalla - da un lato il silenzio assoluto della Sovrintendenza e,
dall¹altra, il fatto che il Comune non si sia posto il problema di
verificare se un progetto di così grande impatto sulla città sia coerente
almeno con le linee d¹indirizzo del nuovo Piano urbanistico comunale, magari
per cercare d¹³imbrigliarlo² un po¹». L¹architetto sottolinea poi che sono
ancora aperti i nodi «del fabbisogno finanziario e della titolarità
dell¹area: non si sa ancora, per esempio, se Ingegneria pagherà un canone
d¹affitto», evidenzia la «mancanza di un progetto unitario» e, dopo aver
ricordato le obiezioni sollevate dalla facoltà di Ingegneria, evidenzia che
«non c¹è neppure un¹idea di università. Il progetto per la facoltà di
Ingegneria - spiega - è stato ridimensionato ma non c¹è un¹idea di campus o
di qualcosa di simile, e adesso che si vuole introdurre il Politecnico la
questione dell¹accessibilità diventa fondamentale».
?a.c.