*Torino - Cariche della Polizia contro i rifugiati*
*Lacrimogeni e caccia all'uomo contro i rifugiati. Frasi razziste e
minacce contro i manifestanti*
http://www.meltingpot.org/articolo13904.html
*"Casa, lavoro e residenza"*, queste sono le richieste con cui ieri i
rifugiati occupanti di corso Peschiera (ex clinica San Paolo occupata
nell'ottobre 2008) e via Bologna (occupata da due anni) e il Comitato di
solidarietà con rifugiati e migranti hanno dato vita ad un presidio
sotto la sede del Comune di Torino durante l'incontro tra gli assessori
Borgogno e Borgione ed una delegazione di rifugiati.
Al centro dell'incontro, la situazione dei rifugiati che vivono in Corso
Peschiera che a breve dovrebbero essere sgomberati dallo stabile. La
proposta avanzata dagli Assessori alla delegazione che ha partecipato
all'incontro è inaccettabile: una soluzione temporanea, per tre mesi, e
solo per 80 delle 250 persone che vivono, senza riscaldamento, né acqua
calda ed in condizioni igienico-sanitarie pessime, nell'ex clinica San
Paolo.
La soluzione prevede il solo ricovero notturno in una struttura della
Croce Rossa, mentre la mattina i rifugiati sarebbero stati smistati in
diversi circoli ARCI della città per partecipare a dei corsi di formazione.
All'uscita dal Comune della delegazione, cresce dunque la rabbia tra i
manifestanti, il presidio si trasforma prima in blocco stradale e poi in
corteo spontaneo tra le vie della città.
Arrivati alla Prefettura, attraverso gli agenti della Digos, i
manifestanti chiedono di essere ricevuti per ottenere dal Prefetto
l'impegno a non sgomberare lo stabile. Passa circa mezz'ora, il Prefetto
non c'è e gli agenti chiedono altri 10 minuti per capire con chi altro
si possa parlare.
Intanto arrivano altri reparti in assetto anti-sommossa ed il cordone
delle forze dell'ordine si infoltisce. Senza nessun motivo, a freddo,
parte una prima carica che spinge fuori dai portici della Prefettura i
manifestanti che per difendersi lanciano pezzi di neve ghiacciata.
"Quello che è successo dopo è stato qualcosa che a Torino non si vedeva
da tempo", sottolinea Dario del Comitato di solidarietà .
*"La polizia è avanzata, in una P.zza Castello deserta, battendo i
manganelli sugli scudi. Si sentivano limpidamente le grida "Negri di
merda", "Dove scappate conigli". Le cariche sono continuate a più
riprese con una violenza inaudita, e le forze dell'ordine hanno messo in
atto una vera e propria caccia all'uomo fino a disperdere il gruppo con
il lancio di lacrimogeni.*
Il centinaio di manifestanti cerca di difendersi con quello che riesce a
trovare sulla strada. "Un ragazzo è stato accerchiato, buttato a terra,
preso a calci e picchiato da una decina di agenti", denuncia il Comitato
di solidarietà.
Oggi sulla stampa mainstream i fatti di ieri sono stati ricostruiti come
un "assalto dei rifugiati e degli attivisti dei centri sociali alla
Prefettura", ma la realtà, come spesso purtroppo succede, è un'altra.
Ma quello di Torino non sembra essere un episodio da leggersi come fatto
isolato. Quello che sta avvenendo ormai da giorni a Lampedusa, la
protesta degli scorsi giorni dei richiedenti asilo presenti a Marina di
Massa, le non lontane rivolte dei richiedenti asilo trattenuti a
Gradisca d'Isonzo o nel centro di Elmas disegnano un quadro sicuramente
più complesso in cui quella di Torino appare come un segnale forte
ricercato e voluto dal Ministero dell'Interno per imporre il silenzio su
una situazione generale esplosiva. Le attese per domande d'asilo hanno
raggiunto tempi ormai insopportabili, mentre per chi raggiunge l'ambito
status di rifugiato la strada è comunque ancora tortuosa.
Per sabato, a Torino ed in altre parti d'Italia è prevista una nuova
mobilitazione, contro le violenze subite e più in generale per
contrastare l'imminente approvazione del pacchetto sicurezza.
Il comunicato dello sportllo legale Il/legale
<
http://www.meltingpot.org/articolo13905.html>
Guarda le foto <
http://gabrio.noblogs.org/album/rifugiati_27-01> dal
sito: gabrio.noblogs.org
Vedi anche:
Massa - La mobilitazione dei richiedenti asilo per avere risposte
<
http://www.meltingpot.org/articolo13894.html>
Speciale Lampedusa - Tutta l'isola contro il Cpt
<
http://www.meltingpot.org/articolo13875.html>
A Cagliari e a Gradisca - Le rivolte degli "ospiti" detenuti
<
http://www.meltingpot.org/articolo13756.html>
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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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