Massi, a Lucca arriverà mai ????
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--- Mer 28/1/09, Massimiliano Piagentini <massimiliano.piagentini@???> ha scritto:
Da: Massimiliano Piagentini <massimiliano.piagentini@???>
Oggetto: [Forumlucca] Milk
A: forumlucca@???
Data: Mercoledì 28 gennaio 2009, 11:13
Un bel film, da vedere.. Attualmente in programmazione a Pisa.
Milk è un film biografico, diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere ad essere eletto ad una carica politica, assassinato nel 1978, assieme al sindaco George Moscone, da un ex consigliere omofobo ed instabile. Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay, è interpretato da Sean Penn.
Negli Stati Uniti, il film ha avuto una distribuzione limitata il 26 novembre 2008, giorno dell'anniversario dell'assassinio di Milk e Moscone, il vasto rilascio nelle sale è avvenuto il 5 dicembre 2008. In Italia è stato distribuito il 23 gennaio 2009 dalla BiM Distribuzione.
Ha ottenuto 8 candidature ai Premi Oscar 2009, tra cui miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista e miglior sceneggiatura originale.
MILK visto da...
Alessia Gargiulo
www.gay.tv
'Milk' di Gus Van Sant doveva uscire nelle sale a Natale e tutti avrebbero dovuto andarlo a vedere con i propri genitori. Io e il direttore G.F. avevamo la bava alla bocca da circa un anno ed aspettavamo 'Milk' più o meno come un 14enne aspetta l'ultimo film di Harry Potter. Poi lo vedi, piangi per tre quarti di pellicola ed uscendo ti dici: "non è un capolavoro". E capisci quanto possa essere stato giusto e lungimirante da parte di Gus Van Sant fare un film così. Fare un film così facile e immediato, che non ha paura di porre l'accento sulle parti più drammatiche della storia solo perchè sarebbe stato giudicato troppo facile e troppo facilmente commovente farlo. Van Sant non ha voluto filmare l'opera d'arte totale: 'Milk' è un film di propaganda come ce n'era negli anni '30 per chiamare i giovani alle armi. Ti punta un dito contro e dice: ora fai qualcosa anche tu, e vedi di farlo nel più breve tempo possibile. Se 'Brokeback Mountain' è
stato l'apoteosi del romanticismo e della storia d'amore, per 'Milk' il discorso è diverso. In una delle scene più incisive, Harvey Milk chiede ai suoi sostenitori di fare coming out per infondere sicurezza nelle persone conosciute: se sanno chi siamo, non possono non appoggiarci. Se ne conoscono almeno uno, non possono votare contro. Milk afferra un telefono e dice ad uno dei ragazzi presenti nella stanza, ora vai e chiama tuo padre che ancora non sa che sei gay. E il ragazzo chiama suo padre. Viene reclutato, come all'inizio di ogni discorso in pubblico dice Harvey. Credo che in questo sia il senso più sincero del lavoro di Van Sant, nel reclutamento. Aver fatto un film gay per le masse, che faccia piangere anche gli etero come aveva fatto a suo tempo 'Philadelphia'. Senza scene di sesso 'fastidiose' che possano incorrere nella censura Rai. Una storia eroica che mi ha ricordato un altro film poco citato di Van Sant, "Will Hunting", dove Matt Damon
alla fine lasciava la sicurezza di una carriera per amore di una ragazza. Perchè sentiva di farlo. E tu ti sentivi leggero e capace di fare tutto. Portate i vostri genitori a vedere 'Milk', portateci vostra nonna, o vostro cugino. La potenza del racconto cinematografico e la capacità che ha da sempre il cinema di farci essere solidali di volta in volta con cowboy o indiani, alieni o astronauti, mafiosi o poliziotti, sarà qui in grado di compiere il miracolo. E far essere il grande pubblico di persone 'normali' solidale con, incredibile ma vero, gli 'anormali'._______________________________________________
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