Szerző: marku Dátum: Címzett: redditolavoro CC: cerchio Tárgy: [Cerchio] Palestina una resistenza di vita!
quello che più mi colpisce è che anche qui in lista
quando si parla di Hamas tutti hanno la mente rivolta
verso una banda di beduini sciammanati
con il corano aperto mentre aprono la gola degli infedeli
e schiavizzano le donne,
oppure intravedono orripilanti kamikaze con la mente ottenebrata
dall'imam che ha promesso loro vergini in giardini incantati che rallegrano
la loro vita dopo la morte
mentre verso i sionazisti si riconosce sì l'uso improprio
dell'iperteclogico esercito dell'odio e della strage di stato
ma non ci si sofferma sulla complessiva fascistizzazione della società
in cui i rabbini ultraortodossi di regime, offrono consulenza, quando non
impongono,
l'ideologia della supremazia e l'assoluzione incondizianata alla
soldataglia dagli orribili e inumani crimini che commettono quotidianamente
vi riporto questo articolo
che a me pare valga la pena leggere
anche perchè sottolinea il ruolo decisivo del grande satana
nella creazione e sviluppo di questa ulteriore crisi umanitaria locale
io invece aggiungo che vi vedo distintamente
un altro grande tassello che si aggiunge
nella corsa alla distruzione globale ed alla preparazione
della terza guerra mondale
quale fine ineluttabile e risolutivo
della crisi economico sociale e politika
creata dal capitale transnazionale
e scaricata sulle genti con la solita pratica dell'esborso proletario
intendendo cioè coloro che la crisi la devono pagare e la stanno già
pagando
Gaza l'assurdità del massacro
Che significato dare
a questo sterminio
a Gaza, in Palestina,
nobile terra
di Abramo terra
usurpata e assediata, che in
materia di orrore, credeva di
aver visto tutto in anni di
occupazione E Dio, dov’è in
tutto questo Il suo tempio
planetario oscilla tra il fracasso
e il furore. Ma se Dio è
sempre assente al momento
della creazione, perché non si
manifesta al momento del
massacro della sua creazione
Ecco allora che la nostra giustizia
si dissolve di fronte alla
giustizia divina: silenzio murato
nella struttura violenta
dell’atto creatore, dell’atto
fondatore Forse la fondazione
di ogni Stato deve avvenire
in una situazione che possiamo
definire massacrante. Il
diritto alla vita deve chiamare
dunque il diritto al massacro
dei civili Non assistiamo che
a questi massacri di cui non
vediamo e non sentiamo che
l’orrore che diffonde e che ci
sommerge a nostra volta uccisioni
che potete far a meno
di guardare con i vostri occhi
e che contemporaneamente
avete vergogna di guardare
C’è qualcosa di marcio nel Diritto:
la violenza viene dal Diritto
e minaccia il Diritto non
vi è frontiera fra le due violenze.
Ma noi conosciamo i
cadaveri che non si accontentano
di dire ciò che è, ma che
urlano la verità cadaveri che
parlano in rima e in tutte le
lingue. Sono questi cadaveri
che a noi servono come referenza,
cauzione e conferma
del vero Capitale nella guerra
in corso a Gaza sono il nostro
spettro fiduciario del valore,
del plus valore, della corruzione
e del Segno Monetario
Americano. Così il Segno inciso,
o meglio, la traccia, diventa
un segno senza origine,
un segno situato nell’indifferenza
più violenta. Viviamo
dunque il nuovo Ordine della
Scrittura e della Parola divina
rivelata ai neoconservatori e
al Popolo Eletto d’Israele Ci
servirebbe un Tribunale per
celebrare questo Matrimonio
di Sangue, questa Omografia
di guerra e di Sedizione. Abbiamo
paura di perdere quello
che possediamo già, ne vogliamo
sempre di più, siamo anche
invidiosi di coloro che
non possiedono niente: i palestinesi
Con la guerra a Gaza
abbiamo perso ogni disponibilità
verso noi stessi, per ritrovarci
nella natura, per ritrovarci
con gli altri. Che cosa
sarebbe più allegro degli uccelli
che ricominciano a cantare
Palestina Libera
Radhouan
Ben Amara
Docente di lingue e traduzione
dell'Università di Cagliari