Autore: norma Data: To: controg8, forumgenova@inventati.org Oggetto: [NuovoLab] 341° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 10 dicembre 2008 dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo
ducale di Genova, 341° ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito
....MI SONO SBAGLIATO!
- Il presidente Bush ha sostenuto che in Iraq sono morti più di 600 000
civili iracheni e 5 000 soldati per un semplice "errore" nelle
informazioni che gli erano state fornite dai servizi segreti USA.
- Ha parlato di questo "errore" di informazione durante un'intervista
alla rete televisiva ABS, riconoscendo che in Iraq non esistevano armi
di distruzione di massa. Ma estremamente rali sono stati l'invasione, i
bombardamenti, i morti (in gran parte donne e bambini). Nell'intervista
viene espresso rimpianto per le errate informazioni, ma nessun
pentimento per le vittime innocenti di quell' "errore"
"Il più grande rimpianto di tutta la mia presidenza è certamente il
fallimento dell' Intelligence sull' Iraq. Molta gente si è giocata la
reputazione su questo, dicendo che le armi di distruzione di massa erano
un motivo valido per rimuovere Saddam Hussein. Non solo gente della mia
Amministrazione. Membri del Congresso, e leader stranieri, ancor prima
della mia elezione stavano leggendo quei rapporti dell' intelligence
sull' Iraq. Non so se si tratti di rifare qualcosa diversamente, ma
vorrei che l' intelligence fosse stata diversa». Con una intelligence
corretta ci sarebbe stata la guerra in Iraq? «Domanda interessante. Non
lo so, non posso disfare quel che è stato fatto. È difficile dirlo».
(Repubblica, 2 dicembre 2008)
- Quando, anni fa, l'ipotesi di una guerra contro l'Iraq diventava ogni
giorno più concreta, coloro che come noi la definivano criminale e
ritenevano inaccettabile la pretesa di esportazione della democrazia
venivano additati come "anime belle", antiamericani o disfattisti
- Oggi, anche alla luce delle dichiarazioni di Bush siamo più che mai
convinti che lo stesso il presidente USA, il vicepresidente Cheney ed il
ministro della difesa Rumsfeld dovrebbero essere sottoposti al giudizio
del Tribunale Internazionale dell'Aia per i crimini di guerra