Re: [Hackmeeting] legge133-08 (lungo, scusate ma di meno non…

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Author: Joe Oblivian
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] legge133-08 (lungo, scusate ma di meno non hopotuto)
On Wed, 2008-10-22 at 15:05 +0000, billie@??? wrote:

Premessa: massimo appoggio da parte mia alla lotta di questi giorni che
vede uniti ricercatori e studenti.

E' chiara la volonta' di distruggere l'istruzione pubblica in italia da
parte dei Berluscones. Parte del piano della P2, peraltro.

Ora permettimi, da esule volontario dall'università, un po' di polemica!

> giusto cosi, per dirvelo , ci sono una fascia di giovani sfigati
> precari
> nell'univ che verranno cacciati via. potremmo dire una generazione
> intera,
> che guarda caso era quella dell'universita di massa (cioè anche figli
> di
> gente normale :( )


Opinabile: l'università di massa c'e' da almeno 30-35 anni. Quanto alle
generazioni intere allontanate dall'università, e il deserto è stato
fatto a partire dal 1980 (mi pare) quando l'università venne riempita di
imbecilli ope legis. Gli stessi imbecilli che oggi selezionano chi entra
nei posti di ruolo...

L'università pubblica in Italia è morta da un po' di anni, basti
pensare ai fondi risibili che vengono dati alla ricerca da tempo
immemore. In quelle condizioni e con quelle prospettive di vita, solo un
masochista o uno che non ha alternative continua a fare il ricercatore.

> poi magari la pensate come brunetta e pensate che noi in università
> siamo
> dei fannulloni e che la ricerca pubblica è uno spreco di risorse.
> pero' nel frattempo stanno anche togliendo l'università pubblica,
> cosi..nel silenzio generale.


Non mi pare che ricerca pubblica e università pubblica si possano
sganciare, sono indissolubilmente legate. E se le università italiane
sono di livello medio-basso è anche perché le teste migliori (buona
parte di esse, perlomeno) scappano all'estero o nel privato.

Poi vedi, quando leggo delle rivendicazioni degli universitari mi viene
da pensare che sembrate tutti scesi da marte. E' piu' o meno dal 1992
che TUTTI I LAVORATORI si trovano a lottare contro un sistema
sindacal-confindustriale che li schiaccia, li precarizza, gli toglie
palmo a palmo le conquiste di decenni di lotte, indipendentemente da chi
sta al governo. Il tutto in mezzo al plauso dei media.

Secondo me se potete avere qualche speranza è partendo da un'analisi un
pelo meno ristretta di quello che succede nel mondo e a tutti i
lavoratori. Senno' la ggente continuerà a guardarvi come un branco di
figli di papà viziati e fancazzisti che finalmente 'vengono messi a
posto'. Anche se non e' vero in una buona parte dei casi.

ciao

Joe