con Willem Defoe, Asia Argento, Riccardo Scamarcio
Festival di Cannes 2007
Il Jay Ruby's Paradise è un locale atipico dove non si assise solo agli spogliarelli. È un luogo in grado di alimentarsi con i sogni e le aspirazioni delle persone che lo abitano, dove i racconti, le fantasie possono liberamente esprimersi. Il film è tutto ambientato all'interno dei locali del Paradise, e le poche riprese in esterno sono sempre confuse da passanti che oscurano o ne limitano la visione. Un micromondo talmente impermeabile al flusso della quotidianità che si può pensare al nightclub come una metafora del cinema stesso, il luogo in cui i sogni diventano realtà attraverso i racconti (Go Go Tales). Costantemente in bilico tra il noir degli anni Quaranta per effetto di una fotografia dalle tinte fosche e una vena ironica quasi surreale, che riporta a galla quelle commedie americane firmate da Frank Capra e Billy Wilder dove la realtà veniva spesso osservata con occhi sognanti, Go Go Tales si serve delle atmosfere cupe e claustrofobiche care a Ferrara, (come nel thriller psicologico New Rose Hotel) per riproporre un immaginario cinematografico fatto di lolite e Marilyn, un mondo dove "vinci a vita", come avviene nella macchina dei sogni, il cinema (Letizia Geron, Nonsolocinema.com).
Mercoledì 8 ottobre ore 21.30
Evento speciale
MIKHALKOV E IL CINEMA RUSSO ANNI '90
Serata di approfondimento
a cura di Massimo Tria
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