2008/7/4 Alessandro Ogier <alessandro.ogier@???>:
> mah, invece assolutamente si'.
> Innanzitutto perche' se sottoscrivi un documento te lo sei letto, specie
> se si tratta di un contratto di lavoro.
ok. pero' come cercavo di dire non è che uno puo' sempre permettersi
di dire che quel tale articolo del contratto non gli sta bene.
l'esistenza di un articolo del genere non cambia nulla.
> In secondo luogo non e' in discussione la liberta' di parola (almeno,
> sulla carta), ma l'impossibilita' di poter affermare pubblicamente che
> il tuo datore di lavoro si pone per esempio al di fuori della legge.
bah invece secondo me si parla proprio di libertà di parola
>
> Alcuni puntatori:
>
> * codice etico RAI: http://snipr.com/ce-rai
> * contratto di servizio RAI (specialmente art 2, comma 3):
> http://snipr.com/cs-rai
>
> quindi come vedi per fortuna non puoi infamare nessuno pubblicamente
> (no, neanche la rai), ma nel caso sporgi denuncia, il contratto di
> servizio e' infatti un documento ufficiale stipulato tra un ente
> pubblico e il ministero delle comunicazioni.
stando al codice etico per denunciare una violazione dello steso ci si
dovrebbe rivolgersi al direttore generale. se quello non ti caga io
non vedo il problema a dire "secondo me state violandolo" e a dirlo
anche pubblicamente. poi si vedrà se chi denuncia questa violazione ha
ragione o no. proprio perchè di un medium (scusami ma il latino non lo
sapevo 10 anni fa, figurati ora) si tratta mi sembra fondamentale la
possibilità di dare risonanza ad una possibile denuncia (altrimenti
chi ti garantisce che una denuncia non venga "nascosta"?)
>
> non mi pare pertinente, a meno che tu non creda che chiunque possa dire
> il cazzo che vuole.
nei limiti del ragionevole credo di si. se accusa senza motivo verrà querelato.
o almeno, se esiste un codice che stabilisce un certo comportamento io
devo poter dire "secondo me qui non lo rispettate". altrimenti il
codice a che serve?
> Vorrei ribadire che nel merito probabilmente il tipo c'ha pure ragione,
> ma ha scelto il suicidio professionale, specie in un momento non
> particolarmente brillante per la liberta' d'espressione (vera) in
> generale.
il fatto che il momento non sia particolarmente brillante per la
libertà d'espressione non puo' e non deve giustificare una forma di
autocensura. quindi se dici che non doveva dirlo pubblicamente ti ci
posso anche stare, ma che non doveva dirlo ORA mi sembra una cazzata.
che probabilmente ha ragione siamo d'accordo.
che forse poteva giocarsela meglio pure.
il mio dubbio era solo su questo tuo parlare di clausole di contratto
come a giustificare il tutto.
io direi semplicemente: "dato il momento attuale ci poteva pensare
prima che rischiava".
bah.