[NuovoLab] legambiente genova: fateci vedere il mare e non i…

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Autore: ANDREA AGOSTINI
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] legambiente genova: fateci vedere il mare e non il calcestruzzo
da repubblica.it
mercoledi 2 luglio 2008



Fateci vedere il mare e non il calcestruzzo

ANDREA AGOSTINI*



Genova è la città del Nord – e non solo – con gli indici di sostenibilità ambientale più bassi, solo Palermo e Napoli tra le grandi città italiane hanno una situazione peggiore. Il dato più indicativo che evidenzia questo stato di cose è dato dal rapporto tra la città e il suo mare, oltre il 90% dei genovesi non ha nessun rapporto col mare, in molti casi neanche lo vede e i pochi che desiderano averlo non lo possono avere: il nostro mare è sporco, inquinato, ma soprattutto inaccessibile, le uniche aree in cui un abitante puo´avvicinarsi al mare sono delle fogne a cielo aperto, vale per Sturla, Priaruggia, Caprifico, Punta Vagno, via Rubens, Multedo, la Marina di Sestri e altre ancora. Un´ulteriore pesante cementificazione come quella che verrebbe proposta per il Lido sarebbe una nuova jattura e andrebbe contro ogni pratica urbanistica e di politica del territorio praticate in Europa. È necessario fare spazio, liberare la vista, liberare le spiagge, restituire ai genovesi la possibilità di godersi il proprio mare. Nuove residenze non hanno alcuna giustificazione qualitativa e quantitativa – se non speculativa -. É necessario che gli architetti e gli urbanisti mettano in campo la loro professionalità per soluzioni tecniche che restituiscano valore a tutta la città e non solo a committenze miopi e speculative allevate da decenni di aggressione urbanistica a base di cemento. La convinzione è che il mare, che i fiumi, che le colline vadano salvaguardati nell´interesse comune della città, della sua appetibilità e della sua qualità ambientale e quindi pensiamo sia necessario diradare, liberare il mare e tutto il territorio di Genova e in particolare una delle zone (potenzialmente ) più belle, Corso Italia. Che dopo decenni di profitti i privati comincino a restituire alla città cio´ di cui si sono appropriati: il mare e la sua godibilità. Vi sono alcune eccellenze contigue col mare: è il caso dei Parchi di Nervi, della zona di Quarto – villa Quartana, della zona Lido-Sangiuliano piscine d´Albaro, valletta Cambiaso, di Sturla-Villa Gentile. Queste aree se messe a sistema potrebbero trasformarsi in miniere d´oro da un punto di vista economico, occupazionale e operare in senso di profonda riqualificazione urbana in chiave ambientale ed europea. Da subito e a costo zero si potrebbe mettere in opera la pista ciclabile Boccadasse – Lanterna che solo un miope veto dell´Autorità portuale ha impedito di realizzare ( con fondi europei ), il recupero di aree cementificate sul lungomare potrebbe essere utilizzato per centri di educazione ambientali, date alle scuole perché il rapporto col mare sia riconsiderato nei piani educativi sin dai primissimi anni di vita e nelle esperienze di animazione interculturale (penso ai numerosissimi gruppi di volontari che portano avanti questa esperienza dall´asilo nido in Albaro e a S. Maria di Castello al Gaslini, per gli anziani ci sono spazi che possiamo e dobbiamo recuperare alla città e ai nostri bimbi, ci sono, basta la volonta´ politica e la disponibilita´ dei tecnici.
Presidente Circolo Nuova Ecologia
Legambiente Genova