[Gasfolist] la storia del Kamut

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Autore: maria_stella@libero.it
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To: Forlì d'acquisto solidale - gruppo
Oggetto: [Gasfolist] la storia del Kamut
Cari amici,
oggi andando da Ilario Conficoni per il ritiro della farina ho
scoperto la storia incredibile del Kamut (che non conoscevo
assolutamente).

Ho dato un'occhiata ad internet e tutte le info di Ilario paiono
confermate.

Kamut è un marchio registrato da una società americana (non avevo mai
notato che vicino alla parola Kamut c'è sempre la "R" cerchiata del
marchio registrato) e si produce prevalentemente in Montana (Stati
Uniti). Si può produrre solo dove e come decide la società che ha
registrato il marchio. In Italia non si può produrre Kamut e venderlo
come tale. C'è chi lo coltiva, ma poi non lo può vendere come Kamut.
Quindi se compriamo del Kamut (prodotti con questo nome) sicuramente i
chicchi vengono dagli USA. Dopodichè viene importato in Italia, un
distributore lo vende ad Ilario (come a tanti altri ovviamente) e lui
lo macina per noi.

Mi domando se nei discorsi gasisti abbia senso inserire prodotti di
Kamut! L'impronta ecologica del Kamut è a questo punto altissima e
fuoriesce da qualsiasi discorso e logica di filiera corta.

Parliamone...

Maria Stella

____________________
Per approfondire

http://it.wikipedia.org/wiki/Kamut

Kamut® è un marchio registrato della società americana Kamut
International che designa una varietà di grano duro. La denominazione
ufficiale della cultivar è QK-77. Stando al marketing dei detentori
del marchio, la varietà deriverebbe dall'Egitto. Il nome deriva da Ka’
moet che, nella lingua egizia antica, significava "anima della terra".
Coltivazione [modifica]

Il kamut viene coltivato con metodo biologico sotto licenza della
Kamut International, esclusivamente nelle grandi pianure semi aride
del Montana, dell'Alberta e del Saskatchewan. Solo queste regioni
vengono al momento ritenute adatte dall'azienda, anche se questa non
esclude un'espansione in altri continenti. Prove di coltivazione
svoltesi in Egitto e Argentinasono state abbandonate a causa di
difficoltà logistiche. In Europa, la Sicilia e la Pugliavengono
indicate come le regioni a più alto potenziale.
Proprietà nutrizionali [modifica]

Nonostante sia più ricco di proteine del grano duro, i medici hanno
rilevato una buona tollerabilità in circa il 70% dei casi di allergia
al frumento[citazione necessaria]. Non è invece adatto ai celiachi,
perché come ogni varietà di frumento contiene comunque glutine.
Possiede un alto contenuto di selenio (variabile in base al terreno di
coltura) che combinato alle vitamine E (abbondante nel frumento), A e
C, inibisce la formazione di radicali liberi, corresponsabili della
genesi di molte malattie degenerative, fra cui l’arteriosclerosi, il
cancro e la sclerosi multipla.
Dato l’alto tenore proteico e la buona qualità del glutine, si presta
sia alla preparazione di paste alimentari, sia di prodotti da forno. È
inoltre utilizzato per la preparazione di pilaf (piatti orientali
simili ai nostri risotti), in aggiunta ad insalate e minestre; i
chicchi germinati sono molto energetici.
Collegamenti esterni [modifica]

Kamut International